Brianteo

03/06/1990

h.16.00

MONZA - TORINO 2-0 (1-0) Monza: Pinato, Fontanini, Mancuso, De Patre, Cancina, Viviani, Brioschi (al 62' Consonni), Saini, Serioli, Robbiati (all'85' Bolis), Bivi. A disposizione: Pellini, Rossi, Monguzzi. All.: Frosio. Torino: Marchegiani, Mussi, Ferrarese, Enzo, Benedetti, Cravero, Lentini, Romano, Pacione (al 18' Porfido), Sordo, Bianchi (al 67' Mezzanotti). A disposizione: Martina, Zago, Baggio. All.: Fascetti. Arbitro: Pezzella di Frattamaggiore. Reti: Bivi 32', 76'. Spettatori: 12.768 di cui 2.770 abbonati per una quota partita di 15.756.244 lire e 9.998 paganti per un incasso di 144.323.000 lire. Note: Ammonito Viviani. Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Calci d'angolo 4-2 per il Torino. Con questa vittoria il Monza raggiunge il Messina allo spareggio per non retrocedere in serie C1. Incidenti prima e dopo la partita. Danneggiate auto, vetrine, cartelli stradali in centro Monza al mattino da parte degli oltre settemila tifosi granata giunti sino al Brianteo. A fine partita altri incidenti dentro il campo, con l'invasione dello stesso da parte dei tifosi granata: divelta una porta, devastati i cartelloni pubblicitari e sottratti alla curva monzese striscioni, il tutto di fronte a sei poliziotti impreparati e disarmati. Altri incidenti fuori dallo stadio quando gli ultras del Toro hanno occupato il piazzale adiacente la curva dei sostenitori di casa saccheggiando prima e distruggendo poi i pulman a sassate. Altri scontri in campo con pietre e aste di bandiere addosso ai poliziotti. Negli scontri un sostenitore di 13 anni del Monza è stato colpito alla testa da una pietra e medicato al pronto soccorso. Cronaca [Tratto da La Stampa del 5 giugno 1990] Il Torino sale meritatamente in A, ma i suoi tifosi, o almeno una parte, non sono degni della loro squadra. Ieri al termine della partita persa meritatamente contro il Monza, le frange piú violente del tifo granata si sono esibite in uno show di violenza e vandalismo vergognoso e ingiustificato visto che la partita era scivolata via senza episodi contestati. O meglio le forze dell'ordine potevano anche prevedere eventuali incidenti, considerato che, prima del match, gli ultras del Torino avevano giá danneggiato auto e vetrine in centro. La furia granata si é scatenata al fischio finale dell'arbitro Luci. I primi teppisti sono entrati in campo scavalcando la recinzione, ma la maggioranza, circa duecento ragazzi, ha occupato il terreno di gioco passando da un cancello fra la tribuna e la curva Nord, divelto da centinaia di mani. Qualcuno ha cercato semplicemente di impossessarsi delle maglie dei giocatori, ma la massa cercava ben altri trofei. Infatti, appena le squadre sono rientrate negli spogliatoi, gli ultras si sono diretti verso la curva ancora occupata dai tifosi del Monza strappando gli striscioni e avventandosi sulla rete protettiva dietro le porte. In campo, fatto gravissimo, soltanto sei carabinieri, per giunta sprovvisti di manganello e casco protettivo. Impotenti di fronte a tanto furore, i carabinieri non hanno potuto che assistere allo scempio di tutto ció che si trovava sul terreno di gioco. Prima i teppisti si sono avventati sui cartelloni pubblicitari, che sono stati divelti e lanciati verso le gradinate dove intanto i tifosi monzesi stavano cercando di organizzare una controffensiva. Non contenti, i torinesi hanno distrutto una porta ed ingaggiato una battaglia a colpi di sassi, lattine ed aste di bandiere con le forze dell'ordine, del tutto incapaci di respingere gli invasori. Nei tafferugli un ragazzo di 13 anni é stato colpito al capo da un sasso e trasportato all'ospedale. Dopo dieci minuti, con un ritardo gravissimo che fa immaginare responsabilitá delle forze dell'ordine, intervenivano una decina di carabinieri in assetto di guerra, ma ormai i teppisti stavano ripiegando verso i pullman parcheggiati dietro la curva Nord, scandendo slogan e lanciando verso le forze dell'ordine tutto ció che riuscivano a raccogliere. Un carabiniere veniva anche colpito allo stomaco da un calcio. Una guerriglia folle e senza senso, scatenata da quelli che il presidente Borsano ha definito quattro delinquenti. Un problema in piú per il Torino che da domani si affaccia sul palcoscenico della serie A. La B l'ha lasciata in maniera poco dignitosa anche sul campo, con una sconfitta (quarta della stagione) rimediata anche in virtú di una formazione largamente rimaneggiata per le assenze di Skoro, Policano, Rossi e Venturin, senza contare che dopo 18' é uscito anche Pacione per un dolore all'inguine. Il Toro ha perso, ma il Monza ha fatto pochissimo per vincere. Ha deciso la partita Bivi, con due prodezze da campione, aiutando così il Monza a raggiungere lo spareggio con il Messina e ad affidare le sue speranze di non retrocedere allo spareggio che si giocherá giovedì prossimo a Perugia oppure a Terni. Brutta partita insomma, o meglio, una non partita. Fascetti aveva annunciato che il Toro non avrebbe fatto regali, in realtá la sua squadra si é limitata a giochicchiare attendendo che il Monza prendesse l'iniziativa. E i brianzoli ci hanno provato, ma la loro forza d'urto era talmente poca cosa che non riuscivano a creare alcun pericolo per Marchegiani. Per passare in vantaggio si sono dovuti affidare ad una invenzione di Bivi che al 32' ha calciato in maniera perfetta una punizione dal limite superando la barriera e mettendo la palla alla sinistra di Marchegiani. Trafitto, il Torino non ha saputo organizzare un'offensiva, lasciando che fosse ancora il Monza a condurre la danza anche nel secondo tempo, disputato da un Toro quasi Primavera, vista la presenza in campo di Porfido e Mezzanotti. Ma era cosa di poco conto, tanto che per arrivare al raddoppio i brianzoli hanno avuto il gentile aiuto della difesa granata. Al 76' infatti un corto passaggio di Mussi verso Ferrarese veniva intercettato da Bivi che faceva partire un bolide da venticinque metri che si infilava all'incrocio dei pali con Marchegiani sorpreso ed incolpevole. Poi soltanto noia.