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San Siro
11/12/1999
h.15.00
MILAN - TORINO 2-0 (1-0)
Milan
: Abbiati, Sala, Costacurta, Maldini, Guly, Albertini (all'81' Gattuso), Ambrosini, Serginho (al 77' Helveg), Boban (al 73' Giunti), Bierhoff, Shewchenko. A disposizione: Rossi, Ayala, Ganz, Weah. All.: Zaccheroni.
Torino: Bucci, Bonomi, Ficcadenti, Galante, Tricarico, Brambilla, Cruz, Mendez (al 62' Ivic), Coco (al 62' Lentini), Sommese (al 74' Crippa), Artistico. A disposizione: Pastine, Cudini, Panarelli, Scarchilli. All.: Mondonico.
Arbitro: Braschi di Prato.
Reti: Bierhoff 3', Shewchenko 75'.
Spettatori: 50.417 di cui 47.066 abbonati e 3.351 paganti.
Note: Ammoniti Tricarico, Ficcadenti, Costacurta, Maldini, Cruz e Ambrosini. Angoli 5-4 per il Milan, recupero 1' pt, 4' st.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 12 dicembre 1999]
In un'atmosfera un po' decadente, molto fine millennio - il prato lunare del Meazza pieno di crateri e gli striscioni in curva contro l'acquisto di West ("la vergogna è totale") - Galliani ha dichiarato a fine partita l'obiettivo minimalista della porzioncina di secolo rossonero che resta, senza smentire l'ingaggio del nigeriano. "Rispetto ogni opinione, ma nel calcio professionistico può capitare un trasferimento dal Milan all'Inter e viceversa: è già successo a Ganz e Moriero. Piuttosto, dopo questo 2-0, dobbiamo battere in casa anche l'Atalanta in Coppa Italia e la Reggina in campionato". L'imperativo è in linea con il sofferto successo sul Torino, frutto delle sventatezze sotto porta di Artistico e Lentini dopo l'1-0 di Bierhoff, nonché, secondo il presidente granata Vidulich, del rigore negato a Lentini da Braschi e di quello del 2-0, benevolmente concesso a Shevchenko: "Una direzione poco serena, paghiamo la fama di squadra cattiva". Mentre Vidulich s'indignava con l' arbitro e con Aghemo, presunto candidato alla sua successione, ("è solo un mitomane"), Galliani ha subito precisato che nel nuovo secolo gli orizzonti del Milan si allargheranno. "Matarrese mi ha comunicato che nel 2001 la finale di Champions League si giocherà a San Siro: quella sera dovremo esserci". Perché il sogno si realizzi, dovranno verificarsi due concomitanti circostanze: un dignitoso restauro del terreno e un piazzamento in campionato tra le prime quattro, chiave di accesso alla coppa precocemente abbandonata quest'anno sul Bosforo. Lo stato di salute del campo è al momento più preoccupante di quello del Milan, tanto è vero che, durante la sosta natalizia, si procederà all'opportuna rizollatura. Neppure la squadra, tuttavia, attraversa giorni scintillanti. A fine partita lo ha ammesso Zaccheroni, anche se, in attesa dei risultati di oggi, il distacco dalle prime è di nuovo ridotto a due punti. "E se riusciamo a vincere esprimendo il venti per cento, arriveremo lontano". Ieri la percentuale si è esaurita nel primo tempo, quando l'immediato vantaggio al 2' (cross di Boban toccato da Maldini e girata al volo in scivolata di Bierhoff a centro area) ha vanificato il piano di Mondonico: Cruz avanzato a centrocampo, Bonomi e Galante marcatori su Shevchenko e Bierhoff, Ficcadenti libero, una sola punta (Artistico), affiancata talora da Sommese. Il Toro ha superato indenne i pericoli per le sponde di Bierhoff, finalmente cercato dai compagni e in particolare da Serginho, le percussioni di Shevchenko, rassicurato dal buon esito dell'operazione al cuore del padre Nikolay, e i guizzi di Boban, in lutto per la morte del presidente croato Tudjman. Poi, destinando Tricarico alla marcatura di Boban e Mendez alla fascia destra, Mondonico si è garantito la graduale presa di possesso del centrocampo. Un' occasione mancata dall'individualista Sommese, una dallo sciagurato Artistico e un intervento molto sospetto di Cruz su Boban hanno fatto da preludio alle molte paure milaniste nella ripresa, intervallate dalla parata di Bucci su colpo di testa di Bierhoff: una deviazione di Abbiati su punizione di Cruz (6'), un felice scatto e un infelicissimo destro alto di Artistico solo davanti al portiere (20') e soprattutto la trattenuta di Serginho a Lentini (25'), che ha comunque sciupato con un diagonale a lato il possibile pareggio (27'). "Il Milan ha tardato le contromosse", si è compiaciuto Mondonico. Ma Zaccheroni si è difeso, ricordando il malanno di Costacurta, che rischia di saltare la Coppa Italia come Albertini e Leonardo. "Aveva un dolore al tendine rotuleo, per questo ho aspettato tanto a fare i cambi". A scanso di equivoci, guadagnandosi per un contatto con Tricarico il rigore contestato da Vidulich, Shevchenko ha messo fine alla partita, alle disquisizioni tattiche e alle piccole angosce milaniste di fine millennio.