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Tardini
19/04/2003
h.15.00
PARMA - TORINO 1-0 (0-0)
Parma
: Frey, Bonera, Cardone, Ferrari, Junior, Nakata (al 71' Brighi), Lamouchi, Barone (al 71' Gilardino), Filippini E. (al 46' Bresciano), Mutu, Adriano. A disposizione: Taffarel, Pierini, Benarrivo, Cannavaro. All. Prandelli.
Torino: Sorrentino, Delli Carri, Galante, Fattori, Mezzano, Comotto (al 71' Garzya), De Ascentis, Donati (all'84' Omolade), Castellini, Ferrante, Lucarelli (al 46' Sommese). A disposizione: Fontana, Mantovani, Balzaretti, Scarchilli. All. Ferri.
Arbitro: Castellani di Verona.
Reti: Mutu 75'.
Spettatori: 14.709 di cui 11.544 abbonati 3.155 paganti.
Note: Ammoniti Castellini e Mezzano.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 20 aprile 2003]
Alla fine, Parma e Toro hanno avuto entrambe ciò che cercavano: 3 punti per continuare a lottare per la Champions League, i gialloblù; una figura più che dignitosa dopo tante, troppe rese umilianti, i granata. Nonostante questo, però, ieri nessuno è uscito dal ''Tardini'' felice e sereno. Non il Parma, che ha vinto contro l'ultima in classifica grazie a un rigore dubbio, resta a -4 dal quarto posto e ha molto da riflettere su ima prova sotto tono, con una prima ora senza ritmo né idee. Non il Toro, che si scopre una volta tanto con la coscienza pulita in quanto a impegno e rendimento ma pure penalizzato dalla direzione dell'arbitro veronese Castellani, alla seconda presenza stagionale in serie A. Nei dettagli: da parte granata, ignorati un fallo di mano di Bonera al 20' (contrasto aereo con Delli Carri) e una trattenuta di Ferrari su Galante nel finale; per i gialloblu, un contatto Sorrentino-Gilardino al 29' della ripresa, punito col penalty decisivo. Tilli Remerò, presidente che sabato prossimo a Bergamo potrebbe trovarsi aritmeticamente condannato alla B con 4 turni di anticipo, non ha più la forza di arrabbiarsi. Ma non tace e con tono più pacato del solito, dice: "Non ci stupiamo più. Questa è l'ennesima perla di una stagione per noi negativa dal punto di vista arbitrale. Avevamo cominciato all'esordio a San Siro, contro l'Inter, con un gol annullato a Scarchilli non si sa perché. Chiudiamo, Si spera, ora con questo rigore subito per un impatto minimo e almeno uno netto non concesso". Rincara la dose Stefano Sorrentino, il portiere presunto autore del fallo: "Giuro, il rigore non c'era proprio. Se ho una colpa, forse è quella di essere stato un po' ingenuo. Ma quando l'arbitro ha fischiato, Gilardino ha confessato a me e ai miei compagni di averci provato. Gli è andata bene: Castellani ha abboccato e io ho ancora il segno dei tacchetti dell'attaccante del Parma sul polpaccio". Episodi decisivi, dunque. E Toro, tanto per cambiare, castigato. Per la condotta di gara attenta, per la determinazione e per lo sconcertante atteggiamento tenuto dal Parma per un tempo e un pezzo, non sarebbe stata un'ingiustizia se Giacomo Ferri avesse festeggiato il suo debutto in panchina con un pareggio. Nemmeno l'1-0 finale, comunque, è uno scandalo. I ducali hanno segnato nell'occasione meno limpida ma al loro attivo ci sono anche un incrocio dei pali colpito al 26' st da Adriano con un sinistro su punizione che, parola di Sorrentino, ''ha deformato il pallone''; un'occasionissima sciupata dallo stesso brasiliano 4' prima e due incursioni di Mutu sventate dal portiere granata con altrettante uscite tempestive. Sinceramente, però, il Parma ha deluso. Veniva da una serie di prove brillanti, aveva in Adriano-Mutu la coppia d'attacco più in forma del campionato e ha invece rischiato di perdere 2 punti pesanti contro una rivale virtualmente già in B. Troppa sufficienza (anche in difesa, soprattutto con Ferrari), ritmo lento a centrocampo, Nakata e Filippini senza spunti sulle fasce, i due bomber ben frenati dai loro dirimpettai. Più facile del temuto, dunque. Il compito del Toro, ben coperto da Ferri con la difesa a 4, con Comotto-Castellini a raddoppiare le corsie. De Ascentis a ringhiare su tutto e tutti, Lucarelli a rientrare spesso e volentieri. Obiettivo massimo: non bissare la figuraccia dell'andata, uno 0-4 da incubo. Col Parma che passeggia e non aggredisce, il primo affondo è addirittura granata, ma il tiro in area a colpo sicuro di Castellini è''parato'' in scivolata da Bonera. Galante soffia sul collo di Adriano che s'innervosisce, Mutu è sterile nei suoi colpi da funambolo. Il Toro, invece, si rifa sotto al 20' con un cross di De Ascentis, deviato in corner da uno scoordinato Bonera che di mano anticipa la testa di Delli Carri. Proteste timide nel clima generale sonnacchioso. Il Parma è intorpidito (primo corner al 40'!) e va al riposo con due soli guizzi all'attivo: un lancio di Lamouchi per Mutu che al 34' beffa Delli Carri ma viene frenato da Sorrentino e un tiro di Lamouchi dal limite al 46' sul quale ci mette una gamba Mezzano. Nemmeno i favorevoli risultati degli altri campi (Lazio ko e Chievo sull'1-1 in casa) e l'innesto di Bresciano per Filippini riescono a scuotere il Parma a inizio ripresa. Ci mette qualcosa in più Adriano (due sassate su punizione, una fuga dirompente sulla sinistra ma anche un gol mangiato al 22'), le cadenze salgono un briciolo grazie anche alla stanchezza di un Toro meno brillante nell'anticipo, ma è soltanto il rigore cercato con cinismo inzaghesco dall'appena entrato Gilardino a concedere a Mutu il gol dagli 11 metri che vale la partita e condanna i granata al 18° ko stagionale, record assoluto.