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Romeo Menti
07/03/2011
h.19.00
VICENZA - TORINO 1-0 (1-0)
Vicenza
: Russo, Schavi, Martinelli, Giani, Gavazzi (al 70' Rigoni), Soligo, Morosini, Botta, Dimatteo (all'89' Bastrini), Abbruscato, Tulli (al 74' Misuraca). A disposizione: Acerbis, Zanchi, Cellini, Mustacchio. All.: Maran.
Torino: Bassi, Cavanda (al 61' Pellicori), Di Cesare, Rivalta, Zavagno, Lazarevic (al 72' Gabionetta), Obodo, De Feudis, Sgrigna (al 79' Gasbarroni), Bianchi, Antenucci. A disposizione: Morello, Budel, Stevanovic, Panepinto. All.: Lerda.
Arbitro: Guida di Torre Annunziata.
Reti: Abbruscato 29' rig.
Spettatori: 7.258 di cui 2.831 paganti per un incasso di 27.761 € più 4.427 abbonati per una quota partita di 29.259 €.
Note: Ammoniti Di Cesare, Zavagno, Bassi, Morosini e Giani per gioco scorretto, Botta per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo 4-2 per il Torino, recupero 0' pt, 3' st. Nel Torino, largamente rimaneggiato, siede in panchina il giovane Panepinto della Primavera.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica dell' 8 marzo 2011]
Prosegue senza soluzione di continuità, la disgraziata stagione granata. Il Toro subiscea Vicenza la sconfitta numero undici su trenta partite, la seconda consecutiva, esce dalla zona playoff e rischia di salutare Franco Lerda. Sono ore turbolente, in casa granata, con Cairo e Petrachi che devono decidere quale strada prendere quando al traguardo della regular season mancano dodici partite e 36 punti a disposizione. Due le possibilità: avanti con Lerda almeno fino al Livorno, oppure svoltare decisamente, cercando di dare alla squadra quella scossa che di solito porta il cambio di allenatore. La sensazione,a notte fonda,è che Cairo non voglia cambiare. A Vicenza decide l' ex Abbruscato, che trasforma un rigore fantasioso; dopodiché il Toro ha buttato in campo grinta e volontà, ma anche poca lucidità. Risultato: i granata tirano in porta con pericolosità soltanto due volte, una per tempo. Alla mezzora del primo tempo Antenucci ha la palla buona per pareggiare, ma il suo destro ad incrociare da pochi metri esalta il portiere Russo che con la punta delle dita devia in angolo. Al 27' della ripresa la palla buona capita a Bianchi, mezza girata di destroe palla che si stampa sulla traversa. Insomma, contro un Vicenza modesto il Toro perde ancoraea poco valgono le giustificazioni, come le nove assenze di ieri sera, visto che oltre allo squalificato D' Ambrosio mancavano anche gli infortunati De Vezze, Garofalo, Iunco, Ogbonna, Pagano, Pratali, Rubinho e Zanetti. ''Non cerchiamo alibi - dice Lerda -. Sul rigore Cavanda e Bassi erano in vantaggio, Botta ha fatto anche gioco pericoloso: ma è un errore da non commettere. Avevamo il tempo per rimediare, abbiamo avuto le occasioni per pareggiare che sarebbe stato il risultato più giusto, ma abbiamo perso ancora. Non dovevamo concedere nulla e approfittare del poco che ci avrebbero concesso, beccato il gol si è fatta ancor più dura. Non son deluso dall' atteggiamento della squadra, gli occhi prima della partita erano da finale di Champions League. Però non basta: commettiamo troppi errori, dietro come davanti dove dobbiamo essere più cinici, invece siamo sempre alle solite e ci manca sempre qualcosa. Poi ci sono i momenti storti, le annate storte. La mia posizione? Dovete chiedere al presidente. Per quanto mi riguarda io non mollo un centimetro, ne verremo fuori''. Il fatto è che nel Toro di oggi non funziona più nulla ed è difficile anche cercare qualche aspetto positivo. Ieri sera è naufragato definitivamente la campagna acquisti estiva, con i due colpi più significativi - gli ex della partita - che hanno fatto acqua da tutte le parti anche stavolta: mediocre Di Cesare, disastroso Sgrigna, che si gioca la palma di peggiore in campo con l' arbitro Guida. Che ieri ci ha messo del suo per rompere l'equilibrio, pur in collaborazione con l'ennesima sciocchezza granata della stagione. E' il 28' del primo tempo quando Cavanda e, soprattutto, Bassi fanno la frittata: tua, mia, il terzino aspetta, ma il portiere è in ritardo, Botta si infila fra i due, tocca la palla e subisce il tocco di Bassi. Il fallo - ammesso che ci sia - è veniale, l'arbitro non vede la gamba tesa di Botta. Tira Abbruscato che fa 1-0 con il gol numero dodici della sua ottima stagione. Parlare ancora di sfortuna sarebbe risibile, buttare la croce soltanto sugli errori dei singoli inutile. Il Toro rimane comunque fragile: la squadra non ha giocato contro l'allenatore. Squadra fragile, però, superficiale e che paga errori dei singoli da mani nei capelli, come quello sul rigore. ''Stavolta dovevamo vincere, abbiamo avuto tre ottime occasioni, loro un tiro solo, invece 1-0 per loro e tutti a casa commenta Di Cesare -. Il rigore? Io ero lì, l'arbitro non l'aveva dato, poi qualcosa è cambiato e ha fischiato''. Andati sotto, i granata non riescono a rimetterla in piedi: fino alla trequarti il Toro se la gioca, ma davanti non fa mai male. Perché i tiri in porta si contano sulle dita di una mano e perché l'unica occasione vera, quella capitata sul destro di Antenucci viene sprecata malamente dal bomber. In avvio di ripresa Lerda tenta il tutto per tutto: schiera un 3-2-5 con Bianchi, Antenucci e Pellicori più Gasbarroni e Gabionetta. Risultato: tanta pressione ma nessun tiro in porta. E il Vicenza festeggia l'aggancio.