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Martelli
08/06/2006
h.20.45
MANTOVA - TORINO 4-2 (2-1)
Mantova
: Brivio, Sacchetti, Notari, Cioffi, Lanzara, Tarana, Spinale, Brambilla (al 72' Volpe), Caridi, Noselli (al 59' Sommese), Gasparetto (all'84' Graziani). A disposizione: Bellodi, Mezzanotti, Poggi, Di Cesare. All.: Di Carlo.
Torino: Taibi, Nicola, Melara, Brevi, Balestri, Lazetic, Gallo, Longo (al 60' Rosina), Music (al 52' Fantini), Muzzi (al 64' Abbruscato), Stellone. A disposizione: Fontana, Doudou, Martinelli, Edusei. All.: De Biasi.
Arbitro: Pieri di Genova.
Reti: Longo 6' (T), Cioffi 8' (M), Caridi 22', 67' rig. (M), Noselli 48' rig. (M), Abbruscato 74' (T).
Spettatori: 14.853 per un incasso 258.054.000 €
Note: Stadio Martelli completamente esaurito, presenti 2401 tifosi granata, esattamente tanti quanti ne può contenere il settore ospiti. Ammoniti Brevi, Nicola, Tarana, Taibi, Caridi e Volpe. Espulso per doppia ammonizione Tarana al 57'. Recupero primio tempo 0', 4' st. In tribuna presente l'ex preparatore atletico del Torino Andrea Bellini e l'ex giocatore Filippo Masolini oltre all'ex allenatore del Toro, nonchè mantovano, Gustavo Giagnoni oltre al dg in pectore Doriano Tosi.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 9 giugno 2006]
Ahinoi, o Mantova, di dolore ostello per i granata pedatori! La partita d'andata si chiude con una disfatta per il Torino, sconfitto seccamente e impietosamente per 4-2. Dunque la serie A, sul campo se non altro, si allontana di parecchio. Soltanto dopo avere preso il quarto gol, sul 4-1, la squadra di Gianni De Biasi, per troppo tempo in totale e assoluta bambola, ha reagito per orgoglio, acciuffando con Abbruscato quel punticino che lascia aperta la porta a qualche residua speranza. Ma, fin da oggi, il popolo corra alla Consolata per accendere molte candele. Non resta che pregare, per chi crede. Il colpo d'occhio del piccolo stadio intitolato a Danilo Martelli, il giocatore del Grande Toro che era nato a Castellucchio, alle porte di Mantova, è quel che ci vuole per i sentimentali ostinati del football: stracolmo, circa quindicimila a gremire gradinate e tribune, oltre duemilaquattrocento i tifosi granata. Una bolgia festosamente dissonante, tamburi e trombe in picchiata, un mare di sciarpe biancorosse, una sinfonia cromatica e dodecafonica. Il Torino si ripresenta con la coppia formata da Muzzi e Stellone, i mantovani si affidano a Massimo Brambilla, vecchia conoscenza sotto la Mole, per sostituire Grauso. La partenza è incandescente, vogliosa, quanto la posta in palio. I ragazzi di De Biasi vanno subito a segno: corner di Gallo al 6', inzuccata vincente di don Raffaele Longo. Ma il Mantova non è da meno. Passano appena due minuti e Brambilla calibra un calcio di punizione ad hoc per la testa di Cioffi, che agguanta il pareggio. La rete incassata insegna niente al Toro. Al 18' così si replica in fotocopia. Altra punizione di Brambilla, sempre dalla fascia destra, e stavolta incorna gloriosamente Caridi. Roba da matti. Sul 2-1 la formazione di Mimmo Di Carlo sfiora ancora il terzo punto, in un paio di occasioni determinate da svarioni difensivi dei granata. E il Toro? Muzzi e Stellone (un fantasma) pungono quanto due moscerini; troppi passaggi prima di finalizzare da parte del centrocampo; eccesso di palloni alti in area, preda dei lunghi difensori avversari. Solo Muzzi, su punizione, nel finale del tempo, mette un poco di paura al portiere Brivio, però la palla termina avvampante a lato. Decisamente non ci siamo, urge cambiare qualcosa. Dopo l'intervallo non cambia, il resto immediatamente spetta a Brevi. Al primo minuto della ripresa, il capitano compie un fallo su Gasparetto in area. Pieri fischia senza titubanza il rigore. Tira Noselli, è il 3-1. Ora sono guai, rovinanti. E i biancorossi, intanto, continuano ad attaccare. Corre il 7' quando mister Gianni prova a invertire la disastrosa rotta: esce Music, entra Fantini. Il Mantova protesta per un mani di Brevi su un tiro cross ravvicinato, su cui l'arbitro sorvola. La gara si fa confusa e dura. Al 12' viene espulso Tarana per un intervento su Balestri. Il "Martelli" urla indignato. De Biasi manda nella pugna Rosina e Abbruscato. Però il campo racconta che la sua squadra, seppure in undici contro dieci, non ci sta più capendo nulla. Infatti: al 20' Taibi aggancia la gamba di Gasparetto, è di nuovo penalty. Ed è il 4-1 di Caridi. Massacrante, devastante. Al Torino ferito a morte resta una rabbia furente, che al 29' si concretizza nella rete di Abbruscato.