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Sinigaglia
17/08/1997
h.18.00
COMO-TORINO 4-2 (3-1)
Como
: Nicoletti, Sconziano, Baraldi, Gattuso, Ottolina, Radice, Milanetto (al 62' Marziano), De Agostini, Cecconi (al 58' Tomassini), Brizzi (all'80' Ferracuti), Elia. A disposizione: Bozzini, Garlini, Rossi, Vignaroli. All.: Beretta.
Torino: Casazza, Scarponi, Minotti, Mercuri, Martelli, Tricarico (al 73' Ficcadenti, Nunziata (al 62' Cravero), Bonomi, Lentini, Ferrante, Carparelli (al 62' Foglia). A disposizione: Pastine, Longo, Maltagliati, Bacci. All.: Souness.
Arbitro: Racalbuto di Gallarate.
Reti: De Agostini 9' (C), Carparelli 29' (T), Ottolina 32' (C), Milanetto 42' (C), Ferrante 55' (T), Aut.Martelli 61' (C).
Spettatori: 3.802 paganti per un incasso di 66.325.000 lire.
Note: Angoli 5-4 per il Torino, tempo piovoso, terreno pesante. Espulso il portiere del Torino Casazza al 79' per fallo di mano fuori area. Ammoniti Ceccone e Radice. Negli ultimi minuti Lentini ha sostituito Casazza in porta poiché il Toro aveva già esaurito le sostituzioni. Recupero 1' pt, 5' st, calci d'angolo 4-4.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 18 agosto 1997]
Una lezione, per un brutto Toro e per GraemeSouness. E' finita 4-2 per il Como da corsa, con Lentini portiere improvvisato, al posto di Casazza, espulso al 34' del secondo tempo. I granata avevano già esaurito i tre cambi previsti dal regolamento e il capitano ha indossato la maglia n.l del compagno. Ma, nei 16 minuti trascorsi tra i pali, non è stato mai impegnato da un Como ormai appagato per una vittoria inattesa che ha messo una mezza ipoteca sulla qualificazione in Coppa Italia. Lunedì 25 agosto, al Delle Alpi, ci vorrà il vero Toro per ribaltare, con un netto 2-0, la situazione. Sarebbe uno smacco per la nuova dirigenza essere eliminati al primo turno dal Como di Preziosi, l'uomo che, un anno fa, aveva tentato, senza successo, di acquistare la società granata da Calieri. Preziosi, ieri al debutto come presidente, gongolava: ''Un po' mi dispiace ed è un peccato non aver scoperto se Lentini ha anche qualità come portiere. Battuta a parte, questo Como è attrezzato per uscire dall'inferno della C1 e salire in B''. Quattro gol sono tanti, troppi anche per un Toro che ha dei problemi di assemblaggio tra vecchi e nuovi e deve trovare l'equilibrio tra i reparti. Una doccia scozzese, non tanto per la pioggia battente per buona parte della gara, quanto per la sconfitta. Ogni volta che veniva attaccata erano brividi per la difesa in linea. Sin dalle prime azioni, la velocità delle punte comasche metteva in crisi il reparto arretrato non sempre protetto dai centrocampisti. E il terreno scivoloso penalizzava la tecnica superiore. / Un sinistro di Cecconi sibilava a lato e un destro di Elia trovava Casazza ben piazzato. Il portiere bloccava anche un rasoterra di Brizzi ma capitolava al 10'. Un cross di Elia era dirottato in porta da Cecconi: Casazza smanacciava, e il rinvio di Minotti, intercettato da De Agostini, carambolava a bersaglio. Un gol di rapina. Un campanello d'allarme. Il Toro reagiva e un gran destro di Mercuri, da una ventina di metri, era deviato in corner da Nicoletti. Poi ci provava Lentini, fuori. La maggior aggressività del Toro veniva premiata alla mezz'ora: sugli sviluppi di un corner di Lentini, Minotti sparacchiava in porta tra una selva di gambe dove c'era anche quella di Carparelli che girava in rete. Anziché demoralizzarsi, il Como si rovesciava nella metà campo granata e al 33' si riportava in vantaggio: angolo di Radice (figlio di Gigi, l'ex allenatore del Toro scudetto e oggi sulla panchina del Monza, presente in tribuna d'onore accanto al procuratore Caselli, tifoso granata vip) e incornata vincente di Ottolina. Il pallonetto scavalcava Casazza e s'insaccava a fil di traversa. Il gol tramortiva il Toro che, al 42', subiva per la terza volta. Milanetto si presentava sulla lunetta, vedeva Casazza fuori dai pali e lo beffava con un destro spettacolare. Con un insidiosissimo colpo di testa di poco a lato di Carparelli si chiudeva la prima frazione. Nella ripresa, il Toro appariva più determinato e al 10' Ferrante inventava letteralmente il secondo gol con una rovesciata imparabile, su cross dalla destra di Martelli. Poi la traversa negava il pareggio al Toro, su una bomba di Minotti esplosa da una trentina di metri al 15'. E, un minuto dopo, i granata venivano ancora castigati da un'autorete di Martelli che deviava alle spalle di Casazza un colpo di testa di Brizzi. Gli innesti di Cravero e Foglia per Nunziata e Carparelli, entrambi provati, e poi di Ficcadenti per Tricarico, non cambiavano il risultato. Neppure l'espulsione di Casazza, per fallo da ultimo uomo su Elia, che obbligava Lentini a trasformarsi portiere. In inferiorità numerica, il Toro falliva di un soffio tre palle-gol con Foglia, Cravero e Ficcadenti. Un risveglio tardivo. Ma non è ancora finita.