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Marassi
03/05/1997
h.20.30
GENOA 1893 - TORINO 3-0 (0-0)
Genoa 1893
: Ielpo, Nicola, Cavallo, Pereira, Ruotolo (all'84' Ricchiuti), Rutzittu, Morello, Masolini (al 46' Francesconi), Centofanti, Pisano (al 65' Nappi), Goossens. A disposizione: Pastine, Torrente, Anzalone, Beghetto. All.: Perotti.
Torino: Casazza, Mercuri, Cevoli, Mezzano, Lombardini (al 46' Sommese), Rocco, Scarchilli, Nunziata, Martelli, Ferrante 8all'84' Tiribocchi), Florijancic (al 67' Andreotti). A disposizione: Santarelli, Negro, Cinetti, Di Donato. All.: Camolese.
Arbitro: Pellegrino di Barcellona Pozzo di Gotto.
Reti: Rutzittu 54', Goossens 73', Morello 83'.
Spettatori: 14.386 di cui 6.728 abbonati e 7.658 paganti per un incasso di 175.525.000 lire.
Note: Ammoniti Ruotolo, Rutzittu, Morello, Scarchilli e Florijancic. Espulsi Mercuri al 52' e Cevoli al 55' per doppia ammonizione. Sulla panchina del Torino siede Camolese in virtù dello squalificato Vieri.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 4 maggio 1997]
Bon, finito. Le speranze del Toro di agguantare la promozione sono morte a Marassi: la sconfitta contro il Genoa chiude qua la stagione granata, alla 13° di ritorno. Sarebbe insensato cullare ancora illusioni di aggancio al quarto posto. Certo, per il de profundis bisogna attendere l'esito delle sfide odierne del Bari e del Ravenna (contro Pescara e Chievo) ma solo un ottimista ad oltranza, un ottimista patologico, può immaginare la Vieri-band in corsa per la serie A, anche se Lido afferma: "Se s'illude il Genoa, che ha un punto in più, possiamo farlo anche noi". Mah, sarà. Il tracollo è giunto quando la squadra era rimasta in dieci e poi in nove: però mai i torinisti, neppure nella fase iniziale, la loro migliore, hanno costretto Ielpo a una parata che è una. E questa incapacità di creare un'occasione, almeno una, contro un Grifone macilento, impaurito e senza idee, in balia della contestazione, è colpa grave. 0, se non è una colpa, è comunque lo specchio impietoso delle incapacità del Toro, della sue debolezze strutturali. A proposito delle espulsioni: Mercuri e Cevoli sono incappati nella doppia ammonizione che ci poteva anche stare. Però, con l'uso dissennato, e a senso unico, dei cartellini adottato dall'incapace e supercasalingo arbitro Pellegrino gli incontri dovrebbero finire con quattro, cinque espulsi per parte. Cercare un alibi in Pellegrino - incapace, ripetiamo, al punto di estrarre 9 volte il cartellino giallo in un incontro per giunta neppure cattivo - è comunque sbagliato. Non dimentichiamo che, finchè i granata erano al completo, la sfida era stata caratterizzata da due traverse genoane, una bella parata di Casazza su tiro di Centofanti e due occasioni sempre genoane sulle quali il Toro s'era miracolosamente salvato in angolo. Ovviamente, col Toro in nove, non c'è stata più partita e i rossoblu hanno potuto dilagare. Sul 2-0 è arrivata l'unica opportunità per il Toro, ma Ferrante ha sparacchiato sull'esterno della rete. Insomma, più amaro non sarebbe potuto essere il ritorno di Vidulich a Marassi. Genovese purosange, il presidente era venuto allo stadio l'ultima volta sei anni fa e aveva visto il Grifone battere la Juve di Maifredi 2-0 buttandola fuori dall'Europa. Ieri la prima emozione autentica è arrivata al 29': una punizione sventola del ciabattone Centofanti è deviata da Pisano, la palla sbatte sotto la traversa e rimbalza in campo. Per una seconda scarica d'adrenalina occorre attendere il 44', quando Centofanti dalla sinistra, ai limiti dell'area, prova un tiro-cross che Casazza è bravo a respingere con i pugni. Ripresa con due facce nuove: Francesconi nel Genoa (in luogo di Masolini), Sommese nel Toro (fuori Lombardini che, al pari della squadra, al tonico inizio non ha fatto seguire nulla di concreto). Si riparte e sul prato c'è solo il Grifone. Il Toro sta a guardare le maglie rossoblu che arrivano sempre prime sulla palla e costringono gli avversari a chiudersi dinanzi a Casazza. In 8 minuti la partita diventa proprietà assoluta della Perotti-gang: Rutzittu, con un pallonetto da fuori area, supera Casazza, ma la traversa dice ancora che non è gol. Ormai è assedio rossoblu, due volte il Toro la scampa bella. Poi Mercuri, già ammonito, incappa nel secondo cartellino e deve andarsene. E all'8', su corner, Rutzittu di testa, in mischia, segna. Gran brutto affare per i granata: sotto di un gol e con un uomo in meno. Non fanno in tempo a superare lo choc che gli uomini in meno sono due: Cevoli fa la stessa fine di Mercuri e il Genoa può dilagare.