WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Sinigaglia
24/05/2003
h.15.00
COMO - TORINO 1-0 (0-0)
Como
: Brunner, Gregori, Stellini, Tarantino, Allegretti (al 79' Tomas), Belinghieri, Pecchia (al 32' Benin), Carbone (al 46' Greco), Anderson, Caccia. A disposizione: Ferron, Binotto, Anaclerio, Grossi. All. Fascetti.
Torino: Sorrentino (al 63' Fontana), Patti (al 67' Donati), Mezzano, Mantovani, Frezza, Conticchio, De Ascentis, Vergassola, Castellini, Ferrante, Lucarelli (al 46' Omolade). A disposizione: Vanin, Marchese, Campo, Osmanovski. All. Ferri.
Arbitro: Girardi di San Donà.
Reti: Benin 84'.
Spettatori: 5.311 di cui 4.838 abbonati per una quota partita di 84.211 euro, e 373 paganti per un incasso di 6.291 euro.
Note: Ammoniti Benin e Mezzano per gioco falloso, calci d'angolo 9-3 per il Torino. Recupero 1' pt, 2' st.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 25 maggio 2003]
Peggio che nel 1958/1959, quando si chiamava Talmone Torino e retrocesse per la prima volta dalla serie A. Era fanalino di coda, a pari demerito e con gli stessi punti della Triestina che, però, aveva una miglior differenza-reti. Il Toro, alla sua quinta caduta tra i cadetti, ieri ha collezionato la ventunesima sconfitta a Como nell'anticipo della serie B della prossima stagione e ha battuto tutti i suoi record negativi. Nel massimo campionato italiano, è quello che Malabrocca rappresentò nel ciclismo di Coppi-Bartali: la maglia nera. "Andate a lavorare", era il coro del pubblico all'indirizzo delle due squadre. Un gol di Benin al 38' della ripresa, dopo che l'ex Benny Carbone aveva fallito di un soffio due occasioni centrando anche la traversa nel primo tempo, ha steso il Toro di Ferri che, nella giornata conclusiva, aveva lanciato in A altri due debuttanti: il difensore Patti e il portiere Fontana. Un gol che ha messo la parola fine ad un'annata amara, da dimenticare, piena di errori a tutto campo. Un fallimento generale nonostante quattro allenatori si siano alternati sulla panchina granata senza che la situazione cambiasse, tra veleni e dure contestazioni (compresa quella pacifica di ieri al presidente Romero e a Cimminelli junior da parte di un gruppetto di fedelissimi), con le ultime cinque partite casalinghe in esilio per la squalifica del Delle Alpi. Un Toro da rifondare. A chi toccherà questo difficile compito? La PriceWaterHouse, con i suoi professionisti specializzati nella valutazione delle società di calcio, da qualche giorno sta accumulando dati per quotare il Torino Calcio e consentire ai potenziali acquirenti di iniziare vere trattative con il patron Francesco Cimminelli dopo fiumi di parole. Per completare i lavori ci vorranno ancora un paio di settimane. A fine mese, in occasione dell'assemblea dei soci, Cimminelli sborserà oltre venti milioni di euro per portare in pareggio il bilancio e presentare una situazione finanziaria sana. Poi toccherà ai gruppi che vogliono il Toro muoversi con offerte convincenti per rilevare il pacchetto di maggioranza delle azioni. Una delle ultime voci parla addirittura di Pier Silvio Berlusconi, figlio del presidente del Milan, pure lui interessato a prendere il Toro. Fantacalcio? Veri, invece, i contatti tra Enrico Maria Rosso, rappresentante di un gruppo di imprenditori torinesi e milanesi, e i legali del Toro. Rosso è general manager della Lf Italia, ramo del gruppo Totalfinaelf. Ma la Totalfinaelf si è ritirata dalla corsa. Rosso, invece, continua ad aspirare a diventare il direttore generale del Toro e sogna una società sul modello di Modena e Chievo: "Due isole felici del nostro calcio, dove il senso di appartenenza è forte. Vorrei fare innamorare i giovani del Toro, lavorando sulle famiglie a livello giovanile, sin dai pulcini, con il vantaggio sulla Juventus, la cui base sarà a Vinovo, che il Comunale è in città e il Filadelfia potrebbe diventare un centro polisportivo, con annesso museo storico". Idee. Belle idee. Prima, però. Rosso e Co. Dovranno convincere Cimminelli a vendere. Sarebbero disposti anche ad aspettare di perfezionare l'operazione nei primi mesi del 2004. C'è chi progetta di prendere il Toro pagandolo a rate, chi vorrebbe indire un azionariato popolare, insieme con azionisti forti, e c'è sempre un gruppo che non é ancora uscito allo scoperto, che ha solidità economica e punta dritto allo scopo. Gente che agisce con la massima discrezione, aspettando di conoscere la valutazione della PriceWaterHouse per fare la loro offerta. In attesa di un acquirente, la società si muove sul mercato: sfumato il centrocampista veronese Italiano, è in arrivo il regista belga trentunenne Walem, svincolato, che si aggiunge a Pinga, Tiribocchi, Martinelli e Mandelli che il Toro intende riprendere dal prestito al Siena. Ezio Rossi, il nuovo allenatore, potrebbe portarsi a Torino dalla Triestina i centrocampisti Budel e Masolini. Cimminelli è disposto a farsi da parte accontentando la tifoseria, ma ha già detto e ripetuto che non regalerà il Toro. Oltre alla società, nel pacchetto ci sono i permessi per la ricostruzione del Comunale e del Filadelfia. Sarà fondamentale che, in tempi brevi, il quadro della situazione abbia contomi chiari. Per il bene del Toro.