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Comunale di Arezzo
04/10/2005
h.20.30
AREZZO - TORINO 1-2 (1-2)
Arezzo
: Bressan, Lopez, Carrozzieri, Conte, Antonini, Roselli, Beati (al 68' Bricca), Di Donato, D'Anna (al 78' Falomi), Cutolo (al 54' Lauria), Abbruscato. A disposizione: Bremec, Venturelli, Chiarini, Passiglia. All.: Gustinetti.
Torino: Taibi, Nicola, Brevi, Doudou, Balestri, Rosina (al 58' Orfei), Edusei, Ardito, Fantini, Stellone (al 92' Longo), Muzzi (al 70' Vailatti). A disposizione: Fontana, Ungari, Gentile, Bongiovanni. All.: De Biasi.
Arbitro: Giannoccaro di Lecce.
Reti: Fantini 17', 36' (T), Abbruscato 45' rig. (A).
Spettatori: 6.783 di cui 5.252 paganti per un incasso di 71.581,50 € più 1.531 abbonati per una quota di 15.342,70 €.
Note: Ammoniti Fantini, Edusei e Orfei per gioco falloso, Balestri e D'Anna per comportamento non regolamentare, Rosina per proteste e Stellone per simulazione. Angoli 4-2 per l'Arezzo. Recupero 2' pt, 4' st, serata piovosa, terreno leggermente allentato. Presenti circa 500 tifosi del Toro, in tribuna l'ex granata Massimo Marazina e Angelo Di Livio.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 5 ottobre 2005]
Quarta vittoria consecutiva, terza di fila in trasferta, secondo posto in classifica con una partita ancora da recuperare. Il 2-1 di Arezzo regala al Toro numeri da far girare la testa, se si pensa che Cairo e De Biasi sono entrati in azione poco più di un mese fa. Ma la testa a questa squadra monoblocco, cinica e quadrata a immagine e somiglianza del suo tecnico, difficilmente girerà. Ieri sera ha superato a pieni voti anche la prova di maturità, battendo un rivale in serie positiva da 6 turni, che nelle prime 7 giornate aveva incassato solo 3 reti. Il Toro ha giocato per vincere, schierando subito Rosina e Fantini a supporto di Stellone e Muzzi, e dopo 36' era già avanti 2-0, con doppietta del suo bomber a sorpresa, quel Fantini che è già salito a quota 5 gol. Ha subito l'1-2 nel recupero del 1° tempo su rigore, per uno sciagurato quanto sfortunato mani di Stellone, ma nella ripresa non è mai stato davvero in affanno. Al contrario, ha costruito i pericoli maggiori con Rosina ed Edusei, soffrendo un briciolo solo nel finale, quando l'Arezzo, che ha segnato 6 dei suoi 8 gol dopo 180', dà il meglio. Per provare a completare il tris di viaggi felici. De Biasi ha affrontato l'Arezzo con il più audace dei 4-4-2 possibili, una novità assoluta per il Toro da trasferta. Dietro Stellone e Muzzi, e ai fianchi delle dighe Edusei e Ardito, subito Rosina e Fantini assieme, come non accadeva dal match interno contro il Vicenza. E' tutta in campo, la crema granata. E con il possesso di palla si vede eccome. Manovra bene di prima, il Toro. C'è intesa come se fosse una squadra da luglio, non da un mesetto. Poche cose, perché è l'Arezzo a tenere il pallino, ma belle. Un triangolo Rosina-Nicola-Rosina all'8', uno spunto sulla sinistra di Fantini per l'incornata di Stellone al 23'. Ma soprattutto i due gol del pelato cuneese ex viola. Una legnata di destro dal limite al 17', mangiandosi il tenero spagnolo Lopez (ex della filiale del Real Madrid) dopo un gran lavoro di preparazione di Stellone; poi, al 36', un piatto comodo sul 2° palo, raccogliendo un pallone morbido recapitatogli da Rosina, perentorio e devastante nella percussione in area sulla destra. Quel che di succoso il Toro combina in avanti, inevitabilmente lo paga dietro. Perché Rosina e Fantini non sono, soprattutto in partenza, continui nel presidiare le fasce dove D'Anna, ma soprattutto Cutolo, qualche fastidio lo portano. Gli unici veri pericoli, però, i granata li corrono sui piazzati di D'Anna, sulle caparbie iniziative di Abbruscato (stretto nella morsa Brevi-Doudou) e soprattutto sui loro autolesionistici lisci. Cicca per primo Brevi, ma Abbruscato si trova il pallone sul destro che spesso lo tradisce e, a tu per tu con Taibi, dopo 3' non fa onore ai suoi gradi di capocannoniere e si macchia del peccato originale che segna la sfida. Poi (13' e 31') è Doudou a perdere malamente di vista due volte l'unica punta aretina che prima trova il corpo di Balestri a deviargli il tiro dal limite e poi la gamba di Brevi ad atterrarlo sui 16 metri. Infine, la più grossa di tutte la combina Stellone, nel recupero. Appostato in area, arpiona scomposto il corner di D'Anna e il pallone gli schizza sul braccio sinistro aperto. Giannoccaro non se ne accorge, il suo assistente Di Mauro sì. Abbruscato ringrazia e trasforma (di mancino, naturalmente) il rigore che stoppa a 441' l'imbattibilità di Taibi. E' il gol che può far svoltare la sfida, cambiarne la tinta da granata ad amaranto. E invece, il Toro nella ripresa è ancora più tosto, compatto, lucido di testa e di gambe. Rosina ed Edusei tengono impegnato Bressan, Taibi invece prende freddo e acqua. De Biasi manda a far la doccia Rosina, azzurrino in permesso, e si copre con Orfei, avanzando in mezzo Nicola. Poi, fuori Muzzi e dentro Vailatti e l'Arezzo non trova più spazi. Fino alla disperata capocciata di Conte nel finale, ben gestita da Taibi. E' ancora festa Toro. E' ancora trionfo per Cairo, che in tribuna esulta con un tifoso speciale. Massimo Marazzina. Uno che, chissà, a gennaio potrebbe anche tornare.