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Santa Colomba
06/06/1999
h.16.30
FIDELIS ANDRIA - TORINO 1-4 (0-2)
Fidelis Andria
: Lupatelli, Mercier, Fasce, Corrado, Pizzulli (al 58' Russo), Marzio, Tasso, Lasalandra, Trapella (al 46' Manca), Corradi, Florijancic (al 58' Tudisco). A disposizione: Aiardi, Panarelli, Caterino, Francini. All.: Rumignani.
Torino: Pastine, Bonomi, Ficcadenti, Maltagliati, Scienza, Sanna, Scarchilli, Comotto, Sommese (al 75' Cudini), Ferrante (al 75' Artistico), Lentini (all'88' Minotti). A disposizione: Casazza, Brambilla, Asta, Sassarini. All.: Mondonico.
Arbitro: Treossi di Forlì.
Reti: Sommese 9' (T), Lentini 45' (T), Mercier 52' (F), Ferrante 73' (T), Artistico 86' (T).
Spettatori: 6.554 di cui 976 abbonati e 5.578 paganti.
Note: Ammoniti Comotto, Ficcadenti, Corrado e Lasalandra. La partita è stata disputata sul campo neutro di Benevento per la squalifica del campo da gioco della Fidelis Andria. Il Torino, con questa vittoria, è matematicamente promosso in serie A dopo tre stagioni nella serie cadetta.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 7 giugno 1999]
Strameritata. Il Toro, dunque, torna in paradiso dopo tre anni, lunghi e sofferti. I gol di Sommese, Lentini, Ferrante e Artistico a Benevento sono stati il coronamento della miglior partita esterna della stagione che ha consentito alla Mondo Band di anticipare di una settimana la festa per la promozione e rendere una passerella l'ultima partita al Delle Alpi contro la Reggina. Per la Fidelis Andria la salvezza ora passa da Terni. Era dal 7 marzo, a Verona con il Chievo, sesta giornata di ritorno, che il Toro non vinceva in trasferta. In mattinata, Mondonico aveva avuto un ripensamento sulla formazione da mandare in campo ed anziché Asta presentava Scienza. Un'idea che gli era già venuta in mente durante la settimana e, poi, sembrava aver accantonato per privilegiare Asta e Sommese alla maniera dei gemelli Filippini nel Brescia. Ma, per dare più equilibrio alla squadra, optava per Scienza, tanto più che la Fidelis aveva deciso di rischiare Florijancic. Rumignani, con sciarpa biancazzurra in mano a mò di talismano portafortuna, schierava una specie di tridente con Corradi e Florijancic appoggiati da Trapella. Chiara la volontà di vincere per conquistare tre punti vitali. Osare il tutto per tutto, basandosi sul ritmo e sulla temperatura asfissiante cui i pugliesi sono più abituati. Ma dopo qualche minuto di studio era il Toro a prendere l'iniziativa facendo pesare il tasso tecnico superiore. Dopo appena dieci minuti, il Toro sbloccava la partita. Sommese raccoglieva un rinvio corto e sbagliato di Pizzulli e, sulla soglia dell'area di rigore, sparava un destro basso e angolatissimo che s'insaccava a fil di palo proprio sotto la curva dei tifosi granata. Un bel gol che mandava in delirio il migliaio di fedelissimi, in minoranza rispetto ai sostenitori andriesi (almeno il triplo). Il resto dello stadio, che presentava dei vuoti, era composto da spettatori beneventani, neutrali. Incassato il gol, la Fidelis Andria si rovesciava nella metà campo granata. Un destro di Florijancic, un ex, sorvolava di poco la traversa. Stessa sorte per un colpo di testa di Pizzulli su punizione di Trapella. Il Toro si sedeva (un po' troppo) sul vantaggio e solo in contropiede riusciva a rendersi pericoloso. Come al 32' quando Sommese smistava un bel pallone a Ferrante il cui violento destro, angolato, era deviato miracolosamente in corner da Lupatelli. Il portiere bloccava una punizione di Scarchilli e poi, su un calcio d'angolo dello stesso Scarchilii evitava danni su un'incursione di Corradi con una doppia parata sulla linea di porta. Brivido per Pastine al 42'. Il portiere era ben piazzato su un tiro-gol di Corradi, ostacolato da Bonomi. Poi l'estremo difensore granata si superava al 45' su un'incornata ravvicinata di Corradi, ben servito da una punizione di Fasce. A questo punto era Sommese, il migliore in campo, a costruire l'azione decisiva, quella del ko per i pugliesi. Un dribbling prolungato sul fondo, un delizioso cross che Lentini, di testa in tuffo, depositava in rete. Nello stesso istante, Pastine veniva colpito alla schiena da un fumogeno (che gli bruciava un pezzetto di maglia ed era uno dei tanti oggetti piovuti nelle sue vicinanze) e cadeva a terra. Per fortuna nulla di grave ma il gesto costerà molto caro alla società pugliese. Si riprendeva a giocare, dopo l'intervallo. E un razzo veniva lanciato nei pressi di Lupatelli dai suoi stessi tifosi. La Fidelis non era affatto rassegnata alla sconfitta e accorciava le distanze al 7'. Su corner di Florijancic, sbucava nel mucchio la testa di Mercier che trafiggeva Pastine. Il Toro fiutava il rischio di compromettere la partita e contrattaccava, sfiorando il 3-1 con un colpo di testa di Ferrante. Rumignani inseriva Todisco e Russo per Florijancic e Pizzulli. Freschezza e muscoli in più ai quali il Torino opponeva la maggiore saggezza tattica ed esperienza. E al 26', su bella combinazione Maltagliati-Ferrante, un gran diagonale di Sommese era deviato in angolo da Lupatelli. Di Ferrante (29'), con un secco destro, il ko. Stupendo il poker di Artistico (41') che aveva dato il cambio a Ferrante, ormai ad un passo dal record di Fanello (26 reti). Alla fine, invasione di campo dei torinisti e lancio di lacrimogeni e uso di idranti nella curva andriese. Ma nulla turbava la grande festa del popolo torinista..