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Arechi
10/06/2001
h.15.00
SALERNITANA - TORINO 0-2 (0-2)
Salernitana
: Botticella, Capezzuto, Parisi, Olivi, Tamburini (al 69' Pisani), Campedelli, Melosi (al 77' Avallone), Moscardi (al 46' De Luca), Di Deo, De Franceschi, Di Michele. A disposizione: Coscia, Quintero, Manteli, Louhenapessy. All.: Oddo.
Torino: Nista, Diawara (al 63' Martinelli), Mandelli, Galante, Cudini, Brambilla, De Ascentis, Semioli, Maspero (al 60' Peralta), Artistico, Schwoch (al 73' Jurcic). A disposizione: Bucci, Tricarico, Mendez, Castellini. All.: Camolese.
Arbitro: Pieri di Genova.
Reti: Maspero 23', Artistico 41'.
Spettatori: 10.001, di cui 9.366 abbonati e 635 paganti.
Note: Ammonito Cudini, angoli 7-3 per la Salernitana.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 11 giugno 2001]
Tris e record. Il Piccolo Grande Toro di Giancarlo Camolese ha vinto il suo terzo campionato di serie B a quota 73 dove mai nessuna squadra era riuscita a salire. Riccardo Maspero, su punizione, e Ciccio Artistico, hanno firmato l'ultima impresa sul campo della Salernitana che, con i 72 punti del torneo '97-98, era la detentrice. Strameritato anche il 22° successo, altro primato per il club granata nella cadetteria, che si aggiunge a quello delle otto vittorie consecutive e alle altrettante affermazioni casalinghe in serie. Ma quello che sbalordisce sono i 42 punti realizzati nel girone di ritorno, in aggiunta ai 31 dell'andata, un bottino davvero modesto per una squadra partita con i favori del pronostico e precipitata al quart'ultimo posto dopo la sconfitta-beffa di Marassi con il Genoa. Toccato il fondo si può solo risalire scrivemmo quella sera e il Toro cominciò la sua scalata battendo a fatica il Ravenna in casa. Un risultato che diede morale ai granata e ricompattò lo spogliatoio. La svolta a Cagliari. Espugnando il Sant'Elia, la squadra prese coscienza dei propri mezzi e assunse una sua precisa fisionomia. I rinforzi autunnali De Ascentis e Colombo si rivelarono preziosi per ridisegnare uno schema con Schwoch come terminale. L'ex napoletano venne scelto titolare a scapito di Ferrante, già autodegratatosi dopo essere stato fischiato dalla Maratona al momento di battere un calcio di rigore. L'ex capitano, in crisi d'identit&agyrave; e nei rapporti con la tifoseria nonostante gli 8 gol in 15 presenze (è il cannoniere insieme con Schwoch che però ha disputato 31 partite), non era disposto ad accettare il declassamento in panchina e, quando gli venne offerta l'opportunità di passare in prestito all'Inter, non se la lasciò sfuggire. Le sue insistenze indussero la società a cederlo, lasciando all'Inter il diritto di riscatto. Il problema per il Toro era trovare un altro attaccante, come alternativa a Schwoch e Colombo, in attesa che il primavera Calaiò, maturasse. Camolese capì di averlo in casa: Ciccio Artistico. Reduce da una lunga assenza per una doppia operazione al tendine d'Achille sinistro, e da una lunga rieducazione, Artistico si ripresentò in campo con qualche chilo di troppo ma con tanta voglia di rivincita sul destino avverso. Camolese gli ha dato fiducia e Ciccio non l'ha tradito segnando subito un gol al Delle Alpi e prendendo a calci, con rabbia, la bandierina del corner sotto l'occhio tollerante dell'arbitro. Un gol che sbloccò; questo orgoglioso e indomito veterano della B. E a quel gol se ne sono aggiunti altri cinque. L'ultimo sigillo della stagione e del campionato è stato di pregevole fattura al 41': un pallonetto delizioso, su assist di Schwoch, nella sua Salerno, contro se stesso, contro il record che aveva contribuito a raggiungere con i granata campani. Il merito di aver sbloccato il risultato è stato di Maspero, l'uomo della provvidenza, dopo 23 minuti. L'aveva consigliato Gigi Simoni. Costava poco, venne preso. Ma poi il suo rendimento calò e patron Cimminelli ci ha rivelato che Simoni gli aveva suggerito di darlo in prestito al Lecco, società satellite del Toro. Maspero è rimasto ed ha fatto la differenza. Con il suo sinistro sapiente ha segnato gol pesanti, come quello di ieri su deliziosa punizione, ed ha fornito assist altrettanto determinanti come il cross sulla testa di Artistico per il gol-promozione di Pescara. Tutta la squadra, da Bucci a Nista, che ieri ha debuttato da titolare, ha fatto la propria parte. Camolese è stato l'uomo che ha saputo gestire il gruppo con intelligenza, Sandro Mazzola il collante tra squadra, il presidente Tilli Romero e il patron Francesco Cimminelli, i quali hanno saputo correggere in corsa gli errori iniziali, sino a compiere un capolavoro.