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Artemio Franchi
19/05/1991
h.16.30
FIORENTINA - TORINO 0-0
Fiorentina
: Mareggini, Fiondella, Volpecina, Dunga, Faccenda, Pioli, Fuser, Iachini, Borgonovo, Kubik, Nappi. A disposizione: Landucci, Pin, Salvadori, Lacatus, Buso. All.: Amarildo e Lazaroni.
Torino: Marchegiani, Bruno, Policano, Fusi (all'89' Sordo), Benedetti, Cravero, Baggio, Romano, Bresciani, Martin Vazquez (al 72' Carillo), Lentini. A disposizione: Tancredi, Annoni, Benedetti. All.: Mondonico.
Arbitro: Stafoggia di Pesaro.
Reti: -
Spettatori: 36.397 di cui 15.061 abbonati e 21.336 paganti per un incasso complessivo di 1.107.078.000 lire.
Note: Giornata di sole, terreno soffice, ammonito Iachini, calci d'angolo 8-2 per la Fiorentina.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 20 maggio 1991]
Gemellaggio sugli spalti, fra tifoserie unite da reciproco feeling e dall'odio per la Juventus, e 0-0 in campo fra due squadre cui stava bene il pareggio. La partita ha riservato poche emozioni e tanta noia. Non deve certo scandalizzare, a questo punto del campionato, se Fiorentina e Torino non si sono date battaglia grossa, né fare arricciare il naso a chi pretende spettacolo e gol a tutti i costi. Gli interessi di classifica sono preminenti ed è normale che si badi al risultato pi&ugfrave; utile. E' finita con una pacifica invasione di campo che ha accomunato i sostenitori viola a quelli granata e si è conclusa davanti alla tribuna d'onore dove il presidente Cecchi Gori, già applaudito per uno striscione da lui firmato con su scritto "Orgoglioso di voi", ha ricevuto un'altra ovazione per la salvezza raggiunta. Anche Borsano era rilassato e sorridente. Il presidente torinista aveva scaricato la tensione che lo accompagna ogni domenica: con il pareggio, il suo Torino ha scalato un altro gradino verso la Coppa Uefa e ora deve battere l'Atalanta al Delle Alpi per avere la matematica certezza di coronare il sogno europeo che insegue da quattro anni. L'ultima partecipazione dei granata, nella stessa competizione continentale, risale, infatti, alla stagione '86-87, quando vennero eliminati dagli austriaci del Tirol di Innsbruck nei quarti. A Firenze era fondamentale non perdere, considerando che domenica prossima la Juve sarà duramente impegnata nello "spareggio" di Marassi con il Genoa e il Parma giocherà a San Siro contro il Milan. E Mondonico ha disposto un Torino attento a non correre rischi, più che a procurarne agli avversari. Temeva in particolare Kubik e aveva destinato Dino Baggio, preferendolo a Sordo, al controllo del cecoslovacco. Ciononostante, Kubik è stato, insieme con lo scatenato Nappi, tra i migliori. Il tecnico granata aveva irrobustito il centrocampo, presidiando le fasce laterali dove Policano teneva a freno Fuser e Bruno cercava di fare altrettanto su Nappi. Romano era accoppiato a Dunga, Benedetti a Borgonovo, con Fusi libero davanti alla difesa e pronto a coprire le sortite di Cravero. Toccava a Martin Vazquez impostare le controffensive ma per un risentimento muscolare non era al massimo e Iachini non aveva difficoltà a bloccare le sue iniziative. Pochi i rifornimenti per Lentini che si sacrificava su Volpecina più che puntare verso Mareggini, e per Bresciani, ben marcato da Pioli e poi da Fiondella, protetti alle spalle da Faccenda. Da tre lustri il Torino non riesce ad espugnare Firenze. E quella di ieri non era l'occasione ideale per sfatare la tradizione, sbilanciandosi ed esponendosi al gioco di rimessa. Toccava ai viola, semmai. E la Fiorentina, priva dello squalificato Orlando, ha provato seriamente a vincere solo nel primo tempo, ma il bravissimo Marchegiani ha neutralizzato due palle-gol (36' e 38') con spettacolari parate su tiri di Nappi e Kubik. Poi ha ruminato un calcio fatto di tocchetti laterali e di qualche allungo poco convinto. Dunga ha effettuato un passaggio a Mareggini quasi da metà campo. Solo Nappi non ha lesinato impegno ed energie, senza però trovare molta collaborazione da parte dei compagni di reparto, specie da Borgonovo che non ha mai inciso, effettuando all'8' un tiro dal limite, bloccato senza fatica da Marchegiani, e nient'altro. Il Torino, a parte una scorribanda di Policano stroncata dall'uscita di Mareggini in apertura, e una veniale trattenuta di maglia di Pioli sullo stesso Policano non sufficiente a indurre Stafoggia a fischiare il calcio di rigore (3'), si è reso pericoloso una sola volta, su contropiede impostato da un perfetto lancio di Cravero e concluso con un sinistro di Bresciani sibilato mezzo metro accanto al palo al 62'. Per quasi tutto l'incontro Mareggini ha fatto lo spettatore. Ci sono stati fischi, da parte di una minoranza, sia per la Fiorentina, che non affondava più i colpi, sia per la "melina" del Torino. Al resto del pubblico, più voglioso di far festa nell'ultima gara casalinga che di battere il Torino, il nullo andava bene.