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Garilli
24/11/2002
h.15.00
PIACENZA - TORINO 1-0 (1-0)
Piacenza
: Guardalben, Cardone, Lamacchi, Mangone, Riccio, Gurenko (al 61' Cristante), Maresca, Di Francesco, Torto, Hubner (al 66' Obolo), Montano (al 6' Caccia). A disposizione: Orlandoni, Boselli, Marcolini, Miceli. All. Agostinelli.
Torino: Bucci, Galante, Fattori, Mezzano, Comotto (al 56' Sommese), De Ascentis, Vergassola, Conticchio (al 59' Scarchilli), Castellini, Ferrante, Lucarelli (all'81' Osmanovski). A disposizione: Sorrentino, Garzya, Balzaretti, Maspero. All. Ulivieri.
Arbitro: Rodomonti di Teramo.
Reti: Di Francesco 24'.
Spettatori: 6.433 di cui 5.379 abbonati e 1.054 paganti.
Note: Ammoniti Tosto, Obolo, Mangone, Caccia, Fattori, De Ascentis, Conticchio; espulsi per reciproche scorrettezze Mangone e Osmanovski.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 25 novembre 2002]
Pioggia senza fine, fango, infortuni (Montano, Hubner, Maresca), sette ammoniti, due rigori chiesti dal Torino e non concessi, rissa finale e due espulsi. L' ennesima sconfitta del Torino, la nona in undici gare, prende corpo in questo scenario da pessimo football di provincia. Finisce 1-0 per il Piacenza, che ha difeso il gol di Di Francesco, arrivato al 23' del primo tempo, con le unghie e con i denti. Anche perché allo stadio Garilli, sotto le luci dei riflettori visto il nero pomeriggio di diluvio incessante, i granata hanno perso immeritatamente. Ed è forse per questa ragione, per le molte occasioni sprecate e per la bravura del portiere emiliano Guardalben, il migliore in campo, che ai ragazzi di Ulivieri sono saltati i nervi sul finire del secondo tempo. A simboleggiare tutto la crisi di rabbia di Cristiano Lucarelli, a secco da gennaio, che, quando al 36' della ripresa è stato sostituito da Osmanovski, prima si è rifiutato di uscire e poi ha sferrato un calcio alla panchina del Torino. Ulivieri ha spiegato: ''Non ce l'aveva con me, era nervoso perché da due settimane ha problemi con gli arbitri e lo devo togliere per non farlo cacciare. Anch'io sono stufo; le sostituzioni voglio deciderle io, non che me le facciano fare gli altri''. I granata sono in caduta libera, sempre più tristi e al fondo della classifica, mentre la squadra di Agostinelli, che non stava neppure lei troppo bene, ha agguantato tre punti miracolosi riuscendo a tamponare l' assedio del Toro che si è protratto per tutta la ripresa e nei sei minuti di recupero. I tredici calci d'angolo a zero per i granata evidenziano l' andamento della partita. Ma oggi era destino che il Torino perdesse. Già al 7' Conticchio si è mangiato un gol fatto davanti alla porta di Guardalben. Per il Piacenza, che di tiri ne ha fatti solo quattro, tutti nei primi venti minuti, le cose si sono messe subito bene: al 23', in seguito a un' azione iniziata da Riccio e finalizzata da Caccia, Di Francesco ha infilato in rete di testa. Da quel momento i piacentini, salvo sporadiche incursioni in contropiede, non hanno fatto altro che difendere. E il Torino è andato all' assalto della diligenza. Lucarelli, al 36', su lancio di Comotto ha sfiorato il gol. E nella ripresa ci sono andati vicini Castellini, Ferrante, ancora Lucarelli, Scarchilli e nuovamente Ferrante. Allo scadere del tempo, un intervento di Mangone su Sommese ha dato la stura a una mischia selvaggia: espulsi Osmanovski, appena entrato, e Lamacchi. E adesso comincia a scricchiolare pure la panchina di Renzo Ulivieri, cinque sconfitte e una vittoria, peggio del predecessore Camolese (sempre sotto contratto). Finale con brivido: Maresca prende una testata da De Ascentis e viene portato all' ospedale per accertamenti. Si sospetta la vendetta contro l'ex juventino, che l' anno scorso nel derby sbeffeggiò i granata dopo il gol. E il presidente del Torino, Romero, attacca Rodomonti: ''E' recidivo, non ne possiamo più''.