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Olimpico |
11/04/2009 |
h.15.00 |
TORINO - CATANIA 2-1 (0-0) Torino: Sereni, Rivalta, Natali, Franceschini, Abate (al 77' Diana) Dzemaili, Barone, Rubin, Rosina (al 65' Gasbarroni), Bianchi, Stellone (al 56' Ventola). A disposizione: Calderoni, Dellafiore, Di Loreto, Vailatti. All.: Camolese. Catania: Bizzarri, Potenza, Silvestre, Stovini, Capuano, Biagianti, Carboni (al 77' Izco), Ledesma (all'82' Morimoto), Martinez, Paolucci, Mascara (al 70' Baiocco). A disposizione: Kosicky, Silvestri, Lama, Spinesi. All.: Zenga. Arbitro: Orsato di Schio. Reti: Bianchi 83' (T), Martinez 85' (C), Natali 89' (T). Spettatori: 15.924 di cui 13.492 abbonati per una quota partita di 242.617 euro, più 2.432 paganti per un incasso di 47.355 euro. Note: Espulso Stovini al 93' per fallo da ultimo uomo, ammoniti Franceschini, Dzemaili e Stovini per gioco falloso. Calci d'angolo 7-4 per il Catania, recupero 3' pt, 4' st. Giornata fresca, terreno in buone condizioni; un violento acquazzone con leggera tempesta di grandine sul finire della partita ha sorpreso i giocatori in campo. Osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime del terremoto in Abruzzo, ai quali è andato l'incasso della partita. Cronaca [Tratto da La Repubblica online dell' 11 aprile 2009] Ottanta minuti abbondanti di buone intenzioni o poco più, poi una girandola di emozioni. E alla fine, dopo aver fischiato i suoi beniamini all'intervallo, il pubblico dello Stadio Olimpico di Torino può fare festa: i granata battono 2-1 il Catania e tornano a vincere dopo quasi due mesi, ma soprattutto complici gli scivoloni casalinghi di Lecce e Bologna rivedono un po' di luce, issandosi al quartultimo posto in classifica. Ultima spiaggia per i granata - Era una partita da ultima spiaggia per la formazione di Giancarlo Camolese, che esordiva davanti ai suoi tifosi dopo il ritorno sulla panchina del Toro e la sconfitta di Palermo al debutto, e non l'ha fallita, anche se ha faticato terribilmente per incornare 3 punti che sono vitali come l'ossigeno per le speranze di salvezza del club del presidente Urbano Cairo. Neppure un undici a trazione integrale, con la fantasia di Rosina a supporto della coppia d'attacco Bianchi-Stellone, è servita infatti almeno inizialmente a dare maggior peso offensivo ai granata (5 gol nelle ultime 10 gare). A onor del vero, i padroni di casa hanno cercato di spingere fin da subito, ma sul piano della lucidità non hanno certo brillato. Solo gli esterni Rubin e soprattutto Abate a destra hanno prodotto molto, senza però che davanti si riuscisse a concretizzare qualcosa. Evidentemente il dover vincere a tutti i costi influisce in qualche modo su Rosina e compagni. Catania vicino al gol con Ledesma - Più sereno dal punto di vista psicologico il Catania, che in una stagione sicuramente positiva, distante dalla zona calda della classifica, insegue gli ultimi punti che mancano alla certezza matematica della permanenza nella massima serie. Rischia poco o nulla la squadra di Walter Zenga, sornione nel possesso palla, per poi cercare di colpire all'improvviso, come nel caso della sventola di Ledesma, sulla quale provvidenziale è la deviazione del portiere locale Sereni. E anche in un altri paio di circostanze, complici le amnesie della retroguardia avversaria, gli etnei sfiorano il vantaggio. Inevitabili, dunque, i fischi dalla 'Maratona' quando Orsato comanda la fine del primo tempo. L’ingresso di Diana mossa vincente - Dagli spogliatoi rientra un Torino più intraprendente, anche perché poi subito Camolese inserisce Ventola per Stellone e Gasbarroni al posto di Rosina (beccato un po' dai suoi tifosi), anche se la chance principale è una punizione di potenza di Dzemaili respinta in qualche modo da Bizzarri. La mossa vincente, per i granata, è però l'inserimento di Diana per lo stanchissimo Abate. Proprio dal piede dell'esterno a meno di otto minuti dal termine parte il preciso cross, su cui si avvita Rolando Bianchi che di testa sblocca la sfida firmando il suo sesto centro in campionato. Natali, la sorpresa di.. Pasqua -Sembra fatta, già. Sembra. Perché bastano appena tre giri di lancette al Catania per riagguantare la parità, sfruttando al massimo un corner e gli errori della difesa locale: Sereni si scontra con il compagno Franceschini, Rivalta perde la marcatura di Martinez che di testa insacca (l'uruguaiano aveva segnato al Toro anche l'anno scorso). Eppure il Torino ha la forza e il carattere per crederci ancora e, sull'ennesimo traversone da destra di Diana, praticamente al 90' è il difensore Natali con un piattone dal limite, non potente ma preciso, a beffare di nuovo Bizzarri, facendo esplodere di gioia lo stadio. Poi c’è ancora tempo per il rosso a Stovini (fallo da ultimo uomo su Ventola), che fa infuriare Zenga che lascia la sua panchina, ma mentre il cielo si apre e inizia a grandinare il risultato non cambia più. Cuore Toro in attesa del gioco - Non avrà ritrovato il gioco, ma almeno il cuore Toro sì, Camolese dalla sua squadra, che alla vigilia aveva chiesto di essere degni di questa maglia, lanciando segnali a uno spogliatoio pieno di gente che sa vendere cara la pelle. Così è stato e l'unico risultato possibile è stato centrato: adesso la fiducia tanto invocata dal presidente Cairo ha un senso. Finisse adesso, il Torino sarebbe salvo. Ma ci sono ancora sette giornate. |
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