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Comunale
14/04/1990
h.15.30
TORINO - PISA 2-1 (1-0)
Torino
: Marchegiani, Mussi, Rossi (al 53' Ferrarese), Enzo, Benedetti, Cravero, Lentini, Romano (al 9' Venturin), Muller, Sordo, Skoro. A disposizione: Martina, Pacione, Policano. All.: Fascetti.
Pisa: Simoni, Cavallo (al 49' Dianda), Lucarelli, Argentesi, Calori, Boccafresca, Neri, Cuoghi (al 28' Bosco), Dolcetti, Incocciati, Piovanelli. A disposizione: Lazzerini, Fiorentini. All.: Giannini.
Arbitro: Frigerio di Milano.
Reti: Benedetti 44' (T), Incocciati 56' rig. (P), Sordo 85' (T).
Spettatori: 33.066 di cui 14.983 paganti per un incasso di 345.502.000 lire e 18.083 abbonati per una quota partita di 247.932.105 lire.
Note: Espulso Bosco al 58', ammoniti E.Rossi, Lucarelli, Cavallo, Enzo, Piovannelli e Cravero. Calci d'angolo 14-2 per il Torino, pioggia per lunghi tratti della partita, terreno allentato.
Cronaca
[Tratto da Stampa Sera del 17 aprile 1990]
[Giornali non usciti in edicola durante il ponte pasquale]
Adesso Fascetti non si accontenta più. Centrati i traguardi della promozione (sette punti di vantaggio con altrettante partite ancora da giocare rappresentano un patrimonio-sicurezza) e dell'aggancio al vertice col Pisa, l'obbiettivo diventa quel primo posto finale ("Così poi potrò dire anche meglio quello che penso") che è nei desideri del presidente Borsano. E pazienza se per la volata mancherà Muller, in partenza stasera per il Brasile: il tecnico sa di poter fare a meno del brasiliano. Una rinuncia che gli è costata soprattutto per motivi di principio e di disciplina interna, non certo perché Muller abbia concluso la sua stagione con una prova tale, da farlo rimpiangere. Anzi, se i bilanci sul Torino sono prematuri, quello sulla cosiddetta "pantera" invece si può già fare ed è ancora in rosso. Se infatti nella passata stagione Muller non era certo riuscito a far dimenticare con le sue prodezze le mattane che avevano contraddistinto il suo comportamento, quest'anno ben raramente è stato per la squadra granata l'uomo in più che avrebbe dovuto essere. L'epilogo è stato pari al resto, ossia insufficiente come la maggior parte delle sue partite. Quasi se lo sentisse, il brasiliano, dopo aver promesso i gol per battere il Pisa, aveva fatto marcia indietro. E alla resa dei conti il suo congedo è stato tristemente anonimo in una giornata in cui, viceversa, ha palpitato in ogni angolo di campo il "vecchio cuore granata". Alla fine è arrivata la vittoria, fortissimamente voluta, e da questi due punti contro la più diretta rivale il Torino dovrebbe trovare la spinta per uno sprint che inizierà su un campo, quello di Foggia, di questi tempi difficilissimo, con la squadra di Zeman che a suon di risultati ha creato i presupposti per avvicinare le formazioni in corsa per la serie A. D'altronde il meno sorpreso che all'indomani della sfida con il Pisa si parli di una nuova partita altrettanto difficile è proprio Fascetti, gran conoscitore della serie B e delle sue insidie. "A Foggia affronteremo la squadra più in forma del momento" mormora il tecnico con una scrollata di spalle, quasi volesse allontanare l'idea che possa esserci qualcosa di facile per questo Torino contro il quale le avversarie cercano tutte di mettersi in evidenza. A confortarlo c'è comunque la freschezza atletica mostrata dai granata contro il Pisa, perché quando una squadra corre e lotta come ha fatto sabato scorso il Torino per novanta minuti, vuol dire che è in gran salute. "Sì, abbiamo fortemente voluto la vittoria - si rallegra il tecnico - e neppure quando siamo stati raggiunti dal rigore di Incocciati ci siamo lasciati andare. Dalla panchina vedevo come la squadra si stava battendo e mi dicevo: se continuiamo così un altro gol prima o poi lo facciamo. E sono contento che a farlo sia stato Sordo, uno che ha un grande futuro davanti a sè". Indubbiamente il giovane centrocampista di strada ne ha fatta. Lo ricordiamo, impacciato, nella sua prima gara dall'inizio, a Reggio Calabria. Decisamente deludente. Ma Fascetti già allora lo difese, chiedendo per lui le attenuanti che meritano gli esordienti. Aveva ragione a farlo, così come ha avuto ragione nel concedere riposo - seppur nella partita più importante - a Policano, che anche i test della settimana scorsa rivelavano non al meglio. E anzi a proposito di quei test si può dire che non a caso indicavano Muller in sovrappeso di un paio di chili.. Comunque adesso il brasiliano parte ed è inutile parlare ancora di lui. Piuttosto Fascetti ha da preoccuparsi per le condizioni di Romano e Rossi, entrambi usciti anzitempo contro il Pisa per infortunio, che rischiano di saltare la difficile trasferta di Foggia, al pari di Enzo che, ammonito, verrà squalificato.