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San Paolo
02/12/1990
h.14.30
NAPOLI - TORINO 2-1 (0-0)
Napoli
: Galli G., Ferrara, Francini, Crippa, Alemao, Renica, Corradini, Venturin, Careca, Maradona, Incocciati (al 90' Rizzardi). A disposizione: Taglialatela, Telari, Zola, Silenzi. All.: Bigon.
Torino: Marchegiani (al 46' Tancredi), Annoni, Benedetti, Fusi, Cravero, Carillo, Lentini, Sordo, Bresciani, Martin Vazquez, Skoro. A disposizione: Mussi, Baggio, Mezzanotti, Minasso. All.: Mondonico.
Arbitro: Stafoggia di Pesaro.
Reti: Maradona 80' rig. (N), Bresciani 83' (T), Incocciati 88' (N).
Spettatori: 48.154 di cui 41.676 abbonati e 6.478 paganti.
Note: Ammoniti Careca, Incocciati, Ferrara e Carillo, calci d'angolo 11-3 per il Napoli.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 3 dicembre 1990]
La maledizione del San Paolo, uno stadio tabù per il Torino, ha colpito ancora: ieri i granata sono stati sconfitti per la sesta volta consecutiva dal Napoli dell'era Maradona. I partenopei hanno meritato il risultato pieno per aver esercitato una lunga supremazia territoriale, specie nel primo tempo, ma perdere all'89', quando il pareggio sembrava ormai acquisito, con il gol di Bresciani (83') che aveva annullato il rigore di Maradona (78'), lascia l'amaro in bocca a una settimana dall'atteso derby con la Juventus. Incocciati, con un sinistro a fil di montante sfiorato da Sordo, dal limite dell'area, dopo una piroetta su se stesso, ha stecchito Tancredi che, coperto da un compagno, non ha visto partire il tiro ed è rimasto impietrito, dando al Napoli una vittoria sofferta che tira su il morale dei campioni d'Italia e penalizza la squadra di Mondonico, ormai abbonata a queste ''cadute'' nel finale. Era già successo a Bari, e allo stesso minuto, con il gol del 2-1 di Joao Paulo, poi a Bologna (1-0, Iliev al 79'), a Cesena (2-2, Barcella all'83') e al Delle Alpi con il Milan (1-1, Maldini al 90'). Un altro punto gettato al vento in quella che ormai sta diventando la ''zona Torino''. Questa la morale della sconfitta, la terza in campionato, e sempre fuori casa, dei granata. A rendere ancora più cocente la rabbia dei torinisti c'è il rigore che ha portato in vantaggio il Napoli (il contatto tra Maradona e Carillo comunque c'è stato) ed ha anche il sapore della compensazione per una ''cravatta'' di Benedetti ai danni di Careca, ammonito per simulazione, al 23'. Per Careca scatterà la squalifica. Ma al di là di questi due episodi, c'è la clamorosa palla gol che Gian Luigi Lentini ha fallito sullo 0-0. Lanciato da Martin Vazquez, uno dei pochi spunti brillanti dello spagnolo che per il resto ha deluso, Lentini si è infilato tra Corradini e Renica e ha angolato troppo il destro, sfiorando il montante (62'). Un errore di mira dovuto anche alla mancanza di lucidità per il notevole dispendio di energie nel doppio lavoro di tornante (sull'attivissimo Venturin) e di contropiedista. Ma pur sempre un errore. Marchegiani, nella prima frazione, era stato costantemente sotto pressione, con parecchi brividi (e non solo per il vento gelido) ma aveva conservato inviolata la rete. Il Napoli era deciso ad interrompere la serie nera e con un Maradona concentrato, sul quale Mondonico aveva piazzato a sorpresa Carillo, con un Careca da corsa, che metteva alla frusta Benedetti per poi sparire nella ripresa, costruiva alcune occasioni. Un insidioso colpo di testa di Incocciati sfiorava il palo (23'). In angolo anche un sinistro di Renica e un destro di Venturin. Poi Incocciati si trasformava in difensore.. Granata, alzando un'incornata di Crippa (43'). E per impedire a Careca di saltare su un cross, Marchegiani cadeva rovinosamente a terra riportando una sublussazione al gomito destro, proprio al 45'. Nell'intervallo, Marchegiani veniva sostituito da Tancredi all'esordio stagionale in campionato. L'ex romanista, accolto dai fischi del pubblico per antiche ruggini, si meritava applausi per una magnifica parata su una punizione di Maradona. Era una sfida "in famiglia", con tanti ex in campo. E dopo l'incredibile palla-gol sciupata da Lentini, il Torino aveva un'altra ghiotta opportunità, in superiorità numerica (tre contro due) ma Fusi, un po' emozionato nel suo vecchio stadio dove il pubblico l'ha accolto con affetto, inciampava al momento del passaggio a Skoro o a Bresciani. E si arrivava alla svolta. Carillo sfiorava Maradona di quel tanto che bastava per indurre Stafoggia a decretare la massima punizione. Dieguito la firmava alla sua maniera. La reazione del Torino era immediata e all'83', su un traversone di Skoro Cravero, in sospetto fuori gioco, staffilava in porta e, sulla respinta di Galli, Bresciani insaccava di sinistro. Era il terzo gol, tutti in trasferta, di Bresciani, il 2500° del Toro nei campionati a girone unico. Ma a rovinare l'avvenimento ci pensava Incocciati. E per il Toro il derby è già un'occasione di riscatto.