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Olimpico di Roma
10/05/2003
h.15.00
ROMA - TORINO 3-1 (1-0)
Roma
: Pelizzoli (al 67' Zotti), Zebina, Samuel, Dellas, Candela, Tommasi, De Rossi (al 64' Sartor), Guigou, Emerson (al 92' Aquilani), Lima, Cassano. A disposizione: Fuser, Bombardini, Delvecchio, Ajide. All.: Capello.
Torino: Sorrentino, Delli Carri, Fattori, Galante, De Ascentis, Cointicchio, Vergassola (al 65' Scarchilli), Donati, Castellini (al 65' Balzaretti), Ferrante (al 76' Frezza), Lucarelli. A disposizione: Fontana, Garzya, Mantovani, Vanin. All.: Ferri.
Arbitro: Pieri di Genova.
Reti: Cassano 32', 61' (R), De Rossi 55' (R), Frezza 78' (T).
Spettatori: 52.716 di cui 48.213 abbonati e 4.503 paganti.
Note: Ammoniti Cassano e Fattori.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 11 maggio 2003]
Che questo strazio finisca, non attende altro il Toro e ancor di più chi lo ama. Sugli spalti una manciata di tifosi granata, che probabilmente vivono a Roma, in quieto atteggiamento. In campo un gruppo di giocatori sfiduciati che ha poca dimestichezza con il pallone. Proprio quello che ci vuole per esaltare Cassano. Il romanista fa due gol e tante cose impossibili, si fa mesto trio Delli Carri-Fattori-Galante. A chi tocca tocca, la figuraccia è certa. Emerson travolge da solo il centrocampo granata. D'altra parte se un tipo prudente come Capello dà una maglia di titolare al ventenne De Rossi e fa debuttare (sul 3-0) Zotti, portiere di diciannove anni, vuol proprio dire che il Torino non fa paura. Finisce 3-1 perché la Roma non infierisce e qui i tifosi granata devono ringraziare la tonsillite che ha bloccato giovedì notte Montella. L'aeroplanino non avrebbe fatto sconti. C'è solo un sorriso alla corte di Ferri, quello di Frezza e sa tanto di rivincita. Sua è la rete dell'onore, "gioia esaltante segnare il mio primo gol in A alla Roma e all'Olimpico per un romano come me. Spero che Torino si ricordi di me, vorrei restare. Quest'anno ho sofferto vedendo tante partite dalla tribuna", commenta Frezza. Capello presenta una strana Roma. Cassano di punta, Emerson subito dietro, poi una folla di centrocampisti che scende a valanga verso Sorrentino. Ferri replica, si fa per dire, con Lucarelli - Ferrante, una coppia in giornata no. In mezzo si vede solo la vana rabbia di De Ascentis, poi qualche sprazzo di Donati. Non c'è partita. Subito ribattuto sulla linea un tiro di Tommasi. Sorrentino para un colpo di testa di Samuel. Al 13' Delli Carri salta a vuoto. Cassano sorpreso non colpisce. Il ragazzo di Bari diventa protagonista. Palleggi tra un nugolo di avversari, tocchi da saltimbanco, colpi di tacco, assist che sfumano all'ultimo secondo. Poi il gol, entrando di forza nella mischia per segnare di testa. E siccome non si calmerà mai, eccolo armarsi di bandierina per far festa. Ammonito. Un bel tiro di Lucarelli, deviato, è l'unica risposta del Toro. Emerson invece fa anche la punta, con i suoi sprint infila granata a mazzetti. Tommasi si esalta sulla fascia. Ripresa. Zebina sfiora il raddoppio. De Ascentis picchia De Rossi. Il ragazzino zoppica, ma dopo un paio di minuti tira da trenta metri. Sorrentino sonnecchia, è il 2-0. Fattori stende Emerson, fallo da ultimo uomo, il poco soddisfacente Pieri lo grazia con un giallo. Al 17' la dormita tocca a Vergassola, Tommasi gli ruba palla e centra. Cassano è grande. Controllo al volo per saltare Sorrentino, tiro preciso che rende vana la scivolata di Delli Carri. La Roma scherza. Candela passa a Pelizzoli una palla avvelenata. Cassano fa la foca e agevola il contropiede granata. Capello, furioso, non sa a chi tirare le orecchie. Al 33' il gol del Torino. Tiro di Lucarelli e Zotti (entrato al posto di Pelizzoli che non ha fatto una parata) si tuffa ma non tiene la palla. Zebina è lento, Frezza impazzisce di gioia mettendo in rete. C'è un quarto d'ora da giocare, il Toro non ci prova neanche. Un gran tiro di Dellas (respinto da Sorrentino) annuncia la generosità romanista. Cassano ed Emerson si divertono fino al dischetto del rigore, poi non infieriscono. Ci prova anche Zebina, ma il gol non è cosa sua. A un minuto dal termine dentro il baby Aquilani e stadio tutto in piedi per applaudire Emerson che esce. Capello chiude elogiando Cassano ("Giocatore di qualità, che può fare di più") e riservando alla Juve scudettata la solita ironia: "I pronostici d'inizio anno? Ho messo la Juve. Per forza. Devi metterla sempre al primo posto, poi c'è un altro primo posto per i rivali".