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Olimpico di Roma
09/02/2003
h.15.00
LAZIO - TORINO 1-1 (1-0)
Lazio
: Peruzzi, Oddo, Couto, Stam, Favalli, Fiore, Simeone, Stankovic, Cesar (all'81' Liverani), Corradi, Chiesa (al 61' Lopez). A disposizione: Marchegiani, Colonnese, Pancaro, Giannichedda, Lazetic. All. Mancini.
Torino: Manninger, Delli Carri, Fattori, Mezzano, De Ascentis, Sommese (al 61' Marinelli), Vergassola, Donati, Castellini, Magallanes (al 53' Lucarelli), Ferrante (all'81' Conticchio). A disposizione: Sorrentino, Mantovani, Lopez, Statuto. All. Ulivieri.
Arbitro: Messina di Bergamo.
Reti: Simeone 36' (L), Ferrante 71' (T).
Spettatori: 33.535 di cui 28.433 abbonati e 5.102 paganti.
Note: Ammonito Lucarelli, espulso Couto per doppia ammonizione.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 10 febbraio 2003]
La Lazio non sa più vincere (in particolare all'Olimpico: 3 successi in 11 gare), ancora una volta molte occasioni e molte amnesie. Ci si aspettava una reazione rabbiosa dopo il derby perso: non è stato così, e la perdita di tensione della squadra che aveva incantato a novembre e dicembre è evidente. La banda di Mancini ha giocato davvero solo gli ultimi quarti d' ora di ogni tempo: soprattutto dal 33' al 45' del primo tempo ha rischiato di fare quattro gol a un Torino che non ha nascosto a nessuno le ragioni per cui è ultimo in classifica. Ma da quei minuti furenti, ne è uscito solo il gol di Simeone di testa, sull' angolo di Chiesa al 35' , mentre Fattori salvava sulla linea al 38' e l' ultimo affondo di Cesar al 45' si chiudeva con un contatto dubbio in area. Mancini sta cercando nuove strade ma nessuna per ora porta frutti. Chiesa ha compiuto il gesto più bello dell'incontro dopo 78 secondi, scagliando al volo contro la traversa un lancio di trenta metri di Fiore. Ma il recupero dell'attaccante ha creato confusione nel modulo, con Mancini che crede di poter far funzionare la squadra dei primi minuti del derby. Ma anche la posizione dell' ex udinese è un rebus. Dai suoi piedi sono venute le cose belle, oltre che il lancio per Chiesa, anche il cross per Stankovic al 43' st, il colpo di testa del possibile 2-1. Alla Lazio manca il passaggio dalla difesa e dal centrocampo verso un rifinitore: si è visto Simeone sventagliare palloni, quando bisognerebbe cercare Fiore e concedere a lui, che ne è capace, l'onere dell'assist. Inevitabile quindi l'inserimento di Liverani, che risponde a questa logica: un copione ripetuto spesso nell' ultima Lazio, ma che non ha portato risultati. La Lazio ha beneficiato nel primo tempo di un eccellente Cesar, che si è poi spento, mentre Corradi festeggia la convocazione in nazionale con la sua peggiore partita dell' anno. Il gracilissimo Torino dei primi 45' si è un poco rinvigorito quando si è accorto della pigrizia della Lazio, ormai convinta di avere già vinto, e che sprecava al 20' st con Lopez (che mandava sulla traversa il cross di Favalli) quello che appariva l'inevitabile conclusione della partita. Aveva invece ragione Ulivieri (poi espulso) che mandava in campo Carlos Alberto Marinelli, 21 anni da compiere, italo-argentino proveniente dal Middlesborough, al suo esordio. Al 26' il ragazzino tentava un cross maligno dalla trequarti, la traiettoria a girare (simile a quella dei corner di Chiesa) sorprendeva i centrali laziali, Ferrante trasformava in gol l'unica chance della sua partita. Ancora Marinelli, al 45', dopo uno zigzag in dribbling, si liberava per il tiro dal limite, la risposta di Peruzzi evitava di trasformare l'amaro pomeriggio biancoceleste in una mezza tragedia.