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San Siro
09/01/1991
h.14.30
INTER - TORINO 2-1 (0-1)
Inter
: Zenga, Bergomi, Brehme, Stringara (al 55' Berti), Paganin, Battistini, Bianchi, Pizzi (al 60' Baresi), Klinsmann, Matthäus, Serena. A disposizione: Malgioglio, Tacchinardi, Marino. All.: Trapattoni.
Torino: Tancredi, Annoni, Baggio, Fusi (al 77' Mussi), Benedetti, Cravero, Carillo, Sordo, Muller (al 63' Lentini), Martin Vazquez, Skoro. A disposizione: Di Fusco, Bruno, Bresciani. All.: Mondonico.
Arbitro: Longhi di Roma.
Reti: Martin Vazquez 3' (T), Matthäus 83' (I), Bergomi 89' (I).
Spettatori: 9.962 per un incasso di 197.995.000 lire.
Note: Ammoniti Bergomi, Carillo e Berti.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 10 gennaio 1991]
Alla rivalutazione della Coppa Italia, solitamente scipita in queste fasi intermedie, hanno partecipato tutti (meno il pubblico, 9000 spettatori o poco più) ieri a S. Siro ma in special modo Matthaeus cuore e motore dell'Inter. I nerazzurri, colpiti d'incontro in avvìo, tanto da correre altri rischi dopo la «bomba» del vantaggio granata (3') di Martin Vazquez, a 10' dalla fine sembravano rassegnati e decisi a rimandare al 23 gennaio - nel ritorno al Delle Alpi - il tentativo di capovolgere la situazione per passare ai quarti. Il palo colpito da Serena al 20', la traversa scheggiata da Klinsmann al 62' sembravano segni del destino: troppo ben protetta, e anche un po' stregata, la porta del Toro presidiata dall'ottimo Tancredi. Matthaeus però non è fatalista, ha ancora spinto i suoi in avanti cogliendo il pareggio (82') con una splendida botta bassa da media distanza. E a 2' dal termine l'ennesimo cross di Brehme trovava in Bergomi la sponda giusta per la vittoria. Grande Matthaeus e Torino di nuovo caduto nella sua ''zona'', quella degli sbandamenti negli ultimi 10'. L'uscita di Fusi (provatissimo e acciaccato) al 76' ha aperto un buco nel filtro granata davanti alla difesa. Chiare le colpe di Mussi e Benedetti nel pasticcio che ha aperto la strada a Lothar. Dopo, un'incertezza collettiva sull'inserimento di Bergomi. La trafila dei gol invoglia a tornare sui nefasti finali di gara del Toro, ma l'Inter aveva dimostrato salute e grinta ben prima, dal 20' in poi quando ha ritrovato stimoli e gioco, sospinta non solo da Matthaeus ma dalle puntate di Bianchi. Per il Torino sono arrivati così momenti ad alto rischio. Già detto dei due ''legni'' amici, in altre occasioni Sordo, Fusi e Benedetti si sono sostituiti a Tancredi sulla linea ed il portiere (21') ha dovuto guizzare sotto la traversa per togliere dalla porta una staffilata di Pizzi. Inter al completo (meno Ferri) nell'assalto finale, dopo l'ingresso di Berti al posto di Stringare. Torino in versione straniera come annunciato, a riposo i cardini di Marassi. Lentini in campo solo negli ultimi 27' al posto di Muller, quando Skoro aveva ormai perso tutte le energie. L'alto livello atletico del match assolve anche il brasiliano che si è battuto con chiaro impegno pur se soltanto in un'occasione (56') è riuscito ad impegnare Zenga. Evitiamo di mettere sulla bilancia i due Torino - quello tutto italiano di Genova e questo -, rifiutando di cadere in una trappola troppo scoperta. Skoro per caratteristiche ormai note (spunti isolati e stop), Muller per una condizione fisica ancora imperfetta dopo gli acciacchi ripetuti e le vacanze di fine anno non sono a livello dei compagni. Martin Vazquez sta recuperando, ha battuto Zenga con una terrificante botta di destro e gli ha ancora fatto bruciare le mani, ha sbagliato passaggi, è piaciuto in alcuni disimpegni efficaci. E' sulla strada della ripresa ma è ancora lontano dalla condizione migliore. La progressiva resa della coppia di punta, da salvare per l'evidente applicazione, ha fatto pesare sempre di più la partita aumentando la spinta dell'Inter - su centrocampo e difesa. Baggio, Sordo (c'era forse un rigore su di lui, che poteva cambiare il match). Fusi (chiamato fuori nel momento cruciale per non perderlo contro la Fiorentina), Cravero e Benedetti (che lotta, con Serena) sono stati a lungo splendidi prima di pagare la fatica. L'Inter ha dimostrato grande vitalità: sarà la primavera la stagione delicata per questa squadra che giocando di forza accusa adesso meno di altre i terribili campi invernali. Per il Torino un buon test, e un gol in trasferta importante in vista del ritorno. Basta ovviamente ai granata l'amaro in bocca per i due gol subiti negli ultimi 8'. Ma i giovani che hanno ancora da imparare non perdano l'occasione di inchinarsi davanti a Matthaeus.