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Zini
05/09/1998
h.16.00
CREMONESE - TORINO 3-2 (2-1)
Cremonese
: Razzetti, Gualco, Caverzan, Galletti, Zoppetti (al 59' Arno), Castellini, Collauto, Brncic, Pizzi (all'88 Compagnon), Albino, Manfredi (all'89' Vidalle). A disposizione: Arcari, Matrone, Serafini, Marotta. All.: Salvemini.
Torino: Bucci, Bonomi, Fattori, Maltagliati (al 63' Asta), Crippa (al 70' Parente), Ficcadenti (al 73' Comotto), Scarchilli, Sanna, Artistico, Ferrante, Lentini. A disposizione: Casazza, Cudini, Mercuri, Pelissier. All.: Mondonico.
Arbitro: Strazzera di Trapani.
Reti: Pizzi 8', 63' rig. (C), Scarchilli 9' (T), Galletti 40' (C), Ferrante 75' rig. (T).
Spettatori: 5.008 di cui 4.250 paganti per un incasso di 95.300.000 lire, più 758 abbonati per una quota di 19.671.000 lire.
Note: Angoli 6-4 per il Torino, ammoniti Bonomi e Parente per peoteste, Pizzi e Caverzan per scorrettezze, Galletti per comportamento non regolamentare. Recupero 2' pt, 4' st, terreno un buone condizioni, giornata calda e ventilata.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 6 settembre 1998]
Tre schiaffoni per svegliare un Toro addormentato e narcisista. Tre gol (a due) per la Cremonese: una vittoria che porta la firma di Pizzi da Rho, trentunenne giramondo del calcio corteggiato, invano, dal club granata due stagioni fa. Pizzi ha aperto e chiuso le marcature, dopo aver propiziato, su punizione, il raddoppio di Galletti. E' stato il migliore in campo. Ma la sua prestazione, insieme con quella della rimaneggiata Cremonese, è stata esaltata dai demeriti di una retroguardia granata fuori forma, fuori fase e mal protetta dal centrocampo. Una partenza falsa, proprio come un anno fa ad Ancona. Il contropiede di Marini, ex mundialista dell'Italia di Bearzot, ha messo in crisi un Toro troppo sbilanciato in avanti. Vero che Lentini ha agito spesso arretrato (sull'incornata del 2-0 di Galletti, indisturbato, c'era anche lui, oltre a Ficcadenti), ma non garantisce il filtro quando gli avversari spingono il piede sull'acceleratore. E sul versante opposto, Crippa è ancora alla ricerca della condizione e soffre i ritmi elevati. La mancanza di un regista come Scienza si è fatta sentire. Scarchilli, a parte una punizione e il gol dell'1-1, è andato spesso fuori misura nei passaggi. Ficcadenti ha disputato una gara anonima e Sanna, che Mondonico ha piazzato davanti alla retroguardia, non è certo un regista ma un incontrista. Il problema non è solo tecnico-tattico. E' anche mentale. La squadra, nonostante gli ammonimenti di Mondonico, non si è ancora sintonizzata sulla dura realtà della B, dove ci si batte sino all'ultimo respiro e non si guarda in faccia a nessuno. L'azione dell'1-0 è stata emblematica. Capovolgimento di fronte, Manfredi è sfuggito a Maltagliati e ha scodellato un bel pallone sul limite dell'area dove Pizzi, anticipando Bonomi, ha girato di testa a fil di palo, sorprendendo anche Bucci (18'). La risposta del Toro (che in precedenza s'era reso pericoloso con una punizione di Scarchilli respinta da Razzetti) era veemente. Nel giro di due minuti pareggiava con Scarchilli che su punizione scambiava con Ferrante e, con un secco rasoterra di sinistro, indovinava uno spiraglio tra i difensori e insaccava a una spanna dal montante. Era questo il momento migliore del Toro. Razzetti negava il raddoppio su un'incornata di Artistico al quarto d'ora. Poi era l'arbitro a non fischiare un rigore a Scarchilli spintonato in area da Albino. E ancora Razzetti era ben piazzato su una sventola di Artistico. Passata la buriana senza ulteriori danni, la Cremonese colpiva per la seconda volta al 42'. Calibrata punizione laterale di Pizzi e poderoso colpo di testa, angolatissimo, di Galletti, accanto al montante. Un gol assolutamente da evitare con la difesa piazzata. E sul 2-1 il Toro andava in barca. La strigliata di Mondonico nell'intervallo non sortiva grande effetto. Sicuramente era più azzeccata, perso per perso, la mossa di inserire Parente al posto di Crippa, anche se tre minuti dopo (17'), su improvviso contrattacco, Maltagliati svicolava e dava via libera a Manfredi, obbligando Bonomi a commettere un fallo in area per fermarlo. Rigore che Pizzi non falliva: 3-1. Ora, anche i duemila fedelissimi venuti da Torino urlavano ai granata (in divisa nera, come la loro prestazione) di tirare fuori gli attributi. Parente vivacizzava l'assedio, fornendo il pallone per Ferrante fermato fallosamente sulla linea bianca dell'area da Caverzan. L'arbitro fischiava una punizione dal limite e, più che le proteste di Ferrante e Parente (ingiustamente ammonito), poteva il guardalinee che, richiamando con la bandierina alzata l'attenzione di Strazzera, lo induceva a cambiare decisione. Palla sul dischetto e gol di Ferrante che riapriva la partita. La Cremonese resisteva agli assalti a testa bassa del Toro. Un'occasione per Parente e un'altra per Ferrante, con tiro deviato in extremis da un difensore, erano gli ultimi fuochi. Martedì sera c'è il Milan, al Delle Alpi in Coppa Italia, per un pronto riscatto. Al di là della sconfitta, incredibile ma vera, Mondonico ha ancora molto da lavorare per trovare un assetto che garantisca l'indispensabile equilibrio, altrimenti capiteranno altri "harakiri".