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Partenio
23/09/2003
h.20.30
AVELLINO - TORINO 1-3 (1-1)
Avellino
: Cecere, Maietta, Contini, Puleo, Moretti, Bagalini, Nocerino, Tisci (al 75' Stroppa), Morfù, Biancolino (al 62' Carnevali), Kutuzov (al 69' Millesi). A disposizione: Anania, Vastola, Ferraresi, Cinelli. All. Zeman.
Torino: Sorrentino, Adami, Mandelli, Fernandez (al 63' Martinelli), Castellini, Fuser, Conticchio, Vergassola, Pinga, Fabbrini (al 57' Tiribocchi), Ferrante (al 77' De Ascentis). A disposizione: Fontana, Balzaretti, Rizzato, Osmanovski. All. Ezio Rossi.
Arbitro: Dondarini di Finale Emilia.
Reti: Kutuzov 4' (A), Pinga 18' (T), Ferrante 58' (T), Tiribocchi 87' (T).
Spettatori: 14.147 di cui 6.843 abbonati più 7.294 paganti per un incasso complessivo di 146722,0 euro.
Note: Ammoniti Puleo, Stroppa, Contini, Tisci, Nocerino e Mandelli. Espulso per doppia ammonizione Contini al 60'. Prima della gara i capitani delle due squadre, Puleo e Vergassola, sono andati a depositare un mazzo di fiori sotto la curva nord per omaggiare la memoria del tifoso napoletano, Sergio Ercolano, morto sabato scorso. Angoli 8-5 per l'Avellino, recupero 1' pt, 5' st.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 24 settembre 2003]
Terza vittoria di fila con tre gol, due divorati (Fabbrini e Fuser), occasioni varie e la partita sempre in pugno. Il Toro c'é, ha dimostrato superioritá e compatezza offrendo anche una cosa che da tempi immemori in granata era invisibile: il gioco. Che abbia vinto qui dove il Palermo, reputato la corazzata del torneo, aveva salvato a fatica la pelle due settimane fa, é significativo. Sugli scudi Pinga e Ferrante, autori di due gol-meraviglia, l'unico deludente Fabbrini, generoso ma sprecone: autoritari, dietro, il duo Mandelli-Fernandez e, in mezzo, la coppia Conticchio-Vergassola. Insomma, Ezio Rossi sta mantenendo fede alle promesse estive: vincere producendo anche spettacolo. Il tecnico applica il turn over: rispetto a Como, due cambi, dentro Fabbrini e Conticchio, sostituiscono Tiribocchi e De Ascentis. Per Fabbrini, il Toro di Pinerolo, é la prima volta dall'inizio, il coronamento del sogno inseguito sin da bambino di vestire da titolare la maglia granata. Conticchio recupera il posto, premio per l'ottimo spezzone disputato sabato in riva al Lario. Comunque, il tum over é soprattutto ispirato dalla partita continua che é diventata la serie B, dal fatto che fra quattro giorni si torna in campo, al Delle Alpi arriverá il Palermo. Nell'Avellino di Zeman, giá adottato dalla tifoseria irpina, nomi e volti di carneadi, la maggioranza giovane e al debutto in B, solo il centrocampista Tisci, il difensore destro Maietta e il portiere Cecere vantano una piccola esperienza nella cadetteria. In attacco, il 22enne bielorusso di belle speranze Kutuzov, prestato dal Milan, é considerato il gioiello. E, proprio lui incendia il match dopo cinque minuti: imbeccato da Nocerino, controlla e combina quello che nessuno, men che meno Mandelli che lo fronteggia, s'aspetta: a 35 metri dalla porta torinista lascia partire un missile che gela Sorrentino (forse un po' fuori dai pali, a cercare il pelo nell'uovo) infilandosi nell'angolino sinistro. La prodezza bielorussa non influisce negativamente sulla Rossi band. Influisce, invece, l'erroraccio di Fabbrini al 12', il Torello a tu per tu con Cecere, ai confini dell'area piccola, mette a lato il cross d'oro di Ferrante. Dal brivido per l'Avellino a un breve imbambolimento di Vergassola e soci che in due minuti hanno due stranguglioni: al 14' Biancolino, con una prateria libera davanti, calibra un assist per Kutuzov solo soletto che é troppo corto. Al 16' Tisci calcia su punizione un pallone che, guardato da tutti, esce d'un amen. Finish dello stordimento, il Toro diventa padrone della partita e al 18' Fuser serve in area Finga: il brasilero é in posizione decentrata, l'attorniano tre maglie verdi. Pinga stoppa di petto, si gira e al volo mira al sette: il portiere dell'Avellino riesce solo a intercettare la bordata, é l'1-1. Dopo di che, é solo Torino: Fernandez sparacchia fuori di poco un pallone conquistato in mischia dopo corner battuto da Pinga e quattro volte la squadra di Zeman si salva alla meno peggio con difensori e centrocampisti memori del vecchio adagio "Viva il parroco, pallone in tribuna". Puleo, Tisci e Contini ricordano bene anche l'altro detto "Palla o gamba" e incappano nell'ammonizione per durezze assortite. Imitati da Adami che per evitare che Kutuzov possa riprovarci da lunga gittata, stende il bielorusso adduittura nella tre quarti avellinese. Solo al 45' i Lupi danno notizia di sé in attacco e un'incornata su corner di Biancolino consente a Sorrentino di fare plastica figura. Si ricomincia e subito Fuser su punizione obbliga Cecere a volare per deviare in angolo. Poi, dopo due tempestive chiusure di Mandelli, la meraviglia di Ferrante: solo in mezzo a una foresta di maglie verdi doma la palla, si gira e dal limite la trasforma in un fendente basso imparabile. 120 secondi e Avellino in dieci per l'espulsione di Contini (doppia ammonizione). Fuser divora i gol della tranquillitá e consegna, a essere ipercritici, i compagni a qualche sofferenza. I patimenti terminano al 41 ' grazie a Tiribocchi scattato forse in fuorigioco. Nove punti in tre partite: roba che al Toro era dimenticata da tre anni (cavalcata di Camolese in B).