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Bentegodi
23/04/2006
h.15.00
HELLAS VERONA - TORINO 0-1 (0-0)
Hellas Verona
: Pegolo, Cassani, Gervasoni, Biasi, Bonomi, Mancinelli, Munari (al 79' Guarente), Italiano (al 65' Mazzola), Pulzetti, Rantier, Sforzini (al 70' Aurelio). A disposizione: Vanstrattan, Cutolo, Iunco, Gladstone. All.: Ficcadenti.
Torino: Taibi, Martinelli, Brevi, Melara, Balestri (al 49' Nicola), Lazetic, Gallo, Ardito, Ferrarese (al 46' Rosina), Abbruscato (al 61' Stellone), Muzzi. A disposizione: Pagotto, Fantini, Edusei, Doudou. All.: De Biasi.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.
Reti: Stellone 83'.
Spettatori: 9.988 di cui 4.282 paganti e 5.706 abbonati per un incasso di 45.797,56€.
Note: Ammoniti Martinelli per gioco falloso, Italiano per proteste, Mazzola, Munari e Mancinelli per gioco scorretto. Angoli 6-1 per il Verona, recupero 1' pt, 4' st. Presenti sugli spalti circa 2.000 tifosi granata; scontri fuori dallo stadio prima della partita risolti dalle cariche della polizia: un agente ferito, un fermato, poi rilasciato. Vittoria numero 200 per Gianni De Biasi, pomeriggio di gran sole, temperatura quasi estiva, terreno in ottime condizioni.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 24 aprile 2006]
Le vittorie limpide e meritate sono un'altra cosa, d'accordo. Ma il Toro del Bentegodi che soffre il primo caldo della stagione almeno quanto il Verona affamato di punti, torna a casa con un bottino di tre punti che vale oro in questa fase decisiva della stagione. Certo, sotto l'aspetto del gioco sarà anche stato il Toro dei gamberi, ma Gianni De Biasi e la Maratona itinerante, i tremila tifosi festanti del Bentegodi, ridono grosso così: la truppa si aggiudica infatti la prima delle ultime dieci tappe - compresi gli eventuali playoff - che possono chiudere la stagione in bellezza. La vittoria contro il Verona porta la firma di Roberto Stellone, l'uomo nuovo in vista del finale di campionato: l'ex genoano, finora la delusione numero uno dei granata, ripaga in un colpo solo gli investimenti della società e quei 730 mila euro che guadagna in un anno. Entra al quarto d'ora della ripresa, al posto di un Abbruscato sciolto dal sole bollente, e decide la partita con un colpo di testa dei suoi, su assist al bacio di Lazetic. Una doppia giocata di qualità che fa ben sperare in chiave playoff: i numeri dei singoli, gli episodi, possono infatti far girare il corso di una partita soprattutto quando si gioca match da "dentro o fuori", con il proprio destino affidato a 180 minuti di andata e ritorno. Almeno in partenza, però, il Torino paga un dazio pesante alla pausa pasquale: in avvio i granata sembrano infatti essere rimasti negli spogliatoi. La partita per otto minuti è completamente nelle mani del Verona, che sfiora il vantaggio a ripetizione senza però riuscire a sfondare. Quando poi De Biasi riesce a suon di urla a svegliare la truppa, la vena gialloblù si affievolisce subito e il match diventa equilibrato. Il taccuino parla di quattro minuti da incubo, fra il 4' e l'8' , con Taibi che salva due volte la propria porta con la collaborazione di Melara, Brevi e della traversa su cui si stampa un tiraccio dal limite di Italiano. Poi inizia il Toro: non un monologo, tutt'altro, quanto basta però per impedire alla squadra di Ficcadenti, ancora a caccia dei punti salvezza dopo aver accarezzato a dicembre il sogno-playoff, di rendersi pericolosa. L'occasione migliore, che costringe Pegolo all'unica parata della giornata, arriva al 24': Lazetic serve Abbruscato che colpisce di testa; sulla respinta del portiere veneto Abbruscato e Lazetic ci riprovano ma il Verona si salva in affanno. Da quel momento non accade più nulla fino al gol di Stellone: ma è la mazzata decisiva che trasforma un pomeriggio di sbadigli in una giornata da incorniciare, come spesso accade nel calcio. E intanto anche la classifica torna a sorridere. Atalanta (71 punti) e Catania (68) sono ormai in paradiso; alle loro spalle c'è il Mantova (63), due punti sotto il Toro che supera il Cesena (60). Chiude il quartetto delle pretendenti ai playoff il Brescia, a quota 59. Oggi è festa grande per tutti; poi, da domani pomeriggio, si torna a sudare ad Orbassano. Perché sabato prossimo al Delle Alpi arriva l'Avellino a caccia di punti salvezza, e ogni rilassamento è assolutamente bandito dal vocabolario granata.