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San Siro
09/12/2007
h.15.00
INTER - TORINO 4-0 (1-0)
Inter
: Julio Cesar, Maicon, Cordoba, Materazzi (al 60' Pelé), Chivu, J.Zanetti, Burdisso, Cambiasso, Cesar (al 46' Jimenez, al 76' Solari), Ibrahimovic, Cruz. A disposizione: Orlandoni, Rivas, Suazo, Crespo. All.: Mancini.
Torino: Sereni, Comotto, Di Loreto, Natali, Dellafiore, Rosina (al 65' Recoba), Zanetti, Barone, Lanna (al 56' Grella), Ventola (al 60' Stellone), Di Michele. A disposizione: Fontana, Motta, Bottone, Malonga. All.: Novellino.
Arbitro: Saccani di Mantova.
Reti: Ibrahimovic 37' rig., Cruz 50', Jimenez 52', Cordoba 76'.
Spettatori: 46.148 di cui 8.995 paganti per un incasso di 195.658 €, più 37.153 abbonati per una quota partita 757.935,10 €.
Note: Ammoniti Rosina per proteste, Lanna. Zanetti e Ibrahimovic per gioco falloso. Recupero 0' pt, 0' st, calci d'angolo 6-4 per l'Inter. Prima della partita le squadre esordienti di Inter e Torino si sono affrontate sul prato del Meazza. Presenti circa 1.500 tifosi granata a San Siro, esposto uno striscione in memoria degli operai scomparsi a Torino la scorsa settimana in un incidente di lavoro: per l'occasione il Torino ha vestito il lutto al braccio ed è stato osservato un minuto di silenzio.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 10 dicembre 2007]
E' forse l'Inter più stanca, costretta a stringere i denti e a rimboccarsi le maniche per sopperire alla dilagante moria di centrocampisti, quella che ieri ha raccolto un risultato vistoso nel punteggio, travolgendo il Torino con un impietoso 4-0. Non una comoda e facile vittoria, ma un successo che lascia un segno importante nella storia di questa prima parte della stagione. Non è cosa da poco aver allungato sulla Roma, entrambe le squadre dovevano fare i conti con una settimana pesantissima: che l'Inter ne sia uscita vincente e più sola, vale molto. Novellino aveva preparato per bene i suoi, deciso a rendere molto complicato il lavoro all'avversario, sapendo di poter cogliere un momento proficuo, ma tutto è saltato al 37' quando Comotto ha dovuto usare i modi bruschi per tentare di interrompere una incursione di Ibrahimovic, spedito verso la porta dall'ennesimo assist di Cruz. L'arbitro Saccani non ha avuto dubbi, il difensore è andato prima sul corpo dell'avversario poi sul pallone, e il danno all'azione dello svedese è stato vistoso. Novellino e i granata se ne sono lamentati, i moviolisti avranno di che filosofeggiare, certo i sogni del Toro sono finiti lì. Infatti, già al 6' della ripresa l'Inter era sopra di tre reti, la domenica a San Siro non aveva più nulla da raccontare; salvo indirizzare verso i nerazzurri un'altra freccia avvelenata: Jimenez, entrato felicemente all'inizio della ripresa, era costretto ad uscire dopo una mezz'ora. Dato che anche nell'arte del rattoppo c'è un limite, il rischio che Jimenez debba fermarsi è alto. Prima di tutto questo, c'era stato un avvio sofferto della squadra di Mancini che si affidava a due rientranti come Cesar, che ha fatto male, e Materazzi, in principio molto spaesato, incerto (e un paio di volte a vuoto in modo agghiacciante), e a Burdisso riproposto a centrocampo, quasi a sottolineare il segnale di una emergenza estrema. Un insieme che ha molto abbassato le certezze dell'Inter, lasciando ampio spazio al Torino per costruire la propria gara, che partiva dall'attento lavoro di chiusura delle fasce in modo da inaridire i rifornimenti a Ibra e Cruz. In questo scenario su un prato orrendo, la prima palla gol, vera, è sul piede di Ibra già al 6' ma il piatto dello svedese è intercettato di piede da Sereni, che è bravo, ma chi ha steccato è lo svedese. I granata corrono lesti, nelle gambe dell'Inter ci sono più tossine. Così Rosina tira forte e Cesar deve darsi da fare per deviare. Ma è davvero clamorosa la palla gol che Di Michele offre a Ventola. L'attaccante prova a battere al volo, e manca clamorosamente una palla che avrebbe potuto anche controllare. E' il 26', e dentro all'Inter molti sono i cigolii, con tanta gente che sciupa per imprecisione e poca concentrazione. In area del Toro, su cross e angoli non mancano scintille, al 33' Cruz viene spinto vistosamente, poi c'è l'entrata di Comotto su Ibra, il rigore e la gara che passa per sempre nelle mani della capolista. Che chiude i conti in avvio subito dopo l'intervallo, quando con Jimenez Mancini ripropone il rombo, con Zanetti, Cambiasso e Chivu dietro il cileno. Raddoppia Cruz, killer impietoso sotto porta, poi lo stesso Jimenez ripropone il colpo che sbancò Firenze. Toro che si ferma con gran rabbia di Novellino, e gara che ha ancora spazio per una traversa di Natali al primo corner battuto da Recoba. E infine il quarto centro, di Cordoba.