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Comunale di Arezzo
03/12/2004
h.20.45
AREZZO - TORINO 0-0
Arezzo
: Pagotto, Bacis, Torricelli, Scotti, Lavecchia, Boscolo (al 65' Gentile), Passiglia, Pasqual, De Zerbi, Abbruscato, Spinesi. A disposizione: Proietti, Ogliari, Venturelli, Teodorani, Del Core, Sinigaglia. All.: Marino.
Torino: Sorrentino, Carbone, Mezzano, Mantovani, Balzaretti, Mudingayi, Codrea (all'81' Peccarisi), De Ascentis, Pinga (al 72' Conticchio), Quagliarella (al 76' Franco), Marazzina. A disposizione: Fontana, Vailatti, Humberto, Rizzato. All.: Rossi.
Arbitro: Messina di Bergamo.
Reti: -
Spettatori: 6.481 di cui 1.865 abbonati e 4.616 paganti.
Note: Ammoniti Bacis, Spinesi, Pasqual, Codrea, Mudingayi e Balzaretti. Recupero 2' pt, 2'st.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 4 dicembre 2004]
E' stato un compleanno triste, il 98°, per il Toro. Non per il risultato, perché prendere un punto ad Arezzo, dove ha pareggiato pure il Genoa, non è certo un disonore. Bensì per quel che ha detto e ha mostrato questo 0-0 da archiviare in fretta fra le pagine più trascurabili del campionato granata. Lo stordente 0-3 incassato 5 giorni prima dal Modena si è fatto sentire eccome nella testa e nelle gambe del Toro. Un primo tempo inguardabile, con un tiretto e sofferenze indicibili in una difesa puntualmente sconfitta in alta quota. Poi, qualcosina meglio nella ripresa dove però si sarebbe potuto rischiare di più considerato anche che la retroguardia aretina, tenuta su dal veterano Torricelli, ha dato sempre l'impressione di vulnerabilit&atgrave;. Ieri sera, però, il Toro ha cercato il punticino. Ne aveva bisogno per evitare un secondo ko di fila dagli effetti potenzialmente devastanti e si è dimenticato di tutto il resto: soprattutto dell'allegria e della voglia di costruire gioco che lo avevano quasi sempre caratterizzato finora. Partita brutta, soprattutto nella ripresa, anche per colpa dell'Arezzo che dopo una avvio promettente si è calmato troppo presto, agevolando lo sparagnino piano torinista. La buona notizia, con questi freddi, è che è stata l'ultima notturna del 2004, per le due squadre. I precedenti stagionali alla luce artificiale non sono risultati granché illuminanti: 2 vittorie (entrambe a settembre) su 11 partite per gli amaranto, 7 su 11 per i granata che, come già capitò nello scorso campionato, viaggiano peggio di giorno. E' parso subito di rivedere lo stesso Toro preso a schiaffi dal Modena, se non addirittura un'edizione peggiore, dalla leggerezza ancor più insostenibile. Primo tempo di rara impalpabilità, quello dei rossiani a disagio sul campo scivoloso ma soprattutto contro lo schieramento aretino bloccato a centrocampo con Boscolo e Passiglia ma poi sempre pericoloso sulle fasce con Lavecchia e l'interessantissimo mancino 22enne Pasqual e imprevedibile in De Zerbi, fantasista libero di creare scompiglio fra le linee e di svariare su tutto il fronte offensivo. Dietro, il Toro è andato subito in affanno: battuto su ogni contrasto aereo (i centimetri di Peccarisi, fischiatissimo ex entrato nel finale, sarebbero serviti eccome..), indeciso in Sorrentino, spaesato in Carbone. L'Arezzo ci ha provato prima da destra, liberando tre volte nei primi 10' Lavecchia per cross mai ghiotti; poi ha insistito di più a sinistra, dove su Pasqual spesso si è visto anche Pinga fare il terzino. Prima della bordata da fermo scagliata da 30 metri da Spinesi al 44' e ben deviata in corner da Sorrentino, i pericoli più concreti per il Toro si sono concentrati tra il 10' e il 15' : un colpo di testa out di Spinesi su azione di calcio d'angolo; un doppio, clamoroso liscio di Abbruscato e Sorrentino su perfido cross da destra di De Zerbi, scattata sul filo del fuorigioco ma in posizione regolarissima e un'incomata tutt'altro che irresistibile di Abbruscato non trattenuta dal portiere granata. Dall'altra parte, eccezion fatta per un agguerrito Mudingayi, il nulla. Zero corner (contro 5), zero punizioni utili: nei primi 46' un tiro velleitario di Quagliareila da lontano dopo 8', 4 cross da dimenticare di Carbone e Balzaretti e un'unica cosa decente (un'intesa verticale Codrea Marazzina simile a quella che fruttò lo splendido 1-0 di Vicenza) vanificata però da un'errata segnalazione di fuorigioco. In avvio di ripresa, il Toro crea l'occasione migliore: è il 12' quando Marazzina tira in diagonale. Fagotto non trattiene e Quagliareila calcia fuori il tap-in da due passi. E' un falso allarme, comunque, per l'Arezzo che può continuare a vivere sereno e, anzi, cerca due volte il gol con botte da lontano di Spinesi e Pasqual, ben addomesticate da un Sorrentino cresciuto di tono. Rossi si cautela inserendo Conticchio e Peccarisi per Pinga e Codrea: vuole il punto e lo ottiene senza più spaventi. Domenica prossima, contro il Catanzaro, sarà però il caso di combinare qualcosa di più per sfatare il tabù Delle Alpi e rilanciare un Toro impaurito.