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San Paolo
17/05/2009
h.15.00
NAPOLI - TORINO 1-2 (1-0)
Napoli
: Navarro, Santacroce, Cannavaro, Contini, Mannini, Hamsik, Bogliacino, Datolo, Grava, Denis, Pià (al 60' Russotto). A disposizione: Gianello, Montervino, Pazienza, Blasi, Aronica, Rinaudo. All.: Donadoni.
Torino: Sereni, Franceschini, Pratali (al 48' Ogbonna), Pisano, Colombo, Abate (al 66' Diana), Dzemaili, Barone, Rubin (al 46' Stellone), Rosina, Bianchi. A disposizione: Calderoni,Säumel, Vailatti, Ventola. All.: Camolese.
Arbitro: Damato di Barletta.
Reti: Pià 41' (N), Bianchi 51' (T), Rosina 72' (T).
Spettatori: 28.645 di cui 7.091 paganti per un incasso di 84.925 euro, più 21.554 abbonati per una quota partita di 378.358 euro.
Note: Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Ammoniti Santacroce, Pisano e Cannavaro per gioco scorretto, Datolo per simulazione. Calci d'angolo 9-3 per il Napoli, recupero 2' pt, 3' st. Al 3' del secondo tempo, in uno scontro fortuito con il compagno Franceschini, il difensore granata Pratali è uscito dal campo in barella con un grosso taglio all'arcata sopraccigliare. Fischi da parte del pubblico napoletano alla squadra al termine della gara, e a capitan Cannavaro in particolare durante gli ultimi minuti di gioco. Per il Torino si tratta della prima vittoria esterna della stagione.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 17 maggio 2009]
Trasformato da Stellone, entrato ad inizio ripresa, il Torino strappa tre punti d'oro a Napoli e continua a sperare nella salvezza. Nella giornata del ritorno alla vittoria dopo esattamente un anno d'assenza (l'ultimo successo in campionato era datato 11 maggio 2008: 0-1 a Livorno..), il Toro non può, però, esultare fino in fondo. Il 2-1 al 93' del Bologna nello scontro diretto con il Lecce, infatti, lascia immutato il distacco dalla zona retrocessione. E dunque i granata dovranno continuare a tremare fino all'ultimo. L’impegno del Napoli - Chi pensa, però, che il Napoli si sia limitato a svolgere il ruolo di semplice sparring-partner, seguendo un classico malcostume italico di finale stagione, sbaglia di grosso. Gli azzurri sono stati puniti forse proprio nel momento in cui maggiormente meritavano di passare in vantaggio. Colpa di tanta imprecisione ma anche di un sempre attento Sereni e di un pizzico di sfortuna (almeno tre rigori dubbi negati e una fortunosa deviazione di Stellone su punizione di Datolo che ha sfiorato la traversa a portiere battuto…). 40’ di noia - Camolese si è giocato le proprie carte rischiando meno rispetto alla sfida con il Bologna: fuori una punta, Stellone, e dentro un centrocampista in più, Abate. L'inevitabile conseguenza è stato un Toro troppo timido per spaventare il Napoli che, complice il gran caldo, ha stentato, a sua volta, a sviluppare una manovra avvolgente. Il risultato, eccezion fatta per un destro da 25 metri di Bianchi deviato in angolo da Navarro, è stato il nulla assoluto. Il Toro non ha rischiato niente, mantenendo ben strette le distanze tra i reparti, ma, di contro, non è praticamente mai riuscito a ripartire con incisività. Il lampo di Pià - Poi, d'improvviso, il lampo: al 41' Pià e Denis si sono inventati una triangolazione spettacolare che ha consentito al brasiliano di prensentasri solo davanti a Sereni e di insaccare a porta vuota dopo aver saltato in dribbling anche l'estremo difensore granata. E' stata la scossa che ha acceso la partita. Stellone cambia la gara - Vistosi perduto, Camolese è tornato sui suoi passi e ha gettato nella mischia Stellone, togliendo Rubin. E la mossa lo ha subito premiato: dopo appena 6' l'ex azzurro ha tramutato un innocuo lancio lungo in perfetta sponda per Bianchi che, con una pregevole girata di sinistro in area, ha trovato l'angolo più lontano: 1-1. Il capolavoro di Rosina - Stimolato dal pubblico, il Napoli si è riversato in avanti e ha in più occasioni sfiorato il pari con Pià, Mannini, Denis ed il subentrato Russotto che hanno mancato di un soffio lo specchio della porta ospite. Il Toro ha ringraziato e, alla seconda occasione, ha raddoppiato. Stellone, ancora lui, se ne è andato via a Santacroce che lo ha trattenuto a 25 metri dalla porta. Punizione inevitabile che Rosina ha trasformato con un morbido sinistro a giro a fil di palo. Lo stellone.. Aiuta Stellone - Non soddisfatto di essere protagonista solo in attacco, Stellone si è voluto conquistare la palma di salvatore della patria anche in difesa. Ma stavolta c'è mancato poco che la sua generosità non costasse cara ai granata. Su due punizioni fotocopia di Datolo, dal vertice destro dell'area, ha, infatti, prima spiazzato Sereni deviando il pallone di un soffio oltre la traversa e poi ha costretto il proprio portiere ad una parata d'istinto sulla linea su un nuovo tocco involontario. Fischi ingiustificati - Oltre ai due episodi sfortunati, il Napoli ha sfiorato in altre due circostanze il 2-2: con un colpo di testa ravvicinato di Denis, finito alto, e con un tiro-cross di Mannini alzato oltre la traversa con un colpo di reni da Sereni. L'impegno non è però bastato, evidentemente, ai tifosi azzurri che, al termine dell'incontro, hanno sonoramente fischiato i loro beniamini prendendo particolarmente di mira Cannavaro. Va bene il campionato deludente ma la prestazione offerta dal Napoli non meritava di certo la contestazione del pubblico.