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Manuzzi
01/06/2006
h.19.00
CESENA - TORINO 1-1 (1-1)
Cesena
: Turci, Biserni (all'87' Fattori), Zaninelli, Rea, Morabito, Ciaramitaro, Pestrin, Salvetti, Ferreira Pinto (all'85' Papa Waigo), Bernacci, Piccoli (al 72' Bracaletti). A disposizione: Sarti, Mengoni, Bova, Chiaretti. All.: Castori.
Torino: Taibi, Nicola, O.Brevi, Melara, Balestri, Lazetic, Ardito (al 20' Longo), Gallo, Music, Muzzi (al 55' Rosina), Vryzas (al 78' Stellone). A disposizione: Fontana, Doudou, Martinelli, Fantini. All.: De Biasi.
Arbitro: Farina di Novi Ligure.
Reti: Salvetti 16' (C), Longo 45' (T).
Spettatori: 11.911 paganti per un incasso di 173.520€, di cui almeno 2.500 granata.
Note: Ammoniti Pestrin, Bernacci, Longo, Vryzas; calci d'angolo 7-4 per il Cesena. Recupero 3' pt, 3' st. In tribuna presenti Stefano Colantuono allenatore dell'Atalanta e Bruno Giordano, ex tecnico del Catanzaro, l'ex difensore del Toro Fabio Galante e Luca Fusi, ex granata oggi tecnico della Primavera del Cesena. Scontri tra tifosi granata e polizia nel parcheggio del settore ospiti al termine della partita.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 2 giugno 2006]
Non va malaccio il primo spareggio granata. L'1-1 di Cesena, che rispecchia l'andamento della partita, cioè un tempo a testa, è buon risultato, che lascia molte speranze ai ragazzi di Gianni De Biasi per il ritorno di domenica. Il Toro ha dovuto penare assai nei quarantacinque minuti iniziali, poi si è ripreso e ha disputato la seconda frazione di gioco a tratti con assoluto predominio e controllo della situazione. Segno aurorale, è chiaro, per ciò che verrà. Si comincia nel sole ancora alto, De Biasi manda in agone un undici intuibile alla vigilia, tuttavia con Rosina e Stellone in panchina e Vryzas al fianco di Muzzi in avanti. Veloci e imprevedibili come il romagnolo Passator Cortese, re della strada e re della foresta, i cesenati aggrediscono dal primo minuto e sfiorano subito il gol con Salvetti, ma Taibi è pronto. Il Toro cerca di arginare la sfuriata dei bianconeri, però lo fa con una fatica immensa, soprattutto a centrocampo dove dà l'impressione di essere una foglia morta nel vento di fronte a gente come Pestrin e Salvetti. E che vento, quello soffiato dai polmoni dei ragazzi di Fabrizio Castori: odora di forte maestrale. Così al 16', con pieno merito, il solito Salvetti trafigge Taibi con una punizione missilistica da oltre venti metri. Il vantaggio non placa i bollenti ardori del Cesena, che continua a premere e a impegnare il portiere granata. Da segnalare, nel conto, una gran parata su punizione di Morabito, con palla alzata sulla traversa. Intanto si fa male Ardito, subentra (per fortuna, con il senno del poi) il buon Raffaele Longo. Il Toro si risveglia sul serio nel finale del tempo, raddrizzandosi di colpo sul ring del Dino Manuzzi. Prima, al 41', l' arbitro Farina annulla, su segnalazione del guardalinee (presunto offside), una rete di Longo. Ma quest'ultimo, vero salvatore della patria, al 47' infila in porta il lesto suggerimento di Muzzi. Si chiude sull'1-1, manna dal cielo per De Biasi e i suoi cavalieri che parevano di cartapesta. Nella vita come nell'amore, e a maggior ragione nel calcio, a volte bisogna cambiare per non annoiarsi o affliggersi troppo. La squadra di mister Gianni, invece, in avvio di ripresa rischia il botto - prima Bernacci stoppato da Taibi, quindi Salvetti fuori - replicando per svarione difensivo. Ma il Toro, adesso, reagisce immediatamente, è sempre Longo a distinguersi in manovre d' attacco. Al 9' De Biasi toglie Muzzi e fa entrare Alessandro Rosina. Ha capito che i romagnoli danno segnali di stanchezza, è il momento di ribaltare con decisione il copione. Al 13' Melara, imbeccato da Lazetic, di testa mette alto di un soffio. E al 19' Zorba-Vryzas si mangia un'occasione da Olimpo. Piccoli, sul fronte opposto, non è da meno, nel male, al 25'. Ma è giunto il tempo di giocare la carta di Stellone, che esce dal mazzo al 31'. Il Torino, che è tornato a essere padrone del campo, prova a raddoppiare, tuttavia è il Cesena a farsi pericoloso nel recupero. Finisce in pareggio, sostanzialmente giusto, con qualche scaramuccia all'uscita tra la polizia e i tifosi granata che non intendono salire subito sui loro pullman.