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Adriatico
11/02/1990
h.15.00
PESCARA - TORINO 2-0 (1-0)
Pescara
: Zinetti, Camplone, Ferretti, Gelsi, De Trizio, Bruno, Pagano, Longhi, Traini, Armenise, Rizzolo (all'89' Barbarella). A disposizione: Gatta, Alfieri, Martorella. All.: Reja.
Torino: Marchegiani, Mussi, Bianchi (al 7' Ferrarese, al 58' Sordo), Rossi, Benedetti, Cravero, Skoro, Enzo, Muller, Venturin, Pacione. A disposizione: Martina, Gasperini, Gallaccio. All.: Fascetti.
Arbitro: Bruni di Arezzo.
Reti: Rizzolo 38', 85'.
Spettatori: 17.967 di cui 4.067 abbonati per una quota partita 67.447.000 lire e 13.900 paganti per un incasso di 229.993.000 lire.
Note: Cielo sereno, terreno in buone condizioni, calci d'angolo 7-0 per il Pescara. Ammoniti Rossi, Skoro, Enzo e Campione.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 12 febbraio 1990]
La vendetta è un piatto che si serve freddo. E questo che il Pescara ha sbattuto in faccia al Torino, alla maniera delle torte nelle comiche, è assai difficil da digerire. Gli abruzzesi son gente paziente. Per cinque mesi si son seduti sulla riva dell'Adriatico e alla fine hanno visto passare il cadavere del Torino. Meglio, un Torino di cadaveri. Il 2-0 dice poco: con un pizzico di fortuna in più il Pescara avrebbe potuto restituire per intero il 7-0 dell'andata. Non l'ha fatto per distrazione, per la sorpresa e l'incredulità di trovarsi di fronte a un Torino tanto male in arnese o chissà, magari per dare una lezione di stile: che gusto c'è a infierire? I gentiluomini di Reja si sono civilmente limitati a liquidare il Toro con due gol firmati da Rizzolo, un talento del vivaio laziale lanciato da Fascetti tre anni fa. All'insegna "dell'io lo conosco bene", l'Eugenio ha cambiato quattro volte la marcatura sul suo ex pupillo (da Mussi e Ferrarese, ancora Mussi e infine Rossi), senza mai riuscire ad azzerarne una. Ma Fascetti ha soltanto contribuito per la sua parte a confondere le pochissime idee del Torino. Il resto ce l'ha messo la squadra, in questo abbastanza compatta, con le eccezioni di Cravero e Benedetti. Al fischio d'inizio il Torino si presenta subito a capo chino, pronto alla mattanza. Già lo schieramento promette bene. Si contano cinque difensori, tre punte e due soli centrocampisti. Manca anche il portiere, ma si scoprirà soltanto più tardi. In venti secondi il Pescara ha già buttato al vento un gol fatto. Traini e Rizzolo si presentano in tandem davanti alla porta vuota, ma sbattono entrambi contro Benedetti. Al 5' Pagano si beve Bianchi e crossa per Rizzolo, anticipato in corner da Mussi. Sull'azione seguente, Campione crossa per Rizzolo che in mezza girata spedisce di poco fuori. Il Toro è in preda al delirio tecnico-tattico. In sei minuti il Pescara ha costruito tre palle gol e anche Fascetti realizza che qualcosa non gira. Così parte la prima delle cinque o sei rivoluzioni difensive della partita. Dalla panchina viene richiamato Bianchi, dopo appena sette minuti, ed entra Ferrarese che prende in consegna Rizzolo, mentre Mussi passa su Pagano. Ma invertendo i marcatori il prodotto non cambia, anzi. Il problema rimane a centrocampo, dove i due fragili perni Venturin ed Enzo vengono facilmente scardinati dalle folate pescaresi. Gelsi, buon pedalatore, nel frattempo assurge a livelli di Pelè dell'Adriatico e proprio da lui parte l'azione del vantaggio. E' il 38' e durante l'ennesima mischia in area granata Gelsi riprende di testa e spedisce al centro, dove un patetico tentativo di fuorigioco lancia Rizzolo, che si libera di Mussi e spedisce in porta. Altro giro di marcature, altra bambola. Passano due minuti e Marchegiani in uscita cerca di servire inutilmente Armenise che, sbalordito, non rincorre la palla. Sarebbe stato il raddoppio, che Ferretti sfiora ancora su punizione al 43'. La ripresa comincia sotto sinistri presagi. Al 53' Traini palleggia quattro volte in piena area e serve Rizzolo, ma il tiro incoccia sulla schiena di Mussi. Marchegiani intanto va sempre a farfalle (54') ma Cravero ormai ha capito e prima dribbla il compagno, poi rinvia. Folgorato sulla via di Damasco, Fascetti al 58' toglie Ferrarese e puntella il centrocampo con l'ingresso di Sordo. Più tardi sposta anche Cravero al centro e retrocede Enzo libero. Già che si trova, cambia ancora le marcature, con Ezio Rossi condannato alla guardia di Rizzolo. La rivoluzione partorisce al 65' il primo e unico tiro in porta del Torino, che à poi un passaggio di Sordo a Zinetti, salutato perare la difesa abruzzese da una certa ilarità. E riprende l'assalto: Benedetti salva al 69' su Traini. Al 78' Pagano sbaglia il gol in contropiede. E a 5 minuti dalla fine arriva il sacrosanto 2-0. Azione di Longhi, assist a Rizzolo che piazza nell'angolo d'interno destro. L'eroe della giornata fa ancora in tempo a mangiarsi il 3-0 all'88', con una palombella che sorvola la traversa. Poi l'arbitro Bruni capisce il dramma granata e fischia la fine senza recuperare.