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Del Duca
17/12/2006
h.15.00
ASCOLI - TORINO 0-2 (0-0)
Ascoli
: Pagliuca, Cudini (all'81' Paolucci), Pecorari, Nastase, Minieri, Boudianski, Fini, Zanetti, Galloppa (al 61' Perrulli), Guberti (al 70' Vastola), Bjelanovic. A disposizione: Elefterhopulos, Corallo, N'Siabamfumu, Pecchia. All.: Sonetti.
Torino: Abbiati, Di Loreto, Cioffi, Franceschini, Comotto, De Ascentis (al 52' Gallo), Ardito, Balestri, Lazetic (al 76' Fiore), Rosina, Stellone (all'87' Muzzi). A disposizione: Taibi, Pancaro, Brevi, Oguro. All.: Zaccheroni.
Arbitro: Trefoloni di Siena.
Reti: Rosina 59' rig., 91'.
Spettatori: 6.711 di cui 4.485 abbonati e 2.226 paganti per un incasso di 80.386,75 €
Note: Ammoniti Fini, Vastola, Cioffi e Comotto tutti per gioco scorretto; espulso Minieri per doppia ammonizione al 65' (simulazione e proteste), e Di Loreto al 91' per fallo da ultimo uomo su Paolucci: in seguito al fallo, Abbiati para un calcio di rigore a Bjelanovic a tempo scaduto poco prima del raddoppio di Rosina. Cioffi, diffidato e ammonito, salterà Torino - Roma di mercoledì. Calci d'angolo 4-2 per l'Ascoli, recupero 2' pt, 5' st. A metà ripresa i sostenitori dell'Ascoli hanno abbandonato la curva in segno di protesta contro la dirigenza: riuniti sotto la tribuna d'onore, sono stati dispersi dalla polizia solo dopo qualche piccola carica. Presenti al Del Duca circa un migliaio di tifosi granata.
Cronaca
[Tratto da La Gazzetta dello Sport del 18 dicembre 2006]
Con un Rosina nel pugno e un Abbiati che ci mette i pugni così, beh, il Torino può aprire una propria lista e candidarsi serenamente per le elezioni-Champions. Il Piccolo Mago inventa il primo gol (su rigore) e piazza il secondo avviando l'azione; il portierone, poi, fa il miracolo vero, ovvero mura il penalty di Bjelanovic a un minuto dalla fine e ci mette pure l'esultanza sotto la curva a 2-0 definito, tipica azione-reazione decisiva che fa schizzare le quotazioni del Toro e crollare quelle di un Ascoli a cinque punti dalla salvezza ma a distanza siderale dal poter dare certezze a lunga gittata. Sì, il granata è nell'iperspazio e il bianconero è all'arrabbiata. L'Ascoli sta crollando, il presidente Roberto Benigni è il bersaglio numero uno, insultato con striscioni e cori per quasi tutta la partita e portato via sotto scorta da tre poliziotti in borghese al 34' della ripresa dopo aver visto la parziale frantumazione dei suoi e lo sbriciolamento della pazienza di chi popola il Del Duca. In tutto questo, da prefazione e da contorno, c'è stata appunto la partita, orrenda e inchiodata nel primo tempo e più vera nella ripresa, soprattutto nell'ultimo minuto regolamentare, quando appunto la Premiata Ditta Rosina-Abbiati evita l'1-1 e dà le ali al Torino bucando le gomme a un Ascoli pieno di errori e sfortuna. Nel giorno che precede il 12° anniversario della morte di Costantino Rozzi (scomparso il 18 dicembre del 1994) e del 40° compleanno di Gianluca Pagliuca, l'Ascoli diventa la pedana saltando sulla quale il Toro prende il volo: 13 punti nelle ultime 5 partite, 2 passi dalla zona Champions League, squadra meno perforata nelle ultime 11 partite, un Rosina che è Rosinaldo e un Abbiati che ormai sembra aver pochissimi rivali ad altissimi livelli. L' sultanza dell' ex juventino sotto la curva popolata dai tifosi del Toro è da cuore che batte forte; così come la corsa di Rosina per abbarbicarsi su Abbiati stesso è da galleria d'arte moderna di un Toro che non sa fermarsi più. Un Toro che ormai ha un proprio marchio di fabbrica: studia nel primo tempo per poi spalmarsi con rapidità nella ripresa, sfruttando i giochi di prestigio della scatola magica Rosina, uno dei pochi italiani che sanno aprire e definire una partita. Partita che comincia nella ripresa, dopo una prima frazione di calcio-bendato, un tiro di De Ascentis su cui Pagliuca è perfetto e azioni che non superano i tre passaggi di fila. Ecco, quando inizia la ripresa la contestazione degli ascolani à già alta e dopo appena 12' raggiunge i vertici: volata di 50 metri e maradoniana di Rosina, Guberti lo insegue e viene stracciato, il piccolo toro entra in area, crea due magie che fanno impappinare Minieri, fallo, rigore e 0-1. Sonetti via via mette la seconda e la terza punta, il Torino sbaglia il k.o. in almeno tre occasioni sfruttando male la superiorità numerica, prende una traversa con Rosina e al 44' vive l'unico incubo del pomeriggio: Di Loreto atterra il giovane Paolucci in area, espulsione e rigore. Bjelanovic diventa piccolo così davanti a Maxi Abbiati, che ribatte, l'azione riparte, Rosina-Comotto-Rosina, difesa ascolana altrove e 0-2. Di un Toro che non sapeva di essere così grande su un Ascoli che non si credeva così Calimero.