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Ezio Scida |
29/01/2011 |
h.15.00 |
CROTONE - TORINO 1-1 (0-0) Crotone: Belec, Crescenzi, Vinetot, Abruzzese, Migliore, Parfait (al 71' Mazzotta), Eramo, Galardo, Russotto (al 46' De Giorgio), Cutolo, Ginestra (all'88' Curiale). A disposizione: Bindi, Terdeschi, Hanine, Napoli. All.: Corini. Torino: Bassi, D'Ambrosio, Rivalta, Di Cesare, Garofalo, De Vezze, Budel (al 58' Zanetti), De Feudis (al 78' Pagano), Gasbarroni (al 66' Sgrigna), Bianchi, Antenucci. A disposizione: Rubinho, Zavagno, Lazarevic, Pellicori. All.: Lerda. Arbitro: Baracani di Firenze. Reti: Cutolo 76' (C), Bianchi 79' (T). Spettatori: 3.388 di cui 1.426 paganti per un incasso di 10.221 € più 1.962 abbonati per una quota partita di 17.629 €. Note: Espulso al termine della partita Zanetti, reo di essere andato a muso duro nei confronti dell'arbitro Baracani il quale lo ha riammonito per la seconda volta estraendo il rosso. Il calciatore granata, furibondo, è stato portato via a forza dai compagni e dal tecnico Lerda. Ammoniti Budel, Cutolo e Curiale per gioco scorretto, D'Ambrosio e Gasbarroni per comportamento non regolamentare. Esordio in maglia granata per Mirko Antenucci e Biagio Pagano. Terreno reso insidioso per la pioggia caduta nei giorni scorsi, presenti all'Ezio Scida una cinquantina di sostenitori del Torino, la metà dei quali arrivati dal capoluogo piemontese. Al 65' Bassi para un calcio di rigore al crotonese Ciro Ginestra: si trattava del primo penalty fischiato contro i granata in questa stagione. Cronaca [Tratto da La Repubblica del 30 gennaio 2011] Quando vede arrivare Aniello Cutolo, il Toro deve fare gli scongiuri. Non è un fenomeno, e non è neppure un ragazzino, il 28enne attaccante napoletano. Ma quando affronta il Torino si esalta: perforò Rubinho nell'andata, si è ripetuto ieri con un eurogol (la definizione è di Lerda) scagliato dalla destra che si è infilato nell'angolo opposto facendo secco l'incolpevole Bassi. Risultato: il Crotone blocca il Torino che sembrava essersi ritrovato, finisce 1-1 proprio come all'andata. A settembre rimediò Iunco, che domani verrà operato di ernia, stavolta è toccato al solito Bianchi che nel 2011 segna con martellante puntualità. Ma i granata tornano a casa anche stavolta con la testa china, al termine di una partita in cui avrebbero forse anche meritato di vincere ma in cui - tanto per cambiare - hanno incassato il solito gol settimanale. Non è un bel segnale che soltanto quattro volte su ventiquattro il Toro abbia tenuto inviolata la propria porta; la conferma arriva dalla differenza reti al passivoe da quei 29 gol già incassati: decisamente troppi. In sostanza i granata rimangono ai margini della zona playoff e l'atmosfera che si respira è la solita, a metà fra la fiducia e lo scoramento per un'altra occasione persa. In linea con questa analisi anche Franco Lerda: ĞAbbiamo giocato una buona gara, ai punti avremmo meritato la vittoria, ma partite del genere rischi anche di perderle. Non abbiamo mai rischiato, abbiamo creato tanti presupposti per passare in vantaggio. Poi ci sono stati il rigore, che vorrei rivedere, e il gol di Cutolo. A quel punto però la squadra ha reagito e ha meritato il pareggio''. Nonostante gli elogi, che giungono anche dall'ex Corini (''il Toro può farcela: nei playoff entra di sicuro, ma io spero di cuore che ce la possa ancora fare a centrare la A diretta''), il problema è sempre il solito. I granata creano tanto ma concretizzano poco, troppo poco, e nel primo tempo non hanno trovato il gol dopo aver chiamato Belec agli straordinari in almeno quattro occasioni. ''Mi son piaciuti atteggiamento e mentalità, ma non ci gira bene. Andiamo avanti a lavorare con fiducia: ci saranno partite che vinceremo anche creando di meno'' scuote la testa Lerda che, all'ingresso in campo, ha ricevuto una vera e propria ovazione dal popolo crotonese.Al centro delle valutazioni il nuovo sistema di gioco varato da Lerda, quel 4-3-1-2 che ha dato più equilibri alla squadra: ''Adesso abbiamo molte più soluzioni, ma sia chiaro che a me interessa soltanto vincere, non sono legato a nessun tipo di modulo. E lo dimostra che dopo aver subito il gol abbiamo modificato l'assetto passando a quattro davantiğ. Insomma, le speranze di oggi giungono da una rosa decisamente competitiva e dagli esordi incoraggianti Antenucci e Pagano; ad affievolirle, invece, è la classifica. Il Siena vola via dopo aver steso anche il Livorno che vuol cambiar allenatore (e pensa all'ex granata De Biasi). L'Atalanta cercherà di imitare i senesi domani sera a Frosinone. E il Novara terzo conserva dieci punti di margine.Lerda osserva la classifica e mette il dito nella piaga: ''Il tempo per recuperare c'è, ma quando non batti in casa il Cittadellaè logico che il tifoso si preoccupi. E quindi non facciamo voli pindarici, pensiamo partita dopo partita''. Nel finale Zanetti già ammonito nella ripresa per l'intervento scomposto con la mano che ha portato, al 20', al rigore poi parato da Bassi a Ginestra, riusciva a farsi espellere per proteste a partita conclusa. In coda ecco l'ultimo aggiornamento sul caso-Gabionetta, con il presidente del Crotone Salvatore Gualtieri che riapre la porta al Toro: ''Come risolvere la questione? Se ci danno Malonga''. Il francese al Cesena è chiuso, soprattutto dopo l'arrivo di Rosina e il Toro potrebbe girare la propria metà del cartellino al Crotone chiudendo una volta per tutte una querelle durata anche troppo. Anche perché Gabionetta è sì brasiliano, ma non è Pelè. |
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