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Rigamonti
20/10/1996
h.15.00
BRESCIA - TORINO 0-0
Brescia
: Zunico, Binz, Costi (al 73' Campolonghi), Adani, Pergolizzi (al 68' Pirlo), A.Filippini, De Paola, Doni, Neri, Bizzarri, Criniti (al 63' Dossi). A disposizione: Pavarini, Savino, Corrado, Romano. All.: Reja.
Torino: Casazza, Longo, Cevoli, Maltagliati, Mezzano, Lombardini (al 41' Martelli), Nunziata, Scarchilli (all'85' Cravero), Fiorin, Cammarata (al 73' Sommese), Florijancic. A disposizione: Biato, Cinetti, Balesini, Ferrante. All.: Sandreani.
Arbitro: Stafoggia di Pesaro.
Reti: -
Spettatori: 9.568 di cui 1.412 abbonati e 8.156 paganti.
Note: Ammoniti Costi e Doni, espulso Mezzano al 15' per doppia ammonizione.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 21 ottobre 1996]
Nel giorno in cui il Torino dava l'impressione di poter davvero fare la differenza, anche in trasferta e in molte future domeniche di questo lungo campionato di B, l'unodue dell'arbitro Stafoggia ha lasciato la squadra in dieci espulsione di Mezzano per doppia ammonizione - cambiando dopo soli 18' le carte sul tavolo di Sandreani. Nel breve periodo giocato in parità numerica, si è vista in campo una sola squadra. Si deve prendere questa impressione come un augurio per le prossime partite: un Toro che spinge ed affonda i colpi, malgrado l'assenza di Cristallini per l'infortunio subito sabato in allenamento, e che ha aggiunto al parco attaccanti un Cammarata promettente per qualità tecniche e spirito di gioco. Sua la deviazione che ha trasformato l'affondo vertiginoso di Lombardini (6') in passaggio a Florijancic la cui botta è stata respinta dal montante basso alla destra di Zunico. Ed al 17' della ripresa, quando Florijancic, tatticamente assorbito da compiti di copertura, è tornato per un attimo in avanti, il suo cross è stato deviato splendidamente di testa da Cammarata stesso: ma splendida, purtroppo per i granata, anche la risposta in volo di Zunico. Fra i due episodi da vittoria, il lungo momento nel quale i granata hanno concesso spazi persino eccessivi a un avversario molto generoso nella spinta, ma povero di qualità malgrado la lucida prestazione di Criniti in appoggio. Sandreani spiega il cambio di Lombardini (poco convinto, al termine della partita il ragazzo ha parlato di ''decisione un po' prevenuta'') con Martelli e l'accorciamento del blocco come necessità tattiche assolute. Noi restiamo dell'idea che si poteva concedere a Florijancic di stare un po' più vicino a Cammarata, senza chiedergli di sobbarcarsi il tanto lavoro di contenimento che ha svolto. Opinioni, ma al Torino restano intanto un punto importante per una gara giocata praticamente in dieci uomini e la convinzione che la squadra è in netto crescendo di forma, di qualità. E qui non c'entra Cammarata. Perché nei 20' di superiorità assoluta, i leader sono stati Nunziata, Longo e Scarchilli, quest'ultimo finalmente capace di giocare a testa alta guardando i compagni e non solo il pallone. Con loro lo stesso Lombardini, buona la sua prestazione pur se non completa nel tempo, che però deve stare attento a non confondere i giudizi personali con le necessità di squadra. In compenso, il lungo periodo di attacchi bresciani, tutti impostati su mischie e cross, dovrebbe aver cancellato dalla mente di Casazza la papera di Venezia. Ieri sui palloni alti il portiere è stato semplicemente eccezionale. E naturalmente, con lui, la coppia centrale Cevoli-Maltagliati. Il secondo ha festeggiato così la prima fascia da capitano. Mezzano è il più deluso. L'arbitro Stafoggiaè stato severo con lui nell'occasione (5') del primo cartellino giallo, quando il granata in tackle scivolato ha colpito la palla prima dell'avversario. Giustissimo invece il secondo richiamo, ma la somma dei due cartellini non torna lo stesso. E ci sarebbe anche da discutere, molto, sul fuorigioco di Florijancic, saltato oltre la difesa bresciana prima che la palla partisse. Tutto nei 18' di dominio granata. Uno spezzone del Torino da trasferta che adesso i tifosi votati a seguirlo sperano di rivedere fin dalla prossima occasione.