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Garilli
11/03/2006
h.16.00
PIACENZA - TORINO 1-0 (1-0)
Piacenza
: Cassano, Sardo, Miglionico, Olivi, Bocchetti, Padalino (al 78' Stella), Patrascu, Rigoni, Stamilla (all'88' Radice), Degano, Cacia (al 92' Margiotta). A disposizione: Aldegani, Abate, Maccoppi. All.: Iachini.
Torino: Taibi, Nicola, Brevi (al 36' Melara), Orfei, Music, Lazetic (al 73' Rosina), Gallo, Edusei, Fantini (al 65' Ferrarese), Abbruscato, Muzzi. A disposizione: Pagotto, Doudou, Longo, Vryzas. All.: De Biasi.
Arbitro: Messina di Bergamo.
Reti: Cacia 41' rig.
Spettatori: 5.695 di cui 3.531 abbonati e 2.164 paganti per un incasso totale di 18.930,73€.
Note: Espulso Patrascu al 94' per frasi irriguardose nei confronti dell'arbitro Messina. Ammoniti Nicola e Rigoni per gioco scorretto, Cacia, Miglionico e Degano per comportamento non regolamentare, Patrascu per proteste. Calci d'angolo 6-3 pr il Torino, recupero 2' pt, 4' st. Presenti in tribuna Nelso Ricci, dg del Livorno, Stefano Capozucca in qualità di collaboratore del Genoa anche se attualmente squalificato, il dg della Sampdoria Giuseppe Marotta e l'allenatore, oggi disoccupato, Piero Ventura, ex Sampdoria.
Cronaca
[Tratto da La Gazzetta dello Sport del 12 marzo 2006]
Il Torino affonda. Una settimana di processi, di contestazioni, di faccia a faccia non ha portato alcun punto alla formazione granata, che esce sconfitta anche a Piacenza e più per demeriti suoi che per meriti della squadra di Iachini. I padroni di casa, infatti, conquistano il loro ottavo risultato utile consecutivo con un pizzico di fortuna e un po' di cinismo, senza comunque disputare una partita particolarmente brillante. Svagati in difesa, poco ispirati a centrocampo e spesso imprecisi in avanti, i piacentini fanno tesoro dell' unico tiro scagliato all' interno della porta difesa da Taibi, tra l'altro su calcio di rigore. Tutto questo, se può, rende ancor più grave l'insuccesso del Torino e scatena un'altra, piccola, contestazione dei tifosi, pronti, a fine gara, a far sentire la loro rabbia con cori rivolti contro l'allenatore ed i giocatori. Gli uomini di De Biasi, in effetti, non hanno meritato la sconfitta, finendo battuti anche per un po' di sfortuna, visto che hanno creato più occasioni degli avversari ed hanno colpito una traversa clamorosa con Abbruscato, ma la loro reazione non è stata rabbiosa come ci si poteva attendere e la spinta offensiva non è mai stata poderosa. Le occasioni da gol così, sono nate più per errori degli avversari che per giocate di alto livello, almeno fino alla parte finale dell' incontro, quando Ferrarese ha aperto un varco importante sul lato destro della difesa piacentina, innescando mischie furibonde davanti a Cassano. E pensare che l'avvio di gara era stato piuttosto incoraggiante per i granata, capaci di prendere l' iniziativa e di mettere in difficoltà il Piacenza. Abbruscato aveva sfruttato a meraviglia la sua velocità, fallendo però due volte la conclusione su assist di Muzzi, poi aveva inventato a sua volta una buona giocata per Gallo, che si era visto respingere il tiro da Cassano. Il gol lo trovava invece il Piacenza, al primo, e unico, tiro in porta della partita. Su punizione da sinistra di Patrascu, Gallo tratteneva in mischia Sardo sotto gli occhi di Messina, la conclusione dal dischetto di Cacia era sicura e precisa. Sembrava un episodio, un semplice incidente di percorso per il Torino, che reagiva subito bene, colpendo la traversa con Abbruscato, abile a deviare un bel cross di Gallo, invece, la sfida si complicava improvvisamente. Gli ospiti perdevano il filo del gioco, mentre il Piacenza trovava un po' di sicurezza in più, così il secondo tempo era equilibrato, con Bocchetti, Cacia e Degano che sprecavano buone occasioni per il raddoppio, mentre Melara e Muzzi, due volte, fallivano il pari. Il Toro, però, perdeva ben presto rabbia e convinzione, trovandosi chiuso sulle corsie laterali, dove solo Lazetic aveva qualche buona idea, mentre naufragava Fantini. De Biasi individuava come detto la mossa giusta, proponendo Ferrarese, ma le incursione dell'ala creavano solo affanno per il Piacenza, anche perché al Toro sembravano mancare le energie per chiudere gli avversari nella loro metà campo.