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Del Duca
27/08/2011
h.19.00
ASCOLI - TORINO 1-2 (1-0)
Ascoli
: Guarna, Andelkovic (al 71' Gazzola), Faisca, Peccarisi, Ciofani, Pederzoli, Beretta (al 67' Soncin), Parfait, Di Donato, Sbaffo, Romeo (al 60' Papa Waigo). A disposizione: Maurantonio, Capece, Marchionni, Giovannini. All.: Castori.
Torino: Coppola, Darmian, Glik, Ogbonna, Parisi, Basha, Iori, Verdi, Bianchi (al 94' Sgrigna), Ebagua (al 59' Antenucci), Guberti (al 57' Oduamadi). A disposizione: Morello, D'Ambrosio, Vives, Pratali. All.: Ventura.
Arbitro: Ciampi di Roma.
Reti: Andelkovic 4' (A), Bianchi 71' rig. (T), Oduamadi 87' (T).
Spettatori: 4.491, compresa la quota parziale degli abbonati e i paganti che non sono stati comunicati dalla società, per un incasso di 48.929,27 €.
Note: Ammoniti Pederzoli per comportamento non regolamentare, Guberti per proteste, Gazzola per gioco scorretto. Espulso Gazzola al 77' per doppia ammonizione, sempre per gioco scorretto. Recupero 0' pt, .4' st. Esordio in maglia granata, con gol, per il baby Oduamadi, in prestito dal Milan. Nell'Ascoli, che parte da -7 in campionato, la tifoseria organizzata protesta disertando in massa l'incontro, lasciando la curva locale praticamente vuota.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 28agosto 2011]
Se si vuol giudicare dal risultato, allora tutto bello, tutto facile. In realtà le cose, ieri sera ad Ascoli, sono andate diversamente, e proprio il risultatoè una delle (non numerosissime) cose positive della serata. Il Toro vince 2-1 in rimonta sui bianconeri marchigiani; decidono negli ultimi venti minuti un calcio di rigore di Bianchi e un gol a tre minuti dalla fine di Oduamadi. Ma non si pensi ad una vittoria tranquilla e serena: i granata hanno sofferto e hanno trovato in Simone Verdi l'uomo in più. Il ragazzino terribile, schierato da Ventura soltanto in virtù dell' assenza di Stevanovic, mette in mostra tutto il suo repertorio: la capacità di crossare teso e preciso dalla destra, un calcio pulito e rapidissimo e una resistenza inattesa, visto che - nonostante un fisico gracile e ancora da "costruire" - ha retto l' impatto con i primi novanta minuti in B andando in crescita. Il mini-rossonero inventa, servendo assist per Bianchi, calcia in porta (bravo il portiere bianconero Guarna), e conquista il calcio di rigore che toglie le castagne dal fuoco a Ventura. Dal dischetto, poi, ci pensa Bianchi, che segna quello che potrebbe anche essere l' ultimo gol della sua carriera granata. La rete del capitano ribalta la partita: da quel momento, infatti, il Toro prende il pallino il mano e l' Ascoli sbanda. Il patatrac arriva al 32' , quando Gazzola, entrato sei minuti prima al posto di Andelkovic, riesce nel primato di beccarsi il secondo cartellino giallo (fallo assurdo su Oduamadi) e lascia i bianconeri in dieci. E nel finale un tocco raffinato di Bianchi spalanca la porta proprio davanti ad Oduamadi che è freddo e mette dentro il pallone preziosissimo dei primi tre punti in campionato. Fin qui le note liete. Ma gli aspetti negativi non sono mancati: come la distrazione che è costata il gol in apertura, con l' indecisione di Coppola (esco, non esco) che favorisce l' incornata sul secondo palo di Andelkovic. E come il gioco lento e macchinoso che impedisce di trovare spazi contro un Ascoli chiuso ermeticamente nella propria metà campo. Il Toro fa girar palla e staziona perennemente nel centrocampo ascolano, ma i ritmi sono blandi e di spazi in avanti non se ne trovano. Lo sa bene Ventura, mentre cerca di velocizzare la manovra pretendendo dai suoi giocate a uno o due tocchi, a fine gara nasconde a parole le pecche della squadra: "Nel primo tempo siamo stati bravi a costruire parecchie palle gol. Il gruppo mi ha colpito positivamente per la serenità e la lucidità, sono contento per la reazione e l'organizzazione:è stata una vittoria meritata". Un discorso a parte meritano le seratacce di Bianchi e Ogbonna: il capitano ha fallito occasioni nitide ma ha rimediato segnando il rigore, il difensore è parso svagato e distratto. Segno che le chiacchiere di mercato di questi ultimi due mesi non sono scivolate loro addosso. Ma qui la colpa è tutta della società, che avrebbe dovuto tutelare capitano e vice-capitano risolvendo con grande anticipo la loro telenovela senza farla diventare un vero e proprio tormentone. Non è stato così, le due vicende sono ancora aperte e rischiano di chiudersi soltantoa ridosso delle 19 di mercoledì sera. Beffardo, se si pensa che alle 20,45 il Toro scende in campo all'Olimpico per affrontare il Cittadella nella seconda giornata di campionato.