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Tardini |
17/02/2002 |
h.15.00 |
PARMA - TORINO 0-1 (0-0) Parma: Frey, Djetou, Sensini, Cannavaro, Sartor (al 71' Marchionni), Bolano, Lamouchi, Junior, Micoud (al 69' Nakata), Sukur (al 75' Bonazzoli), Di Vaio. A disposizione: Taffarel, Benarrivo, Diana, Gurenko. All. Carmignani. Torino: Bucci, Delli Carri, Fattori, Galante, Comotto, Asta, Vergassola, Cauet (al 75' Maspero), Castellini, Lucarelli, Ferrante (al 92' Garzya). A disposizione: Sorrentino, Mezzano, De Ascentis, Brambilla, Rossi P. All. Camolese. Arbitro: De Santis di Tivoli. Reti: Comotto 89'. Spettatori: 16.241 di cui 12.156 abbonati e 4.085 paganti. Note: Ammoniti Lucarelli, Castellini, Cannavaro e Delli Carri. Cronaca [Tratto da La Stampa del 18 febbraio 2002] Colpo grosso del Toro a Parma dove non vinceva da 43 anni, e in serie B, con i gol di Enzo Bearzot e Giobatta Moschino. Ieri la differenza l'ha fatta Gianluca Comotto al 44' della ripresa, raccogliendo i frutti di una partita tutto cuore, muscoli, tecnica e intelligenza. Ora il Toro è ottavo, in zona Intertoto, con sette punti sul Brescia, quart'ultimo, e sta dando ragione a "patron" Cimminelli, in tutto e per tutto. Un successo importantissimo che tiene il Parma a meno 4 e rilancia i granata nella settimana che precede il derby. Ieri il Toro ha saputo aspettare il momento giusto per mettere ko un Parma presuntuoso. La Nazionale aveva restituito a Carmignani un Di Vaio narcisista e un Cannavaro meno concentrato del solito. Asta, invece, non aveva perso l'umiltà. Quell'umiltà che è stata l'arma vincente del Toro. Camolese partiva con ima formazione più robusta a centrocampo, con il rientro di Vergassola, confermatosi pedina fondamentale, e con Cauet al posto di Scarchilli (in tribuna, con De Ascentis in panchina), ma con due punte, Ferrante e Lucarelli e un tornante, Asta. Una contrattura in fase di riscaldamento a Boghossian, costringeva Carmignani a rinunciare al francese e ad inserire in extremis Bolano. Ciononostante la prima palla-gol capitava al Parma. Di Vaio serviva Hakan Sukur che, a tu per tu con Bucci, si faceva respingere di piede il tiro ravvicinato. Il Toro non si scomponeva e, con calma, teneva sotto controllo la situazione. Una rovesciata di Di Vaio sorvolava la traversa. Ancora Di Vaio ci provava con il destro, senza successo. La prima azione pericolosa del Toro si registrava al 37', impostata da Vergassola, proseguita da Comotto e rifinita da Cauet con un tiro "strozzato", respinto da un difensore. Un bell'assist di Junior per Di Vaio era intercettato in extremis da Galante e il Toro capiva che era meglio non lasciare avvicinare troppo il Parma a Bucci. E nel secondo tempo l'azione dei granata si faceva più incisiva e avvolgente sulle fasce laterali dove Castellini sbagliava meno e Asta prendeva le misure a Lamouchi, saltandolo e puntando sul fondo per il cross. Anche Ferrante e Lucarelli entravano con decisione in partita. Sbilanciandosi un po' di più, il Toro concedeva qualcosa al Parma, come al 7' quando Di Vaio, ben servito da Junior, anziché tirare si lasciava tradire dalla voglia di strafare e, dopo tre palleggi, perdeva l'attimo fuggente e l'appuntamento con il gol. Ma era il Toro a costruire il primo matchball. Ispirato da Ferrante, Asta scattava sulla destra e traversava in mezzo all'area un invitante pallone: Lucarelli, con l'aiuto di una leggera deviazione di Djetou, tirava a colpo sicuro ma Frey si superava ed evitava un gol fatto. Un campanello d'allarme che mandava in affanno la difesa del Parma e mandava in confusione anche De Santis e i suoi collaboratori. Un "mani" di Djetou fuori area, per fermare il lanciato Ferrante, non era visto dal'arbitro. Carmignani decideva di alzare il tasso tecnico dell'attacco inserendo Nakata al posto di Micoud (23'). Tre minuti dopo toglieva Sartor e mandava in campo Marchionni e poi era costretto, per infortunio, a sostituire Hakan Sukur con Bonazzoli. Tre cambi che non sortivano l'effetto sperato. Anzi, era il Toro a crescere a vista d'occhio e ad andare a bersaglio con Comotto. Un fallo sullo stesso Comotto era sanzionato con una punizione laterale, sulla destra. La calciava Maspero. Frey respingeva il colpo di testa di Ferrante ma nulla poteva sulla fiondata dal dischetto del rigore del difensore torinista. Con il Parma allo sbando, il Toro aveva un'altra opportunità ma Lucarelli non si avvedeva dello smarcato Maspero e sparava un destro velleitario. Bucci si accartocciava sul pallone precedendo Bonazzoli ed era l'ultimo brivido prima del trionfo. Al fischio finale i granata si tuffavano sull'erba sotto la Maratona itinerante che già lanciava cori sul derby. Anche se sarà privo di Castellini e forse di Ferrante, il Toro è in forma. La Juventus è avvertita. |
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