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Penzo
15/09/1996
h.16.00
VENEZIA - TORINO 1-1 (0-0)
Venezia
: Pierobon, Benetti, De Agostini, Marango, Ballarin, Zironelli (al 44' Pellegrini), Zanetti (al 60' Lamptey), Passoni, Boldim Ghirardello (al 40' Lamonica), Bellucci. A disposizione: Landucci, Brioschi, Polesel, Malagò. All.: Bellotto.
Torino: Casazza, Longo, Cravero (al 46' Pedroni), Cevoli, Mezzano, Lombardini (al 77' Sommese), Nunziata, Scarchilli, Cristallini, Florijancic, Ferrante (al 68' Ipoua). A disposizione: Biato, Cinetti, Fiorin, Balesini. All.: Sandreani.
Arbitro: Messina di Bergamo.
Reti: Cristallini 55' (T), Bellucci 66' (V).
Spettatori: 5.073 di cui 2.057 abbonati e 3.016 paganti.
Note: Ammoniti Zironelli, Passoni, Bellucci, Cravero, Nunziata e Sommese. Espulso al 37' Marangon per doppia ammonizione.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 16 settembre 1996]
Il Torino ha sfiorato il colpo grosso sul campo del Venezia. I granata, passati in vantaggio con un gol di testa di Cristallini agli inizi della ripresa, si sono fatti raggiungere per una papera del portiere Casazza: rete di Bellucci. Il Toro ha mantenuto l'iniziativa a lungo, colpendo una traversa con Cristallini e un palo con Sommese. La partita, che aveva suscitato qualche timore per il vicino raduno della Lega, non è stata turbata da incidenti, anche se sono stati espulsi il veneziano Marangon (per doppia ammonizione) e il direttore sportivo della società lagunare, Vinazzari (per proteste). Il mal di trasferta continua anche in serie B, per il Toro. Neppure con il Venezia in dieci dal 38', per l'espulsione di Marangon, i granata hanno espugnato il Sant'Elena. Nella ripresa, al gol di Cristallini (al quale la traversa ha negato il bis poco dopo), i neroverdi hanno replicato con Bellucci, favorito dal primo mezzo errore stagionale di Casazza, e i pali hanno respinto una conclusione di Sommese. Ma non è solo legato alla sfortuna il mancato successo del Toro. Qualcosa non ha funzionato al meglio sia in difesa, dove mancava l'infortunato Maltagliati, sia a centrocampo, e in attacco non c'è stata la giusta determinazione per affondare i colpi. E' lecito pretendere di più da una squadra che ha legittime ambizioni di promozione. A una partita di cartello è mancata la degna cornice di pubblico: l'anacronistico Sant'Elena presentava larghi vuoti, un po' a causa dell'invasione leghista in laguna, e un po' per la disaffezione dei tifosi veneziani per i risultati della squadra e per la mancata costruzione del nuovo campo. Numerosi gli striscioni di protesta contro società e assessori: "Sveglia, vogliamo lo stadio". E in tono minaccioso: "Cari amministratori, oggi tifosi, domani elettori". Lo spettacolo, comunque, non è stato di prim'ordine per quasi mezz'ora. E non certo per colpa del Toro. Il Venezia, già in crisi tecnica (il destino di Bellotto pare ormai segnato: sono pronti De Vecchi e Fontana) stava sulle sue e non era facile per Florijancic, ferocemente marcato da Marangon, e Ferrante aprirsi varchi per puntare su Pierobon. Lombardini a destra e Cristallini a sinistra cercavano di allargare una manovra che era senza sbocchi. In contropiede era il Venezia a costruire la prima palla-gol (24'). Su invitante traversone di Ghirardello, l'incornata centrale di Zironelli trovava Casazza piazzatissimo. La replica del Toro era immediata, con un'azione che era la fotocopia di quella neroverde: cross di Florijancic dalla destra, testa di Ferrante e palla di poco a lato. Tornava, per poco, sotto pressione il Toro e Casazza sventava un corner ad effetto, a fil di traversa, di Bellucci. Poi l'episodio dell'espulsione di Marangon. Il difensore, già ammonito, sgomitava Florijancic e Messina, dopo il secondo cartellino giallo, estraeva quello rosso. Con il Venezia in inferiorità numerica, il Toro intensificava gli attacchi e Pierobon respingeva un bolide di Cristallini. A questo punto, per limitare i danni, Bellotto toglieva Ghirardello, una punta, e inseriva Lamonica, un difensore. Ma c'era tensione in campo e, per proteste, veniva cacciato anche il team manager neroverde Vinazzani. Poco dopo Zironelli, colpito al capo in imo scontro con un avversario (trauma cranico), era costretto all'abbandono. Gli subentrava Pellegrini. Anche il Toro, in apertura di ripresa, si presentava in campo con una novità: Pedroni al posto di Cravero, rimasto negli spogliatoi per una leggera contrattura. Si continuava a giocare nella metà campo veneziana e al 10' Cristallini sbloccava il risultato. Palla da Lombardini a Mezzano che, quasi dal fondo, effettuava un bel passaggio a Cristallini, appostato nell'area piccola: tocco di sinistro e sfera che s'insaccava a fil di palo, 1-0 per il Toro. Entrava Lamptey per Zanetti al 15' e, sugli sviluppi di un corner di Florijancic, Cristallini mancava di un soffio il ko: la sua gran capocciata s'infrangeva contro la traversa. E, su capovolgimento di fronte, il Venezia pareggiava: cross di Baldi e Bellucci, approfittando di un'incertezza di Casazza che si lasciava sfuggire il pallone dalle mani, insaccava di testa. L'ingresso di Ipoua per Ferrante aumentava il peso dell'attacco torinista. Ma il francoafricano si vedeva deviato da Benetti un tiro-gol e la traversa (37') respingeva un'altra testata di Sommese, subentrato da un paio di minuti a Lombardini. Una porta stregata, quella di Pierobon.