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Adriatico
26/10/2004
h.20.30
PESCARA - TORINO 0-2 (0-0)
Pescara
: Bartoletti, Fusco, Di Cara, Terra, Zeoli, Job, Cavallo, Lo Nero (al 63' Giampaolo), Russo (al 69' Minopoli), Croce (al 78' Carozza), Paponnetti. A disposizione: Ivan, Fanucci, Garzon, Pomante. All.: Simonelli.
Torino: Sorrentino, Comotto, Peccarisi, Mantovani, Balzaretti, Conticchio, Codrea, De Ascentis, Pinga (all'81' Humberto), Maniero (al 67' Quagliarella), Marazzina (all'89' Carbone). A disposizione: Fontana, Battaglia, Mudingayi, Rizzato. All.: Rossi.
Arbitro: Pantana di Macerata.
Reti: Marazzina 47', Quagliarella 91'.
Spettatori: 3.044 di cui 422 abbonati e 2.622 paganti.
Note: Ammoniti Paponnetti, Terra e Mantovani. Angoli: 5-3 per il Torino. Recupero 1' pt, 4'st, al 53' Sorrentino ha parato un rigore a Russo. Folta rappresentanza di tifosi granata in curva sud.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 27 ottobre 2004]
Tre punti con i gol di Marazzina e Quagliarella, come ai tempi d'oro di agosto e settembre. Il 2-0 di Pescara sembra riconsegnare alla serie B un Toro bello e sereno. Invece no. D'accordo, questo successo colto dopo 4 turni di stenti e magrissimi raccolti vale un tesoro, ma così come non era il caso di drammatizzare prima, adesso non è ancora tempo per dire che i granata hanno risolto tutti i loro problemi. Davvero troppo scarso il Pescara, così come era lecito attendersi alla vigilia: difesa impresentabile e attacco che è vissuto soltanto sul veemente avvio di Paponetti, 20 anni tra 8 giorni e un fisico da corazziere. Eppure,per 45' è stato il Toro più scadente del campionato, senza nerbo né idee e pure pericolosamente distratto davanti a Sorrentino. Poi, un gol all'inizio e un altro alla fine della ripresa hanno confezionato l'en plein. Con nel mezzo poco altro che una tranquilla gestione del match. Non fosse per il solo brivido del rigore che al 53' Sorrentino ha parato a un incerto Russo. Per la quarta trasferta consecutiva, il Toro è volato a visitare un rivale di bassa classifica ma questa volta ha comunque fatto valere la maggior qualità. Il Pescara, addirittura, è parso messo peggio di Bari, Crotone e Salernitana, che pure i loro problemi li avevano eccome. Simonelli si è trovato contemporaneamente senza portiere (Brivio) e centravanti (squalificato il titolare Calaiò, infortunato il vice Mussi). E' stato costretto ad azzardare l'inserimento tra i pali del ventenne Bartoletti, alla seconda presenza in B, ma si è cautelato con uno schieramento prudente più nel modulo (4-4-1-1) che nell'atteggiamento. Infatti, come aveva previsto Rossi, il Pescara non si è mai chiuso, ha persino provato a giocare di più, almeno nella prima mezz'ora. Colpa di un Toro da censura, almeno fino al gol. Squadra molle, imprecisa e poco reattiva, quella granata. Nonostante il 4-3-3 di partenza, manovra sterile e involuta. Fasce praticamente ignorate, attaccanti che non si trovano e nemmeno provano a mordere una difesa abruzzese che pure dava sempre l'impressione di fragilità e insicurezza. In più (anzi, in meno), una retroguardia stranamente imbambolata: Peccarisi e Mantovani in imbarazzo per 25' buoni contro il bisontino Paponetti, Balzaretti nei guai con lo sgusciante Job, tutti in barca sui tagli di Russo. Così, in rapida successione si sono presentati davanti a Sorrentino Job (diagonale a lato al 6'), Croce (gol a gioco fermo per fuorigioco al 9', ma l'esterno sinistro pescarese in verità aveva davanti Peccarisi) e Paponetti (girata alta ali 16'). Il Toro, nel frattempo, si manifestava a sprazzi, tra un passaggio sbagliato e un lancio lungo per chissà chi. Pochissima roba, comunque : un colpo di testa di Pinga fuori al 10', una ciccata in area di Marazzina al 24', il bis di Maniero al 36' su cross di Balzaretti, una staffilata su punizione di Pinga al 45' respinta a pugni chiusi dall'incerto baby Bartoletti. Dopo l'ottavo primo tempo consecutivo del Toro finito senza reti, capitava tutto a inizio ripresa. Al 220' di digiuno (nuovo record negativo granata in serie B, il precedente era stato fissato nello scorso marzo a quota 303'), i rossiani si sbloccavano ritrovando l'asse vincente Pinga-Marazzina, fondamentale in avvio di stagione: il brasiliano dal limite dell'area inventava una palombella calibrata per la testa di Marazzina che, in area, saltava più alto di Zeoli e scavalcava Bartoletti. Era il 2'. Quattro minuti più tardi Pantana non poteva far altro che concedere un rigore al Pescara visto che Peccarisi e Mantovani affossavano Paponetti, in agguato sulla punizione di Russo. In mancanza di Calaiò, all'8', era lo stesso Russo a presentarsi sul dischetto: rincorsa spezzata, tiro molle, ma Sorrentino prontissimo a lanciarsi sulla sua sinistra e a conservare il vantaggio. Non avrebbe più dovuto intervenire, il portiere granata. Al contrario, Bartoletti era bravo al 18' a uscire alla disperata su Marazzina, mentre al 47' anche Quagliarella (subentrato a Maniero) ritrovava il gol chiudendo di testa da due passi un contropiede condotto da Codrea e Carbone. Troppa grazia, forse. In attesa di gioco e brillantezza, grasso che cola in vista di Empoli, sfida tra prima e seconda della classe.