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Artemio Franchi
27/08/1995
h.16.00
FIORENTINA - TORINO 2-0 (0-0)
Fiorentina
: Toldo, Carnasciali, Al.Orlando (al 46' M.Orlando), Serena, Malusci, Piacentini, Schwarz, Bigica (all'80' Sottil), Rui Costa, Batistuta, Robbiati (al 46' Banchelli). A disposizione: Mareggini, Zanetti. All.: Ranieri.
Torino: Biato, Angloma, Milanese, Falcone (al 60' Bernardini), Dal Canto, Maltagliati, Bacci, Moro, Abedì Pelé, Rizzitelli, Hakan (al 65' Dionigi). A disposizione: Doardo, Sogliano, Fiorin. All.: Sonetti.
Arbitro: Boggi di Salerno.
Reti: Banchelli 56', 60'.
Spettatori: 38.697 di cui 28.754 abbonati per una quota partita di 914.842.425 lire e 9.943 paganti per un incasso di 437.265.000 lire.
Note: Ammoniti Moro, Schwarz, Carnasciali, Dal Canto e Bernardini.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 28 agosto 1995]
Toro molto buono per quasi un'ora e per giunta costruttore di 3 belle occasioni: poi, al primo errore, la mazzata del gol e, nel giro di 4 minuti la seconda, sempre per piede di Banchelli, il giovane attaccante che nella verde carriera mai aveva segnato in A. Micidiale 1-2, fine dei sogni, stanco caracollare per il campo e nel finale ancora uno spavento per un colpo di testa, fuori d'un amen, di Sottil: ecco il Toro che ha iniziato male perdendo da una Fiorentina arruffona ed esaltata nella ripresa dalla doppia prodezza di un giocatore che Ranieri aveva tenuto in panchina. L'incontro s'è chiuso tra cori festosi dei tifosi gigliati "Vi vogliamo così", ma c'è chi si augura che la Batistuta company non si illuda di poter sempre vincere in modo rotondo giocando in questo modo. I granata hanno tenuto ottimamente il campo per 56 minuti e Sonetti aveva azzeccato tutte le mosse. Altro che Angloma in mezzo e l'esordiente Moro sulla fascia, come lasciato intendere alla vigilia: Nedone, al contrario, violentando le proprie convinzioni tattiche, ha mantenuto il francese sulla corsia esterna dove il duello tra il nero transalpino e il bianco Schwartz sfociava nel reciproco annullamento. In mezzo, a sorpresa, giostrava Moro, appiccicato a Rui Costa: bravo il ragazzino, dimostrando di non patire complessi per il salto doppio dalla C (l'anno scorso era a Ravenna) e inaridiva la fonte fiorentina. Bacci, dal canto suo, provvedeva a frenare la spinta di Bigica e in tal modo la manovra viola risultava imbavagliata. Infatti, sino al fatale 11° minuto della ripresa, la Fiorentina nulla combinava, i marcatori Maltagliati e Falcone poco o niente faticavano sull'ombra di Batistuta e sul frenetico Robbiati. Insomma, nell'inedita impostazione tattica, Nedone dimostrava di aver sbagliato nulla e, con due difensori a uomo a centrocampo, appunto Bacci e Moro, aveva risolto i problemi di un reparto ritenuto leggerino in cui anche Milanese se la cavava, ma solo come difensore. Sonetti, dunque, se ne poteva dormire sonni tranquilli sperando magari nel colpaccio. Colpaccio sfiorato da Rizzitelli, nel finale del 1° tempo, Toldo s'opponeva bene, e poi Serena diventava inconsapevole salvatore: la bomba del granata lo centrava in pieno a una dozzina di metri dalla porta spalancata. Rizzi procurava ancora un brivido in apertura di ripresa, sparando a lato, poi il pubblico di casa traghettava dalla critica all'osanna grazie a Banchelli. La prima mazzata per la Sonetti band era figlia dell'unica indecisione di Bacci, sino ad allora calamitapalloni, il migliore del Toro. Carnasciali stoppava Milanese e ripartiva, faceva metà campo di corsa sulla destra, Bacci indugiava nell'affrontarlo, quando gli andava incontro era tardi e la palla, via Batistuta, finiva sui piedi del sostituto di Robbiati che solo soletto (Falcone e Dal Canto dov'eravate?) infilava l'incolpevole Biato. Sul serio un colpo da ko: non a caso, gli imbambolati granata concedevano il bis a Banchelli e fine del tutto. Adesso, magari, si dirà che Ranieri ha vinto grazie alla svolta impressa dalla doppia sostituzione dopo l'intervallo: Non credeteci, la svolta è apparsa alquanto casuale. Vi domanderete perché non abbiamo citato Hakan: ma via, quando mai si parla di un fantasma? Il turco è stato in campo 69 minuti (poi dentro Dionigi) e fino ad allora il Toro ha giocato in 10. Quindi la sua sconfitta è ancora più onorevole.