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Olimpico
15/08/2010
h.20.45
TORINO - COSENZA 1-1 (0-0), 3-1 d.t.s.
Torino
: Morello, Filipe, Di Cesare (al 73' Carrieri), Ogbonna, Garofalo, Obodo, Gorobsov, Lazarevic (al 69' D'Ambrosio), Belingheri, Iunco (al 63' Stevanovic), Abbruscato. A disposizione: Bassi, Rubin, Säumel, Rubin. All.: Lerda.
Cosenza: Petrocco, Fanucci, Di Bari, Raimondi, De Rose (al 66' Ceccarelli), Giacomini, Bernardi (al 106' Maggiolini), Roselli, Biancolino (all'83' Ungaro), Fiore S., Fiore A. A disposizione: De Luca, Musca, Olivieri, Gagliardi. All.: Stringara.
Arbitro: Ostinelli di Como.
Reti: Iunco 54' rig. (T), Biancolino 66' (C), Obodo 99' rig. (T), Belingheri 104' (T).
Spettatori: 4.881 paganti per un incasso di 57.565 euro.
Note: Serata fresca con qualche brezza fredda, terreno in discrete condizioni dopo la rizollatura fatta a tempo record in seguito al concerto degli U2. Ammoniti Bernardi, Giacomini, Filipe e Stevanovic per gioco falloso, Carrieri per comportamento non regolamentare; espulso Giacomini all'80' per doppia ammonizione, entrambe per gioco falloso, e il tecnico calabrese Stringara al 100' per proteste. Recupero 2' pt, 3' st, 1' pts e 0' sts; esordio in maglia granata per Filipe, Di Cesare, Carrieri, Obodo, Lazarevic, Iunco e Stevanovic. Prima ufficiale anche per Lerda sulla panchina del Torino. Osservato un minuto di silenzio prima dell'inizio della partita in memoria di Tardito, ex massaggiatore del Torino per tante stagioni, scomparso venerdì notte all'età di 83 anni. Presenti all'Olimpico, che per l'occasione non apriva i distinti ne la Maratona laterale, 6 tifosi del Cosenza nel settore ospiti più una trentina sparsi nel resto dello stadio. Il Torino accede al 3° turno dove affonterà, in trasferta e in gara unica, il Bari a fine ottobre.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 17 agosto 2010]
Vige la legge del mercato, in casa granata. Non perché il Toro sia al centro degli scambi, ma perché il crocevia del destino granata passa attraverso trattative e strategie ancora da finalizzare. ''Ci servono rinforzi in ogni reparto'', ha sentenziato l'altra notte Lerda dopo aver superato il turno di Coppa Italia.Facciamo due conti: al termine del mercato mancano due settimane esatte ed è già iniziato il conto alla rovescia per l'avvio di quella maratona chiamata serie B. Lunedì, in casa alle 20,45, i granata di Franco Lerda debuttano contro la neopromossa Varese e non ci sarà più da scherzare. Non che ce ne sia stato domenica sera, davanti ai 5mila del ferragosto all'Olimpico. Non tragga in inganno il risultato stentato, 3-1 ai danni del Cosenza di Prima Divisione ottenuto grazie a due calci di rigore e ai supplementari: marcatori Iunco (rig.) all'8' st, Biancolino al 21' st; Obodo (rig.) al 9' pts e Belingheri al 14' pts. E' vero, il Toro non ha fatto faville, ma i progressi sul piano del gioco si son visti.Gioco che passa attraverso un modulo scoppiettante che però concede qualcosa di troppo agli avversari, almeno fin quando la condizione fisica non sarà al top. Perché i due di centrocampo (l'altra sera Gorobsov e Obodo) devono far "girare" la squadra ma anche coprire, mentre i tre che giocano alle spalle della boa centrale devono attaccare ma anche rientrare dando fiato alla retroguardia. Ma se il Toro ferragostano ha faticato tanto contro l'ex Fiore e il suo Cosenza è stato anche per le pecche offensive: il Toro privo di Bianchi (che sta meglio) è tutt'altra cosa, ma l'altra sera Abbruscato ha dimostrato di avere peculiarità che mal si sposano con il nuovo modulo granata. Capitolo a parte meritano gli esterni: l'altra sera Lazarevic (a destra), e Iunco e Stevanovic (a sinistra) hanno dimostrato che le scelte di Petrachi sono azzeccate, nonostante tutti e tre fossero reduci da una lunga assenza per infortunio. L'uomo chiave per i granata è Iunco:è capace di puntare l'avversario ma anche di chiudere e la sua intesa con Garofalo è parsa già a buon punto. Quando è uscito, dopo 18' della ripresa, è toccato a Stevanovic dimostrare di avere talento da vendere. Genioe sregolatezza, lo svizzero-serbo, che ha cambiato la partita con accelerazioni e tocchi vellutati; anche se dovrà placare i bollenti spiriti. Più continuo di lui, agilissimo e svelto è lo sloveno Lazarevic. Talenti interessanti, ma per far bene in B occorre quella sostanza che arriva dall'esperienza. Quei "rinforzi in ogni reparto" sui quali insiste Lerda: un un difensore (oggi D'Aiello, più tortuoso Loria), almeno un centrocampista (Milanetto), due trequartisti (Sgrigna e Gabionetta), un attaccante (il nome nuovo è Sforzini). E la palla torna a Petrachi.