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Nereo Rocco
13/12/2010
h.20.45
TRIESTINA - TORINO 0-1 (0-0)
Triestina
: Viotti, D'Ambrosio Dar., D'Aiello, Sabato, Longhi, Antonelli (all'86' Bariti), Gerbo (al 63' Matute), Gissi, Gherardi, Marchi, Lionetti (al 63' Longoni). A disposizione: Trazzi, Brosco, Toledo, Godeas. All.: Iaconi.
Torino: Bassi, D'Ambrosio Dan., Di Cesare (al 68' Rivalta), Pratali, Ogbonna, Zanetti, De Feudis, Lazarevic, Belingheri (al 46' Pellicori), Iunco (al 46' Gasbarroni), Sgrigna. A disposizione: Gomis, Zavagno, Obodo, Scaglia. All.: Lerda.
Arbitro: Velotto di Grosseto.
Reti: Sgrigna 64'.
Spettatori: 4.554 di cui 3.189 abbonati e 1.365 paganti.
Note: Serata gelida e ventosa, temperatura sotto lo zero, terreno insidioso con la palla che rimbalza irregolarmente. Calci d'angolo 4-5, recupero 1' pt, 5' st. Ammoniti Di Cesare e Longhi entrambi per gioco scorretto. Nella Triestina milita il fratello gemello del granata Danilo D'Ambrosio, stesso ruolo e stesso numero di maglia per lui, l'88. Lunghissimo l'elenco di assenti per questa partita: Colombo, Filkor, Lunardini, Scurto e Testini per la Triestina, Bianchi, Garofalo, Rubino e De Vezze per il Torino. Presenti al Nereo Rocco una cinquantina di sostenitori del Torino. Il Torino torna a vincere in trasferta dopo 3 mesi dal 2-1 maturato a Modena contro il Sassuolo.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 14 dicembre 2010]
Manca capitan Bianchi? Bene, ci pensa Sgrigna. L'ex vicentino, non è una novità, non ama fare la boa centrale, ma quando ci si trova costretto se la cava alla grande. E così, dopo aver preso le misure al 34' del primo tempo, si rifà con gli interessi al 19' della ripresa. Analizziamole, dunque, le due facce del bomber che sale a quota cinque nella classifica cannonieri e tiene a galla il Toro. La faccia brutta cade con l'occasione più ghiotta del primo tempo: il tiro di De Feudis viene rimpallato, la palla rimbalza e s'impenna per spiovere in piena area, Sgrigna è solo soletto ma calcia male addosso al portiere Viotti. Si rifà al 19' della ripresa, il fantasista granata: prende spazio al limite dell' area e calcia da attaccante vero per un gol bello quanto prezioso. A Trieste finisce così 1-0 e il Toro non entusiasma ma tutto sommato merita la vittoria, la seconda in trasferta dopo il 2-1 dell' 11 settembre al Sassuolo. Nulla di trascendentale, niente a che vedere con le bollicine di una settimana prima contro il Siena; ma quanto basta per mettere sotto una Triestina che in casa non segna da inizio ottobre. E dire che buona parte del primo tempo era stata davvero modesta, giocata a ritmi blandi, troppo blandi. Il Toro non riesce a cambiare marcia e anche quando prova ad accelerare non trova gli spazi contro una Triestina arroccata a difesa del pareggio. Insomma, partita soporifera per una mezz'ora abbondante, poi all' improvviso i granata si rendono pericolosi. In cinque minuti le bianche maglie granata creano alcune occasioni interessanti, la più importante delle quali è proprio quella di Sgrigna. In avvio di ripresa il Toro sembra scrollarsi di dosso l'apatia, ma le prime occasioni sono della Triestina che prova a scaldare anche un Bassi intorpidito. Poi, al 10', visto che non si muovono gli attaccanti, ecco la doppia fiammata della difesa: prima c'è il destraccio di Di Cesare che chiude una splendida azione personale cogliendo in pieno il palo. Poi, sull'angolo conseguente, c'è il tacco da due passi di D'Ambrosio ma Viotti ci mette ancora una pezza. Quando in casa granata iniziano a manifestarsi i fantasmi stile-Piacenza, ecco che sale in cattedra Sgrigna: destro imparabile e partita indirizzata nel modo migliore. A quel punto il Toro deve soltanto contenere i tentativi disordinati di una Triestina arrembante ma piccola piccola. Tanta buona volontà, da parte alabardata, ma nessuna iniziativa in grado di mettere in difficoltà Bassi. Anzi, nel finale la palla buona capita prima a Sgrigna (calcia su Viotti) poi a Pellicori che si divora il 2-0 cercando un assurdo colpo di tacco da due passi. Per stavolta va bene così: perché con i tre punti di ieri sera il Toro sale a quota 29, a meno due punti dalla zona playoff occupata da Livornoe Reggina. Sabato l'ultima partita del 2010: all' Olimpico arriva l'Empoli e anche stavolta il Toro non potrà sbagliare.