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Nereo Rocco
08/05/2004
h.20.30
TRIESTINA - TORINO 1-0 (0-0)
Triestina
: Campagnolo, Ferronetti, Bega, Pecorari, Mantovani (al 71' Federici), Parola, Aquilani, Marianini, Baù (al 65' Moscardelli), Rigoni (all'82' Boscolo), Godeas. A disposizione: Riato, Minieri, Muntasser, Noselli. All.: Tesser.
Torino: Sorrentino, Mandelli (al 78' Galante), Fernandez, Marchese, Adami (al 74' Ferrante), Conticchio, De Ascentis, Balzaretti, Pinga, Tiribocchi (all'86' Rubino), Fabbrini. A disposizione: Fontana, Walem, Rizzato, Osmanovski. All.: Ezio Rossi.
Arbitro: Cruciani di Pesaro.
Reti: Aut.Balzaretti 74'.
Spettatori: 9.817 di cui 6.134 abbonati e 3.683 paganti.
Note: Ammoniti Parola, Adami, Rigoni, Fernandez, De Ascentis e Galante.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 9 maggio 2004]
La Triestina vince grazie a un autogollonzo e, a 5 turni dallo stop, resta in corsa per la promozione: quasi un miracolo per una squadra imbottita di giovani (ieri, come quasi sempre, in campo 3 campioni d'Europa Under 19) e di ex carneadi in arrivo dalla C. Il Torino perde ancora, questa volta senza far pena come in altre circostanza, ma continua la sua caduta libera: una vergogna per chi avrebbe dovuto essere lassù, a lottare con Palermo, Atalanta, Cagliari e compagnia. Sono 10, adesso, le partite consecutive senza vittoria dei granata: ennesimo record della peggior annata di una società e di una squadra che abbisogna di una rifondazione. Ieri, almeno, lo scarso Toro di questi tempi ha schiumato rabbia fino in fondo. Mai visto commettere così tanti falli. Segno di debolezza, ma anche di rabbia, di voglia di non soccombere. Segno soprattutto che la minaccia del ritiro ad oltranza, in caso di assenza di reazione, qualcosa ha partorito. Troppo poco, però, per fare risultato. Il fatto è che anche ieri sera sono emersi in modo lampante i limiti tecnici di tanti granata e la seconda presenza del non ancora ventenne Marchese è l'unico motivo di conforto di un'ennesima trasferta deludente. Quantomeno, Trieste ha regalato a Ezio Rossi qualche minuto di serenità, una dolce parentesi dopo troppe figuracce, quasi in fondo a una stagione da cancellare. Prima del match il tifo alabardato ha invocato a gran voce l'uomo che nel giro di tre stagioni aveva riportato la gloriosa Unione dall'anonimato della C2 ai confini del paradiso calcistico. Rossi ha risposto a cori e applausi correndo sotto la curva più calda e ricevendo una targa-ricordo. Poi, è tornato al grigiore della sua annata da cancellare. Nel primo tempo, il suo Toro ha impensierito una sola volta il portiere Campagnolo, al 23', su punizione di Tiribocchi deviata due volte lungo la traiettoria. In altre circostanze ha provato a offendere ma, arrivati sulla trequarti, i lanci sballatissimi di Adami, Marchese e Tiribocchi o l'insostenibile leggerezza di Pinga hanno vanificato tutto. Ben diverso il piglio triestino: vivace ed elegante circolazione di palla, buone idee di Aquilani e Rigoni, guizzi di Baù. Ma nessun senso della porta: tiri da lontano nettamente fuori bersaglio e, nell'unica vera occasione, il fatale tentennamento di Baù, a tu per tu al 44' con Sorrentino e due volte rimbalzato dall'attento portiere granata. Sbilanciatissimi a sinistra, i padroni di casa non sono però riusciti a capitalizzare la disastrosa serata di un impresentabile Adami, perennemente saltato da Baù e sempre fuori tempo al punto da arrivare già al 20' a quota 5 falli, con corredo di meritata ammonizione. Con Baù e Aquilani in calo, il Toro ha giocato con meno affanno la ripresa, sfiorando addirittura il vantaggio al 14' con Conticchio, ben imbeccato a rimorchio da Fabbrini. Campagnolo, però, ha salvato in due tempi. Il punto decisivo è così arrivato nel momento meno brillante dei giuliani. Al 28', uno spunto sulla destra di Godeas ha innescato una carambola maligna: di rimbalzo in rimbalzo, a centro area, il pallone mancato da Sorrentino e colpito di tacco da Moscardelli è finito sulla coscia destra di Balzaretti che ha così firmato il suo primo gol da professionista.. Nella porta sbagliata. La reazione granata è stata tutta in una bella volée di Fabbrini al 30', ancora preda di Campagnolo. Poi, nemmeno il ritorno di Ferrante dopo 3 mesi ha dato frutti. Anche perché al 44' l'arbitro Cruciani ha detto che quel braccio teso e alto di Godeas che devia in area un'incornata ravvicinata di Marchese non era degno del rigore. E così è finita con Rossi, furibondo, a inseguire l'arbitro fino dentro il tunnel dello spogliatoio. Gli applausi dei suoi ex tifosi di due ore prima erano già un pallido ricordo. Questo Toro fa soltanto disperare.