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Celeste
18/01/2004
h.15.00
MESSINA - TORINO 1-1 (1-0)
Messina
: Storari, Zoro, Fusco, Rezaei, Parisi (al 71' Aronica), Lavecchia, Gentile (al 54' Coppola), Mamede, Sullo (all'80' Herrera), Zaniolo, Di Napoli. A disposizione: Bonnefoi, Princivalli, Guzman, Artico. All.: Mutti.
Torino: Sorrentino, Balzaretti, Galante, Mezzano (al 56' Mandelli), Castellini, De Ascentis, Walem, Conticchio (al 46' Rubino), Fuser, Pinga, Tiribocchi (al 78' Fabbrini). A disposizione: Fontana, Martinelli, Rizzato, Franco. All.: Ezio Rossi.
Arbitro: Messina di Bergamo.
Reti: Zaniolo 26' (M), Rubino 68' (F).
Spettatori: 10.585 di cui 4.305 abbonati e 6.280 paganti per un incasso di 85.595 euro.
Note: Ammoniti De Ascentis, Rezaei, Gentile, Walem, Conticchio, Zaniolo e Coppola. Angoli 1-3, fuorigioco 4-1, recupero 1' pt, 4' st.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 19 gennaio 2004]
Cercando la vittoria che non arriva più, il Toro continua a raccogliere pareggi accompagnati da progressi sul piano del gioco e del carattere. Decisamente meglio dei flop in serie accumulati a fine 2003, ma ancora troppo poco per rifare capolino in zona-promozione. Delle quattro "X" consecutive (addirittura 6 nelle ultime 7 partite), quella di Messina è però di gran lunga la più soddisfacente. E non solo perché i granata hanno finalmente interrotto grazie a un bellissimo gol del debuttante Raffaele Rubino un digiuno che in trasferta durava da 402' e su azione manovrata addirittura da 608'. Pareggiare nel vecchio "Celeste" imbattuto da 29 partite e gremito da un pubblico-record (tutto esaurito anche sulle terrazze e sui balconi delle case affacciate sullo stadio) è in assoluto un risultato apprezzabile. Centrarlo avendo creato 4 nitide palle-gol, tante quelle del Messina che in classifica ha pur sempre 4 punti in più, è un merito aggiuntivo. L'1-1 diventa poi ancora più prezioso se si pensa che il Toro non rimontava uno svantaggio esterno da Avellino (23 settembre, ultimo successo lontano da casa..) e che i ko di Cagliari e Livorno e il pareggio del Piacenza lasciano i granata più o meno al punto di prima in classifica (ottavi a -4 dal 5° posto), ma con la confortante prospettiva di poter avviare domenica prossima, in casa contro l'Avellino, un ciclo di partite sulla carta favorevolissimo. Tolti i primi 10' di studio, duranti i quali nulla è successo, è stata una sfida interessante, divertente, aperta. Dallo svolgimento strano, però. Perché nel 1° tempo ha giocato meglio e segnato il Messina, ma sono stati i granata a produrre più occasioni da gol. E nella ripresa il copione si è ribaltato: più Toro (e giusta rete dell'1-1), ma giallorossi pericolosissimi nello sprint con un salvataggio sulla linea di Walem al 33' su colpo di testa di Zoro e con l'erroraccio sotto porta di Zaniolo al 47', dimenticato da Balzaretti su tirocross del dirompente moro Zoro. Rossi incassa conferma importanti (Sorrentino, Balzaretti e De Ascentis su tutti), ritrova un Fuser sui livelli di inizio stagione, celebra l'esordio col botto di Rubino, punta vera e tosta, ma deve giocoforza rimandare ad altra occasione segnali più confortanti dal 4-3-3 che è il suo progetto originale e che ieri è durato soltanto 45' perché Pinga non riusciva a dare la qualità e i movimenti richiesti e perché oltre al brasiliano si esprimevano al di sotto della sufficienza anche Mezzano, Castellini, Walem e Tiribocchi. Decisamente troppi. Eppure il Toro nel 1° tempo ha messo tre volte il Tir e una Pinga in condizioni di segnare: opportunità fallite per scarsa determinazione al momento della conclusione. Nella ripresa, con l'ingresso di Rubino per Conticchio e il passaggio al 4-4-2, i rossiani hanno paradossalmente creato meno ma concretizzato grazie al guizzo dell'ex senese, ben assecondato da Galante. Pericoloso più sulla destra (Lavecchia) che a sinistra (Parisi tenuto basso da Fuser), il Messina aveva creato il primo pericolo al 17' con un'incursione centrale di Zoro: bravo Zaniolo a pescare Di Napoli smarcato in area ma diagonale fuori di poco. Il Toro rispondeva al 19' con la prima chance per Tiribocchi (girata debole su invito di Balzaretti) ma al 26' i siciliani passavano: bel lancio di Sullo per Mamede, troppo solo a sinistra; incornata in mezzo per Zaniolo che in tuffo segnava di testa fra i granata immobili dopo due mesi di digiuno. Il Messina si vedeva ancora soltanto al 35' (pallonetto di Di Napoli ben smanacciato in uscita da Sorrentino) fra tante punture del Toro. Non velenose, però. Perché Tiribocchi alzava da vicino un cross di Castellini al 28' e appoggiava di testa su Storari al 42' un assist al bacio di Fuser bucato da Zoro. Perché Pinga al 33', calciava senza forza da ottima posizione. Il meritato 1-1 arrivava così al 23' st su triangolazione Rubino-Galante-Rubino e tiro finalmente folgorante. Poi, squadre stanche e a rischio-contropiede. Tremava di pi&ugarve; il Toro, fino al 92'.