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Atleti Azzurri d'Italia
10/10/2010
h.20.45
ATALANTA - TORINO 2-1 (1-1)
Atalanta
: Consigli, Raimonti, Troest, Bellini, Barreto (al 71' Basha), Carmona, Padoin, Doni, Ardemagni (al 63' Tiribocchi), Ruopolo (all'84'Ceravolo). A disposizione: Frezzolini, Capelli, Pettinari, Bonaventura. All.: Colantuono.
Torino: Rubinho, D'Ambrosio, Di Cesare, Pratali (all'84' Cofie), Garofalo, De Vezze, De Feudis (al 78' Zanetti), Lazarevic, Obodo (al 71' Iunco), Sgrigna, Bianchi. A disposizione: Bassi, Scaglia, Filipe, Pellicori. All.: Lerda.
Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa.
Reti: Padoin 6' (A), Sgrigna 23' (T), Tiribocchi 93' (A).
Spettatori: 20.322 di cui 4.127 paganti per un incasso di 38.544 € più 16.195 abbonati per una quota partita di 64.685,10 €.
Note: Espulso Sgrigna nel dopo partita in seguito ad una rissa scaturita dopo il fischio finale; ammoniti Pratali, Lazarevic, Peluso, Doni e De Vezze per gioco scorretto, Sgrigna per fallo di mano, Tiribocchi per eccesso di esultanza dopo il gol. Calci d'angolo 7-1 per l'Atalanta, recupero 0' pt, 5' st. Presenti all'Atleti Azzurri d'Italia un centinaio di sostenitori del Torino la maggior parte dei quali privi di Tessera del Tifoso. Esordio in maglia granata per il giovane Cofie.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica dell' 11 ottobre 2010]
Il gol dell'ex annienta il Toro proprio sul più bello. Simone Tiribocchi segna nel recupero e l'Atalanta piega i granata conquistando una vittoria meritata quanto ormai inattesa. E il Toro perde puntie testa, oltrea Sgrigna che si becca il secondo giallo a gara finita e salterà l'appuntamento con il "suo" Vicenza dopodomani. E dire che Franco Lerda, il tecnico granata, aveva lasciato a casa champagnee bollicine per mostrare a Bergamo il primo Toro da combattimento della stagione. E se, sul piano del gioco, la squadra è certamente da rivedere, sotto l'aspetto del carattere e dello spirito di gruppo i passi avanti c'erano stati. Poi, proprio nel momento più delicato, è arrivato l'erroraccio di Cofie che - al suo debutto - regala un pallone incredibile a Tiribocchi, il quale fa secco l'incolpevole Rubinho. A far la partita, però, è sempre stata l'Atalanta. I bergamaschi attaccano, a tratti imperversano, e sprecano - soprattutto nel primo tempo - occasioni su occasioni. Il Toro sbanda, soffre, sembra spesso sul punto di capitolare, ma riesce semprea tenere botta. A livello di occasioni il primo tempo è tutto bergamasco, proprio come il 4-1 nei calci d'angolo. I padroni di casa dominano a centrocampo, i granata rinculano, lasciano solo Bianchi e l'ombra di Obodo in avanti e, quando possono, ripartono in contropiede. Il celebrato 4-2-3-1 è più che mai camaleontico e, minuto dopo minuto, si trasforma in un più pragmatico 4-4-1-1, con Obodo in una posizione inedita di seconda punta e Bianchi a fare un indemoniato torello fra i difensori avversari. Ne vien fuori una partita a senso unico, con l'Atalanta che arriva con grande facilità sulla trequarti e crea frequenti occasioni da rete. La più colossale capita sul piede di Ardemagni che calcia malissimo sprecando l'assist al bacio di Doni. Il Toro regge in mezzo, arroccandosi sulla coppia Di Cesare e Pratali che si esalta nel clima di battaglia, ma cede clamorosamente sulle fasce. A destra D'Ambrosio e Lazarevic non vanno mai sul fondo; creano - e sbagliano - di più dalla parte opposta Garofalo e Sgrigna. Una superiorità tattica, certo, ma a tratti l'Atalanta sembra superiore anche dal punto di vista atletico. Ma è anche l'approccio bergamasco più incisivo: pronti via e l'Atalanta è già in vantaggio. E' il 6' quando Padoin sfrutta l'errore di D'Ambrosio (e di tutta la difesa) e si trova solo davanti a Rubinho che non può far nulla. Altri sei minuti e Ardemagni ha sul destro il colpo del ko: Doni lo libera davanti a Rubinho, ma l'ex Cittadella lo grazia calciando malissimo. E il Toro? Lo si vede per la prima volta in avanti dopo più di dieci minuti, ma il cross di Garofalo è fuori misura. Ecco perché quando al 22' arriva il pareggio, nessuno se lo aspetta. E non è un caso se è l'uomo di maggior classe, ossia Sgrigna, a cavare il cappello dal cilindro: destro dal limite, Raimondi sta a guardare, Consigli si inchina e raccoglie il pallone in rete. A quel punto l'Atalanta si riordina e riparte a testa bassa, con una superiorità che a tratti è imbarazzante; con il passare dei minuti però il contropiede del Toro inizia a farsi pericoloso. Il senso della partita non cambia neppure nella ripresa, ma con il passare dei minuti i granata prendono le misure ed escono dal guscio. Soprattutto quando esce Obodo ed entra Iunco, che si muove e combatte su tutto il fronte aumentando l'intensità di un attacco granata che però, dalle parti di Consigli, è stato decisamente inconsistente. Fino al gol di Tiribocchi che spariglia una partita che sembrava chiusa. L'ultimo capitolo è legato ai tifosi: 14 i tesserati al seguito della squadra. Poi, con le squadre già in campo, ecco una cinquantina di ultras che entrano allo stadio in barba alla tessera del tifoso, proprio mentre è in corso il minuto di silenzio per i caduti in Afghanistan.