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Bentegodi
09/05/1999
h.16.00
HELLAS VERONA - TORINO 0-0
Hellas Verona
: Battistini, Foglio, Gonnella, Filippini, Falsini, Brocchi, Marasco, Colucci, Melis (al 79' Giandebiaggi), Guidoni (al 92' De Vitis), Cammarata (al 67' Aglietti). A disposizione: Fontana, Laursen, Ferrarese, Piovanelli. All.: Prandelli.
Torino: Pastine, Fattori, Bonomi, Cudini, Tricarico, Brambilla (al 67' Sanna), Scarchilli (al 79' Scienza), Asta (al 67' Sommese), Ferrante, Lentini. A disposizione: Casazza, Minotti, Comotto, Lopez. All.: Mondonico.
Arbitro: Pin di Conegliano Veneto.
Reti: -
Spettatori: 16.266 di cui 10.384 paganti e 5.882 abbonati per un incasso di £. 366.103.000.
Note: Ammoniti Filippini, Cudini, Bonomi e Brambilla. Angoli 4-2 per il Verona, recupero 1' pt, 5' st.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 10 maggio 1999]
La felice condivisione di un pareggio ha spinto Verona e Torino verso la serie A: chi poi ci arriverà per prima, e come prima in classifica, lo stabilirà il confronto indiretto nel corso delle cinque partite che mancano, ma intanto quest'ultimo mese di serie B si consegnerà senza trucchi (c'è appena qualche trappola, ma Prandelli e Mondonico conoscono bene il mestiere) a gialloblù e granata, le prime promosse virtuali dell'anno. Salvo terremoti. Verona e Toro sono pervenute allo 0-0 logico e atteso e tremendamente utile a entrambe dopo una partita comunque viva e vegeta per almeno tre quarti, visto che soltanto l'ultimo quarto d'ora è scivolato via fra passaggi orizzontali e voglia di finire in fretta. Prima c'è stato anche del buon calcio, per quanto i tremori del Verona (reduce da 3 sconfitte nelle ultime 4 partite) e le insicurezze del Torino (6 sconfitte nelle ultime 8 trasferte) abbiano inquinato le potenzialità di una partita che offriva il meglio della B. I granata l'occasione se la sono giocata meglio, fallendo due match-ball importanti (palo di Asta al 3', botta al volo di Ferrante fuori di un dito al 90') e controllando i desideri del Verona, più incerto in difesa e più disordinato a centrocampo, dove l'assenza del regista Italiano - ragazzo da seguire perché ha solo 22 anni - ha sfilato a Prandelli le geometrie e la profondità. Così il Verona s' è trovato spesso in imbarazzo di fronte alla saggezza del Toro, che ha reso sterile il gioco di fascia dei veronesi e s'è concesso almeno tre-quattro contropiedi che hanno spaventato il Bentegodi. Ma oltre al palo di Asta e al tiro di Ferrante (arrivato quando il pareggio era ormai un dato di fatto, quindi l'occasione conta poco) i granata non hanno saputo andare, anche per colpa della scarsa mira di Lentini e della bravura di Battistini, uscito in tempo sui piedi di Asta al 4' st. Il Verona è cresciuto con il tempo, la seconda metà della partita è stata migliore della prima, ma è rimasto appeso alla zavorra dei suoi attaccanti: Cammarata e Guidoni sono stati dominati da Bonomi e Cudini e non hanno tirato mai. Nella logica di fine campionato entrano pure i pensieri di Prandelli e Mondonico: "Calma, c' è ancora molta fatica da fare". Ma aver salvato le piume nel confronto diretto consentirà loro di affrontare le ultime partite come se fossero una strada in discesa. Basta mettere in folle e lasciarsi trascinare dalla forza di gravità.