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Olimpico |
20/11/2010 |
h.15.00 |
TORINO - MODENA 3-2 (1-2) Torino: Bassi, D'Ambrosio, Pratali, Ogbonna, Garofalo, De Vezze, De Feudis, Lazarevic (al 65' Stevanovic), Belingheri (al 79' Zanetti), Scaglia (al 52' Gasbarroni), Sgrigna. A disposizione: Morello, Di Cesare, Rivalta, Obodo. All.: Lerda. Modena: Alfonso, Gozzi (al 71' Milani), Diagouraga, Perna, Tamburini, Lisi (all'84' Velardi), Signori, Pasquato (al 66' Gilioli), Bellucci, Mazzarani, Cani. A disposizione: Guardalben, Carini, Colucci, Giampà. All.: Bergodi. Arbitro: Massa di Imperia. Reti: Sgrigna 3' (T), Mazzarani 11' (M), Cani 24' (M), D'Ambrosio 55', 77' (T). Spettatori: 7.965 di cui 2.702 paganti per un incasso di 35.549 € più 5.263 abbonati per una quota partita di 46.285 €. Note: Al 42' Sgrigna ha fallito un calcio di rigore tirandolo fuori alla sinistra del portiere modenese Alfonso. Ammoniti Tamburini, Signori, Belingheri, Mazzarani, D'Ambrosio e Diagouraga. Pioggia per tutta la durata della partita, terreno scivoloso ma complessivamente in discrete condizioni. Presenti all'Olimpico un centinaio di sostenitori del Modena. Cronaca [Tratto da La Repubblica del 21 novembre 2010] Il calcio è uno sport che porta con sé tanti misteri. Uno di questi è legato al rendimento del Toro: squadra pazza per eccellenza, quella granata, che alterna fasi di partita inguardabili ad altre incoraggianti. Ieri l'ultima dimostrazione del Toro indecifrabile di quest'anno: ad un primo tempo giocato a ritmi bassi, ha fatto da contraltare una ripresa combattiva, che ha trascinato la Maratona proprio come sapeva fare il Toro di una volta. Risultato: la squadra di Lerda batte anche il Modena, vince 3-2 in rimonta capitalizzando la prima doppietta di D'Ambrosio e allunga la striscia positiva. I granata non perdono da cinque partite, ossia da quando Cairo non segue più la squadra; ed è in casa che i granata hanno conquistato 19 punti dei 24 totali, con la striscia positiva nel fortino dell'Olimpico che si allungaa sei vittorie nelle ultime sette partite casalinghe. "Il Toro l'ho visto vivo fin dall'inizio - è l'analisi di Lerda - Siamo subito andati in vantaggio, avremmo potuto raddoppiare con quel contropiede tre contro due sbagliato da Garofalo, poi dal possibile 2-0 siamo passati al pareggio e al vantaggio del Modena". Frutto di due sbandamenti della difesa, collettivo il primo (con il lancio di Pasquato che taglia in due la difesa e Mazzarani che dribbla Bassi e trova il pareggio), e di Pratali il secondo. "Ma la difesa non è stata distratta - si ribella Lerda - Pratali ha tentato l'anticipo secco, sul campo bagnato l'errore ci sta". E poi? "E poi è diventata dura, soprattutto dopo l'errore dal dischetto di Sgrigna. Ma è in quel momento che vedi la squadra: a inizio stagione noi pativamo l'ambiente, invece adesso pensiamo a giocare". E la squadra nella ripresa ha reagito alla grande: ha messo sotto il Modena, soprattutto dopo l'ingresso di Gasbarroni che ha cambiato il volto della partita: "Ecco perché per me questa è la partita migliore del Toro: abbiamo avuto idee, personalità e cuore. Abbiamo fatto meglio di Reggio Calabria: stavolta abbiamo avuto la forza di recuperare e ribaltare il risultato". E la classifica risente dei miglioramenti granata: "Siamo in zona playoff, d'accordo, ma ciò che mi conforta è il lavoro dell'ultimo mese e mezzo". In un colpo solo Lerda ha trovato i gol dei difensori (la doppietta di D'Ambrosio duplica l'unica rete realizzata finora da Pratali contro il Frosinone) e quelli su palla inattiva, nati dal nuovo schema da calcio d'angolo, che vede due granata posizionati attorno alla bandierina. Volendo vedere il bicchiere mezzo vuoto, però, il tecnico granata si ritrova a fare i conti con una difesa che ha già incassato 20 gol in 16 partite, e che - anche se Lerda non è d'accordo - ne aggiunge altri due alla lista da "Mai dire gol". Da rivedere anche il primo tempo in cui i granata si son mossi poco senza palla, in un pomeriggio in cui il Toro era privo di attaccanti di ruolo e che quindi doveva fare proprio del tourbillon la propria arma in più. Preponderante, però, dopo una ripresa brillante e garibaldina, l'aspetto della tenuta fisica: "Noi a livello atletico ci siamo - sorride largo Lerda - Arriviamo alla fine e ne abbiamo ancora, segno che lavoriamo bene in settimana. Certo, se iniziamo a farlo dal primo tempo è ancora meglio". Per le polemiche ci sarà tempo in altre circostanze. Come la vicenda legata a Comi junior, che è finito con il muso lungo in tribuna e ha saltato anche il derby Primavera: "Mi spiace ma la priorità era il Modena, e solo all'ultimo ho deciso chi schierare". E come i fischi quando ha sostituito Lazarevic: "Non li ho sentiti, ma stavolta il ragazzino ha fatto la cosa migliore proprio sul cambio". Avanti con il Piacenza, il Toro ci sta prendendo gusto. |
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