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Olimpico
18/09/2010
h.15.00
TORINO - NOVARA 1-0 (1-0)
Torino
: Rubinho, D'Ambrosio, Di Cesare (al 71' Rivalta), Ogbonna, Garofalo, De Vezze, De Feudis, Sgrigna, Lazarevic (all'80' Scaglia), Iunco (al 66' Obodo), Bianchi. A disposizione: Bassi, Zavagno, Cofie, Pellicori. All.: Lerda.
Novara: Ujkani, Morganella, Ludi, Lisuzzo, Gemiti, Marianini, Porcari, Motta (al 55' Ventola), Rigoni (all'80' Shala), Bertani, Gonzalez (al 58' Centurioni). A disposizione: Fontana, Drascek, Scavone, Gheller, Rubino. All.: Tesser.
Arbitro: Baracani di Firenze.
Reti: Bianchi 4'.
Spettatori: 17.502 di cui 12.245 paganti più 5.257 abbonati (dato definitivo).
Note: Giornata nuvolosa, terreno scivoloso per le sporadiche spruzzate di pioggia. Espulsi Ludi al 56' per fallo da ultimo uomo, e Porcari al 74' per un duro intervento di gioco su Rivalta, per lui doppia ammonizione ed espulsione; ammoniti Marianini, D'Ambrosio, De Vezze, Porcari, De Feudis e Morganella. Presenti all'Olimpico circa 1.800 sostenitori del Novara, di cui circa 600 in Primavera a ridosso del settore ospiti. Recupero 2' pt, 5' st, calci d'angolo 8-7 per il Novara. Primo successo interno in campionato per il Torino di Lerda che per la prima volta in cinque incontri ufficiali (uno in Coppa Italia), termina la partita con la porta inviolata. Esordio stagionale per Scaglia.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 19 settembre 2010]
Ci sono partite che pesano più dei tre punti che mettono in palio,e la vittoria conquistata ieri dal Toro sul Novara potrebbe essere una di queste. Perché è arrivata al termine di novanta minuti decisamente battagliati, di quelli che fortificano lo spirito di chi se ne esce con la vittoria in tasca, perché sono le vittorie più amate dalla Maratona, e perché è frutto di un primo tempo molto ben giocato dai granata, come non accadeva da tempo.Il secondo successo consecutivo conquistato ieri, oltre a rinfrancare la classifica (oggi il Toro è quinto), lima le polemiche e avvicina ulteriormente la squadra alla propria gente. Lo dimostra la gioia finale, e quell'inchino alla curva di Jimmy Fontana, che ieri è rimasto a guardare con il cuore in subbuglio: ma quando ha visto la Maratona in festa non è voluto mancare, anche se oggi difende la maglia azzurra. Anche perché il "suo" Novara, pur subendo la prima sconfitta della stagione, non esce ridimensionato dal derby regionale. Il Toro, invece, espugna l'Olimpico e d'ora in poi crederà un po' più in se stesso. Partita bollente, dura, a tratti anche cattivella, con una bella dimostrazione di civiltà tutta piemontese: i 5 mila tifosi del Novara - come previsto - hanno seguito la partita a contatto con i colleghi granata della curva Primavera ma senza il minimo incidente. Quel che è certo è che re Bianchi è tornato. Lui, il bomber che sforna solo gol belli, stavolta infila Ujkani di testa da una dozzina di metri, approfittando dell'uscita accennata del portiere albanese. Va a segno dopo nemmeno sei minuti di gioco e indirizza la partita in un modo ben preciso. Al Toro, però, rimane la colpa grave di non averla chiusa quando avrebbe potuto e dovuto. E così ha permesso al Novara - intorpidito, forse pure emozionato in avvio - di rialzare la testa e tornare a crederci. E se nel primo tempo Rubinho ci mette una pezza un paio di volte, è nel finale che ai tifosi granata vengono i brividi. Paradossalmente, infatti, il Toro arretra il baricentro e smette di giocare proprio quando il Novara rimane in dieci prima e in nove poi. Le espulsioni di Ludi, al 12' st per fallo da ultimo uomo, e di Porcari, al 29' st, per doppia ammonizione (intervento duro su Rivalta), avrebbero accoppato un bisonte; non gli azzurri, cui non fanno difetto entusiasmo e consapevolezza dei propri mezzi, in virtù di un anno solare da urlo, macchiato soltanto da tre sconfitte. L'occasione migliore capita sulla testa di Ventola quando il cronometro segna 3 minuti alla fine: l'ex di giornata è tutto solo, ha il tempo per puntare il mirino e invece gira goffamente a fondo campo. Il resto è optional, come la (dis)organizzazione granata che si evidenzia alla lettura delle formazioni (con Gorobsov, oggi al Cesena, annunciato al posto di De Feudis) e con il risultato di 1-2 che risalta a lungo sul tabellone al calcio d'inizio. Poi finisce diversamente; ma se i granata esultano, i novaresi non si disperano: la squadra c'è, i risultati torneranno ad arrivare.