WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Silvio Piola
14/02/2011
h.20.45
NOVARA - TORINO 1-0 (1-0)
Novara
: Ujkani, Morganella, Lisuzzo, Ludi, Gemiti, Marianini, Porcari, Rigoni (al 76' Centurioni), Pinardi (al 55' Gonzalez), Motta (al 51' Parola), Bertani. A disposizione: Fontana, Rubino, Scavone, Coubronne. All.: Tesser.
Torino: Rubinho, D'Ambrosio (al 79' Pellicori), Pratali (al 46' Rivalta), Ogbonna, Garofalo, Lazarevic (al 56' Pagano), De Vezze, De Feudis, Sgrigna, Antenucci, Bianchi. A disposizione: Bassi, Budel, Cavanda, Stevanovic. All.: Lerda.
Arbitro: Ciampi di Roma.
Reti: Aut.Garofalo 43'.
Spettatori: 9.173 di cui 6.900 paganti per un incasso di 108.735 € più 2.273 abbonati, per una quota partita di 20.112 €.
Note: Ammoniti Pratali, Marianini e Ogbonna per gioco scorretto, Motta e Ludi per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo 10-8 per il Torino, recupero 0' pt, 4' st. Partita disputata allo stadio Piola di Novara che, unico in cadetteria, presenta un manto in erba sintetica. Record di presenze e incassi per questa stagione al Piola. Partita vietata al tifo granata privo di tessera del tifoso: circa 500 i biglietti venduti ai possessori di tale tessera, mentre sono stati quasi un migliaio quelli sprovvisti che, previo qualche lieve tafferuglio, eludendo i controlli, hanno sfondato i cancelli e sono entrati ugualmente. Il dato degli spettatori, quindi, è fittizio.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 15 febbraio 2011]
Il Novara è ritornato in testa alla classifica, confermandosi in una dimensione sideralmente lontana da quella in cui s' arrabatta - da anni, ormai - il Torino. Tra Tesser e Lerda (la cui posizione è sempre più in bilico) ci sono sedici punti di differenza e ieri sera si sono visti tutti, a dimostrazione che mai nulla succede per caso come nessuna casualità c'è stata nel successo azzurro, nonostante i pali colpiti nella ripresa da Antenucci e Pagano. Eppure, prima di regalare il gol al Novara il Toro non era neanche stato malaccio, quantomeno a livello di ritmo e puntiglio: roba da 20-25 minuti, dopo tutto. Non ha creato pericoli ma nemmeno ne ha subiti, e tuttavia è emersa presto la differenza tra le due squadre, tra due concetti di calcio. Anzi, tra un concetto e una velleità. Lerda s'è rassegnato al 4-4-2 senza che la sua formazione sappia o possa (o voglia?) farlo, sono mancati gli ingredienti fondamentali per questo tipo di modulo, a cominciare dalle sovrapposizioni tra gli esterni altie quelli bassi, tra i quali non c'è nessun tipo di sintonia. Il Toro è parso un insieme di individualità, di giocatori bravi e meno bravi e molti del tutto velleitari, tipo Garofalo, D'Ambrosio, De Vezze, con i reparti scollegati e lontanissimi uno dall' altro, con un impercettibile movimento senza palla, con noiosa prevedibilità della gestione della medesima: in un contesto del genere, una squadra minimamente organizzata (e quella di Tesser lo è, abbondantemente) imperversa, come in effetti è successo. Come aggravante, i granata hanno anche deciso di regalare il gol che ha spalancato la partita al Novara: tutto è cominciato dal banalissimo errore di Pratali che ha permesso a Bertani di offendere Rubinho. La parata del brasiliano è stata eccellente ma la respinta è cozzata addosso a un Garofalo troppo imbambolato, così come poco reattivoè stato il portierea evitare che la carambola sul terzino diventasse gol. Da lì in avanti la superiorità novarese è stata marcata e soltanto un pazzesco miracolo di Rubinho (bravo anche poco più tardi su Bertani) sul colpo a botta di sicura di Motta (34' ) ha consentito al Toro di rimanere aggrappato alla speranza. Nella ripresa, in effetti, i granata hanno trasmesso qualche segnale di risveglio e hanno finalmente creato un'occasione da rete quando De Feudis (5' st) ha armato il destro di Antenucci, che ha bollato il palo esterno. L'ex catanese è stato un dei migliori (e con lui Lazarevic, inspiegabilmente sostituito da Pagano), siaa livello di dinamismo sia di lucidità: è probabile che, essendo al Toro da poco tempo, non abbia ancora avuto modo di imbrocchirsi, ovvero di contrarre quel virus che, da cinque anni, impippisce qualsiasi giocatore e qualsiasi allenatore sia passato alle dipendenze di Cairo. I casi più recenti sono quelli di D'Ambrosio e Sgrigna, mai stati così scarsi come di questi tempi. La reazione granata si è comunque limitata a una collezione di calci d' angolo (saranno dieci, alla fine) e a tre tentativi di Pagano (l'ultimo dei quali, nel primo minuto di recupero, è morto contro la traversa) tra un contropiede e l'altro dei padroni di casa: nemmeno l'appassito Novara di questa stagione (la squadra di Tesser ha vissuto giorni migliori) ha trovato un solo motivo di preoccupazione, ma semmai ha masticato qualche rimpianto per non avere vinto in maniera più rotonda. E anche i tifosi del Toro si sono distinti, alla loro maniera: un gruppo di 400 ultrà senza biglietto ha cercato,e trovato, lo scontro con la polizia (sono esplosi bombe carta e lacrimogeni) e alla fine l'hanno spuntata: li hanno fatti entrare a scrocco e loro hanno cantato, giustamente, ''facciamo il cazzo che vogliamo''. In quest'Italia, effettivamente, possono permetterselo in molti. La Questura ha comunque richiesto alla Rai le registrazione dei filmati per valutare la possibilità di procedere a eventuali arresti in differita.