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Ezio Scida
23/08/2006
h.20.30
CROTONE - TORINO 2-1 (0-0)
Crotone
: Soviero, Borghetti (all'87' Alioui), Rossi, Maietta, Bonomi, Piocelle, Cardinale, Galardo (al 72' Veron), Sedivec, Giampaolo, Lopez. A disposizione: Padelli, Petrilli, Gentile, Ghezzal, Plasmati. All.: Gustinetti.
Torino: Abbiati, Comotto, Franceschini, Cioffi (all'83' Pancaro), Balestri, Lazetic, Barone (al 77' Gallo), Ardito (al 46' De Ascentis), Rosina, Stellone, Abbruscato. A disposizione: Taibi, Brevi, De Ascentis, Music, De Sousa. All.: De Biasi.
Arbitro: De Marco di Chiavari.
Reti: Rosina 64' (T), Giampaolo 69' (C), Sedivec 90' (C).
Spettatori: 5.695 paganti per un incasso di 64.150 euro.
Note: Ammoniti Ardito, Cioffi, Franceschini, Balestri, Galardo e Sedivec, calci d'angolo 5-3 per il Torino, recupero 0' pt, 2'st.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 24 agosto 2006]
Finisce subito, al secondo turno, l'avventura dei granata in Coppa Italia. Un Toro piuttosto evanescente, rinsanguato soltanto dalle invenzioni di Alessandro Rosina, si fa battere dal Crotone, squadra di serie B, in quella che una volta si chiamava "zona Cesarini": è infatti al 46' del secondo tempo che il ceco Sedivec, al termine di un'azione di forza, ha battuto Abbiati con un tiro di esterno sinistro siglando il 2-1. E pensare che i ragazzi di De Biasi erano persino andati in vantaggio, nella ripresa, con un gran gol del sullodato Rosina. Un attimo di felicità fuggente, visto che il pareggio di Giampaolo era arrivato pochi minuti dopo. Sconfitta non grave, forse, se si pensa che il campionato è ancora abbastanza lontano, ma sicuramente da dimenticare questa eliminazione (che il trainer imputa principalmente alla "differenza di preparazione") in un torneo su cui il Toro aveva sempre contato molto. In avvio De Biasi, fedele al 4-4-2, cambia qualcosa in formazione rispetto all'incontro di Ivrea: in difesa punta sul lungo Cioffi al posto di Brevi, a centrocampo schiera la coppia Ardito-Barone per garantire maggiore copertura. Il Crotone di Gustinetti, invece, propone il boemo Sedivec, al debutto stagionale, e vara un modulo imperniato sul 4-3-3 o, se si vuole, sul 4-3-2-1 con Dante Lopez, ex genoano, punta centrale. Il primo tempo, che fa registrare comunque il predominio dei calabresi, si riassume in due occasioni da rete per parte: al 26' Balestri in spaccata, a due passi della porta, spazza via il pallonetto di Giampaolo; al 44' Abbruscato, in solitudine davanti a Soviero, colpisce mollemente di testa e spreca in modo clamoroso. Nel mezzo, poi, vanno citati due buoni interventi di Abbiati su altrettante punizioni di Maietta, e un gran tiraccio di Stellone, al 14', che però si perde sul fondo. Insomma, un Toro senza molte idee, che punge quasi mai (l'unico a provare qualche incursione seria, almeno all'inizio, è Rosina), soffre e singhiozza in mediana dove solo Ardito, assai falloso, combatte su ogni pallone e su ogni avversario, e pena in difesa quando si avventurano Cardinale, Sedivec e l'evergreen Federico Giampaolo, classe 1970, cresciuto nelle giovanili della Juventus. In ogni caso si chiude sullo 0-0. Si riparte con De Ascentis, al suo "ridebutto" nel Torino in una gara ufficiale, che sostitusce Ardito, già ammonito e piuttosto nervoso. Cartellino giallo, peraltro, che rimedia in apertura pure Cioffi. La fisionomia della gara non muta granché. I rossoblù sono più incisivi, i granata esauriscono nel nulla le sporadiche fiammate in avanti. Ma è dal piede fatato di Rosina, il migliore, che al 18' nasce il gol del Toro. Da fermo si inventa, appena dentro l'area, un pallonetto delizioso, di sinistro, che sorprende Soviero e si arabesca sul velluto in porta. Una rete bella, limpida, di classe eccelsa. Ma la classe non è acqua nemmeno per il "vecio" Giampaolo, che al 23' colpisce di testa, angolatissimo, sul cross di Sedivec, e agguanta l'1-1. Un pari equo. Adesso i capovolgimenti di fronte sono frequenti, l'incontro più appassionante, ed è sempre Rosina, con Stellone, a tentare di riportare in vantaggio il Torino su azione e su calcio di punizione. I granata premono con maggiore verve, però ballano dietro. Poi il gol del boemo premia la maggior condizione dei crotonesi.