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Stadio Dinamo
05/11/1992
h.17.45
DINAMO MOSKVA - TORINO 0-0
Dinamo Moskva
: Kleimenov, Timofeev, Skliarov, Tskhadadze, Kalitventsev (al 64' Tsarev), Kobelev, Varlamov, Derkatch, Tetradze, Kassoumov (all'87' Oganessian), Simoutenkov. A disposizione: But, Drozdov, Duzmanov. All.: Gazzaev.
Torino: Marchegiani, Bruno, Sergio, Mussi, Annoni, Fusi (al 47' Silenzi), Sordo (al 69' Poggi), Casagrande, Aguilera, Scifo, Venturin. A disposizione: Di Fusco, Cois, Sottil. All.: Mondonico.
Arbitro: Marko (Cecoslovacchia).
Reti: -
Spettatori: 13 mila circa di cui 12.491 paganti.
Note: Espulsi Simoutenkov al 53' e Annoni all'89'.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 6 novembre 1992]
Coppa Uefa, addio. Il sogno europeo del Torino si è arenato nel fango di Mosca. Non sono bastati il coraggio, il cuore e la volontà e l'agonismo per fare il miracolo. Il bunker della Dinamo, in dieci dal 52' per l'espulsione di Simutenkov colpevole di aver sferrato un pugno ad Aguilera, ha resistito al lungo assedio delle truppe di Emiliano Mondonico. Ed è finita 0-0. Il 2-1 dell'andata ha pesato sui granata che hanno ridimensionato i moscoviti ma senza riuscire a ribaltare la sconfitta, meritata, al Delle Alpi. Ci hanno provato attaccando con acume e poi in massa ma Kleimenov ha negato due volte il gol ad Aguilera nel primo tempo, è stato salvato dalla traversa su pallonetto del debuttante Poggi e, nel finale, ha neutralizzato l'ultima occasione capitata a Casagrande. Annoni, al 92', si è fatto espellere per aver abbattuto Timofeev lanciato a rete. Ormai i giochi erano fatti e l'intervento duro del difensore è servito solo ad evitare un eventuale gol beffa. Il Torino esce a testa alta e con una bella prestazione, la migliore della stagione in trasferta, dall'avventura europea e con il rimpianto di aver forse sottovalutato la Dinamo due settimane fa. Conoscendo bene l'avversario, Mondonico non ha sbagliato una mossa. Sfortunatamente il pessimo stato del terreno non favoriva il tasso tecnico superiore dei granata. Sono venuti fuori i combattenti. Accanto a Bruno, Armoni, Fusi (stiratosi in apertura di ripresa e sostituito con Silenzi), Mussi e Sordo, ha giganteggiato un peso leggero come Venturin, il migliore in assoluto. Anche Scifo si è sacrificato finendo stremato e Casagrande ha lottato con accanimento impegnando in feroci corpo a corpo Tchazadze e il libero Skljarov, e cercando di fare da pivot per Aguilera. Alle due punte se n'è aggiunta una terza, Silenzi, e poi una quarta, Poggi, senza che la superiorità numerica si concretizzasse. I cross di Mussi e Sordo erano preda del pacchetto di retroguardia russo. Sarebbe bastato un gol per sbloccare la situazione, ma nelle mischie era difficile trovare l'attimo giusto per sorprendere il bravo Kleimenov. Un fallo di mano in area di Tsarev, ritenuto involontario dall'arbitro cecoslovacco, ha fatto gridare al rigore all'87'. Se Marko avesse accordato il penalty, c'erano ancora speranze per il ko. Si era capito subito che era un altro Torino rispetto all'andata. Più concentrato, meglio organizzato tatticamente e con un centrocampo più dinamico grazie all'inserimento di Mussi e lo spostamento di Venturin davanti alla difesa. Un Toro umile e intelligente, che sembrava adattarsi più della Dinamo al pantano. L'obbligo di segnare induceva i granata ad attaccare, stando attenti a non esporsi al gioco di rimessa che era stato micidiale a Torino. Raramente Kassumov e Simutenkov saltavano Bruno e Annoni. E, quando accadeva, ci pensava un grande Fusi a sbrogliare la situazione. Con i reparti compatti e Venturin impeccabile in regia con l'appoggio di Scifo, il Toro comprimeva la Dinamo. C'era un gol di Annoni (6') annullato per un fallo di Casagrande e, tre minuti dopo, una grossa occasione per Aguilera che l'uruguayano non sfruttava al massimo, tirando su Kleimenov. A parte un salvataggio provvidenziale di Bruno su Kobelev (10'), Marchegiani non correva pericoli. E toccava a Scifo presentarsi in zona-gol con un destro che finiva di poco a lato. Su punizione di Aguilera, Kleimenov compiva la seconda parata decisiva (42'). Il secondo tempo, con Silenzi al posto di Fusi, era a senso unico. In dieci la Dinamo teneva botta e per il Torino l'avventura europea si chiudeva a Mosca. Dalla Russia, torna un Torino carico di dolore, rabbia e rimpianti.