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Del Duca
17/10/2009
h.15.30
ASCOLI - TORINO 1-2 (0-1)
Ascoli
: Frezzolini, Micolucci, Portin, Marino, Sommese, Gazzola, Amoroso, Luci (all'82' Aloe), Giorgi (al 35' Di Donato), Antenucci, Lupoli (al 61' Bernacci). A disposizione: Guarna, Ciofani, Plaager, Potenza. All.: Pane.
Torino: Sereni, Colombo, Zoboli, Ogbonna, Rubin, Coppola (al 18' Bottone), Loviso, Säumel (all'81' Pratali), Belingheri (al 68' Diana), Bianchi, Di Michele. A disposizione: Calderoni, Pisano, Arma, Vantaggiato. All.: Colantuono.
Arbitro: Romeo di Verona.
Reti: Belingheri 41' (T), Bernacci 64' rig. (A), Bianchi 77' (T).
Spettatori: 6.415 di cui 2.688 abbonati per una quota di 13.690 euro, più 3.727 paganti per un incasso di 31.330 euro.
Note: Ammoniti Säumel, Zoboli e Ogbonna per gioco scorretto, recupero 4' pt, 3' st. Prima dell'inizio della partita il capitano dell'Ascoli Sommese ha deposto un mazzo di fiori sotto la curva ascolana in memoria di Nazareno Filippini, tifoso ascolano scomparso 21 anni fa.
Cronaca
[Tratto da La Gazzetta dello Sport del 18 ottobre 2009]
E quindi? Torino fuori dalla crisi? Beh, insomma, a giudicare dalla qualità del gioco questa strampalata vittoria non cancella del tutto la temutissima parola. La squadra soffre, costruisce, sbaglia (quanto sbaglia!), rischia, ma esce indenne da una settimana a nervi tesi, tra veleni e infortuni, l'ultimo a Coppola finito in ospedale con la sospetta frattura del perone destro. L'emergenza continua e Colantuono alla fine ammetterà: "Col Modena (sconfitta 1-0, ndr) siamo andati meglio". Viva il paradosso granata. Povero Frezzolini. In crisi, l'Ascoli ci finisce quasi senza accorgersene (un punto in tre partite) e senza meritarlo. Pesa come un macigno il colossale errore di Frezzolini, che per evitare l'angolo su retropassaggio di Micolucci si fa scappare il pallone consegnandolo a Bianchi. "Cose che capitano a un portiere", filosofeggia Pane che invita: "Il ragazzo non va crocifisso". Non vogliamo infierire, concediamogli le attenuanti generiche per il bel gesto di chiedere scusa al pubblico, ma è innegabile che il suo sia stato un pasticcio imperdonabile. Perché l'Ascoli, schierato con un innovativo 4-2-3-1, non è da buttare, anzi. Lupoli esterno in realtà ci sembra un mezzo azzardo, con Antenucci lasciato troppo solo, ma la squadra è comunque compatta, ha equilibrio: Sommese è instancabile e imprevedibile, Amoroso fa bene il doppio lavoro, impostare e seguire Loviso. Peccato che Giorgi, che aveva fatto vedere cose interessanti, esca per una scarpata in faccia di Colombo. Spuntati. Il Torino va a sprazzi: l'azione del gol, la cosa più bella della partita, dà colore a un primo tempo pieno di nulla. E' Belingheri, schierato trequartista al posto di Gasbarroni, k.o. alla vigilia, a sfruttare la sponda di testa di Bianchi, superare Portin che poi scivola e a battere Frezzolini senza esultare. La seconda cosa da ricordare sono gli errori degli attaccanti, due Bianchi e uno Di Michele, in modi e tempi diversi. E' il motivo della doppia insufficienza, pur tenendo conto di quanto siano state utili le sponde del capocannoniere. Però c'è un limite a tutto, anche allo scempio a porta vuota o davanti al portiere. Uscito Belingheri e incassato il pari (giusto rigore su trattenuta di Ogbonna su Portin, ma ci sono dubbi anche su intervento analogo su Lupoli all'inizio della ripresa), Colantuono passa al 4-4-2 con Diana e Bottone esterni, Samuel accanto a Loviso. Poi chiude con cinque difensori, Ogbonna e Pratali a stringere su Bernacci, Zoboli che si occupa di Antenucci, Rubin che fatica su Sommese e Colombo a destra. Tutto questo per mettere in cassaforte il grazioso regalo di Frezzolini e puntellare la classifica che resta importante. Lo spettacolo? Colantuono docet, per quello ci sarà tempo.