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Del Duca
18/09/2004
h.20.30
ASCOLI - TORINO 0-3 (0-1)
Ascoli
: Micillo (al 65' Maurantonio), De Martis, Cudini, Brevi, Modesto, Capparella (al 62' Antonelli), Cristiano, Monticciolo, Fini, Bucchi (al 75' Eliakwu), Colacone. A disposizione: Lauro, Martinelli, Speranza, Ascenzi. All.: Silva.
Torino: Sorrentino, Comotto, Mezzano, Mantovani, Balzaretti, Conticchio, Codrea (all'88' Carbone), De Ascentis, Pinga (al 71' Franco), Marazzina (al 79' Humberto), Quagliarella. A disposizione: Fontana, Peccarisi, Mudingayi, Maniero. All.: Rossi.
Arbitro: De Marco di Chiavari.
Reti: Marazzina 3', De Ascentis 59', Quagliarella 62'.
Spettatori: 7.955 di cui 5.183 paganti per un incasso di 58.885 euro e 1.862 abbonati.
Note: Ammoniti: Conticchio, De Martis, Modesto e Mezzano. Recupero 1' pt, 3'st.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 19 settembre 2004]
Erano 361 giorni che il Toro non vinceva in trasferta. E in tutto il 2004 l'Ascoli non aveva mai perso in casa. Naturalmente, per la legge dei grandi numeri, i tre punti se li sono presi i granata. Con facilità addirittura disarmante, segnando tre gol (ancora gioie per le punte Marazzina e Quagliarella) e dando una dimostrazione di sicurezza e praticità stordente per i marchigiani, debolucci, autolesionistici (clamoroso l'infortunio di Cudini per lo svantaggio maturato già al 3') ma nemmeno fortunati visto che sullo 0-1 la loro unica vera opportunità si è infranta sul palo intemo alla sinistra di Sorrentino. Nello scorso campionato, Ascoli fu il capolinea delle speranze granata. Nella notte di fine marzo in cui cambiò l'ora, i rossiani non seppero cambiare marcia e si rassegnarono a un ultimo terzo di stagione insulso: inutile persino l'uomo in più avuto dal 12' all'88', avvilente lo 0-0 finale. Questa volta, invece, il Toro è sceso al "Del Duca" all'alba di un'annata fin troppo promettente, viste le illusioni e e successive batoste del recente passato. Cercava conferme e le ha trovate in fretta. Non c'è nemmeno il tempo di annotare che il campo, appesantito dalle piogge dei giorni precedenti, è scivoloso e traditore. Al primo rilancio lungo granata arriva subito il gol. Sono passati poco più di 2' quando Cudini, un ex che già sei mesi fa. Provò a rendersi utile al Toro facendosi espellere, cicca clamorosamente il colpo di testa sullo spiovente di Mantovani. Il più lesto a catapultarsi sul pallone vagante è Marazzina che entra in area e beffa con un mezza cucchiaiata di sinistro Micillo in uscita. Gol di cinismo e destrezza, preziosissimo perché incanala la partita sui binari sognati dal Toro. Ascoli costretto a scoprirsi, granata ben piazzati in difesa sui punti di riferimento Bucchi e Colacone e attenti sulle fasce alle accelerazioni di Capparella e Fini, ma anche pronti a ripartire con palla lunga per Quagliarella e Marazzina e per Pinga, anche ieri sera capace più volte di nascondere la sfera ai rivali. Anche grazie ai limiti tecnici altrui (imbarazzanti i terzini, confusionari i centrali di centrocampo), il Toro nel primo tempo ha sofferto poco o nulla. Sorrentino ha parato con sicurezza due conclusioni da lontano di Bucchi (8') e Capparella (18') e ha visto terminare alto di poco un bel destro da fuori di Fini (15'), il bianconero più insidioso. Per il resto, supremazia sterile locale evidenziata dai tre corner a zero calciati nei primi 24', scintille assortite tra Mezzano e Bucchi, cross improponibili azzardati da un Modesto più tale che mai. E, a confortare il Toro, una costante: la precarietà di una difesa ascolana dai piedi (e dalle teste) quadrati. Oltre all'involontario assist di Cudini, notati due palloni persi da Monticciolo, un comico scivolone del solito Modesto e un affanno continuo nelle invero rare percussioni granata. Prima di dilagare, i granata hanno penato qualcosa di più in avvio di ripresa. Bravo Balzaretti a chiudere su Bucchi al 5', provvidenziale il palo intemo alla sinistra di Sorrentino che ha deviato fuori, dopo averla fatta ballare sulla linea, una punizione da 18 metri di Bucchi. Poi, improvvisa, la seconda unghiata del Toro. Micidiale ma pure spettacolare: azione in velocità De Ascentis, Conticchio, Marazzina con il biondo capitano pronto a raccogliere l'assist decisivo tutto solo in area e a freddare Micillo con un colpo da sotto chirurgico e definitivo. Cinque minuti dopo il risultato assume la sua veste definitiva con un autentico gol di rapina. Marazzina è bravissimo a saltare di tacco Brevi e a tirare su Micillo ma il portiere ascolano stava già da qualche secondo alzando un braccio per chiedere il cambio. Sulla sua respinta corta in tuffo, Quagliarella non ha potuto fare a meno di siglare il 3-0. Bello e fortunato, questo nuovo Toro, riuscito pure a chiudere una partita da 8 senza reti al passivo dopo 11 tentativi vani. Gli gira tutto bene, davvero. Il punteggio pieno in campionato e il brillante ruolino in Coppa Italia sono il miglior biglietto da visita per il martedì sera di gala che lo aspetta al Delle Alpi contro il Genoa di Cosmi, il clou della B fra le due nobili di un campionato mai così operaio.