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Granillo
16/11/1997
h.14.30
REGGINA - TORINO 2-2 (1-2)
Reggina
: Micillo, Diliso, Giacchetta, Morabito (al 79' Marino), Ziliani, Napolitano, Pirri (al 74' Poli), Sesia, Pasino (all'81' Monticciolo), Perrotta, Lorenzini. A disposizione: Cerretti, Aloisi, La Canna, Di Sole. All.: Colomba.
Torino: Pastine, Maltagliati, Nunziata, Bonomi M., Dorigo, Fattori, Tricarico, Lentini, Brambilla, Bonomi C. (al 90' Sommese), Ferrante (all'83' Carparelli). A disposizione: Casazza, Mercuri, Pusceddu, Sandor, Citterio. All.: Reja.
Arbitro: Ceccarini di Livorno.
Reti: Ferrante 28', 38' (T), Lorenzini 35' (R), Marino 79' (R).
Spettatori: 9.492 di cui 3.299 abbonati e 6.193 paganti.
Note: Ammoniti Pasino, Bonomi M., Giacchetta, Nunziata, Ziliani, Lentini e Tricarico. Espulso al 68' Napolitano per doppia ammonizione. Angoli 4-3 per il Torino, recupero 2' pt, 3' st.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 17 novembre 1997]
Un punto conquistato e due gettati nello Stretto da un Toro che, in undici contro dieci, non ha saputo gestire sia la superiorità numerica che il vantaggio di 2-1. Com'era già successo a Monza, con l'uomo in più, la squadra di Reja si è lasciata clamorosamente rimontare nel finale. E così, la Reggina conserva il quarto posto e le tre lunghezze sui granata. La doppietta di Ferrante, autentica bestia nera dei calabresi, intervallata dall'1-1 di Lorenzini, e l'espulsione di Napolitano a metà ripresa avevano illuso il Toro che ormai l'operazione-aggancio fosse cosa fatta nonostante la non brillante giornata di alcuni elementi-chiave. Invece, una difettosa parata di Pastine sulla punizione di Sesia, trasformata dal nuovo entrato Marino, ha consentito all'orgogliosa Reggina del bravo Colomba di rimettere tutto in discussione e di far tremare il Toro. Alla fine, tra errori e rimpianti, il risultato è giusto. Ma il Toro, se vuole davvero salire in zona-promozione, certe situazioni d'oro le deve capitalizzare, con cinismo. Come ha fatto l'opportunista Ferrante sui due gol, di cui uno, il primo, autentico regalo di Micillo. La partita sembrava incanalata su un binario morto, tra due squadre troppo rispettose l'una dell'altra, prudenti tatticamente e arroccate sulla metà campo. Poi c'era un sussulto all'8' con la prima palla-gol per il Torino. Diliso perdeva un contrasto con Lentini che, con perfetta scelta di tempo, pescava in profondità Brambilla. Davanti a Micillo, il regista granata falliva la grossa occasione calciando di destro tra le braccia del portiere. La Reggina, ispirata dall'ex torinista Sesia, dimostrava di non usurpare il quarto posto, reagendo con grande determinazione. Un'incornata di Lorenzini sorvolava di poco la traversa. Poi Pastine sventava una giravolta di Lorenzini e, su un pasticciaccio della difesa reggina, il Toro sbloccava il risultato al 28' con Ferrante. Claudio Bonomi si lanciava su un pallone di Lentini, apparentemente innocuo. Il gesto di Bonomi metteva in crisi Micillo e Giacchetta che si ostacolavano, tagliando fuori anche Napolitano: per Ferrante era un giochetto insaccare nella porta vuota. Perso per perso, la Reggina si rovesciava in avanti. Reclamava, invano, un rigore per un presunto Ğmaniğ di Mauro Bonomi e poi, sul filo del fuori gioco (la trappola era scattata in ritardo), acciuffava il pareggio al 35' con il bomber Lorenzini, al suo settimo gol in campionato. Un traversone di Pasino scavalcava la retroguardia e Lorenzini, anticipando l'intervento di Maltagliati, di destro, in controbalzo, insaccava con un violento diagonale. Galvanizzata dall'1-1 e trascinata dal suo pubblico, la Reggina si sbilanciava troppo e veniva castigata per la seconda volta da Ferrante (38'). Dorigo calciava forte imprimendo al pallone una traiettoria di una quarantina di metri. Lo scatto di Ferrante sorprendeva Napolitano, e il suo destro non perdonava Micillo. Un gol pesante, il quinto in campionato per l'attaccante granata, il nono su 14 gare ufficiali, che riportava in vantaggio il Torino. Il punteggio appariva una punizione troppo severa per i calabresi. La partita s'inaspriva e Ceccarini non esitava ad ammonire alcuni giocatori amaranto. Al 21' della ripresa, espelleva Napolitano per un fallo su Ferrante e per proteste. Napolitano era già stato ammonito in precedenza. Quando Napolitano lasciava il campo, Reja, che l'aveva avuto alle sue dipendenze nel Cosenza, lo consolava con una carezza sulla nuca. Il Toro costruiva un'azione pericolosa con Claudio Bonomi che scodellava un bel cross sul ceni.ro ma Lentini era anticipato in corner. I granata sembravano appagati e la Reggina ne approfittava per pareggiare al 34' con Marino, appena subentrato a Morabito. Pastine non tratteneva una punizione di Sesia e Marino dava il colpo di grazia. Il Toro sbandava e rischiava grosso nel finale. In contropiede Lorenzini sprecava il matchball tirando debolmente su Pastine. Se Lorenzini avesse segnato sarebbe stata un'autentica beffa atroce.